No Cost too Great

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Capitolo XXIV:

No cost too Great – Nessun prezzo troppo alto

Tylhoen, settore IV, appartamento di Christal, ore 22:50

La porta si spalancò e Christal ed Alexander fecero irruzione.

Nathan, il ragazzo della Resistenza, era appeso al collo del cacciatore privo di sensi come un manichino logoro, la maglia ormai del tutto imbrattata di sangue. Aiden rimase congelato sul posto per qualche secondo, troppo meravigliato per reagire.

Christal corse verso il tavolo e gettò per terra tutto ciò che vi era sopra per creare una barella di fortuna. Alex grugnì per lo sforzo nell'alzare il corpo robusto dell'uomo e metterlo sulla superficie di metallo, le vene del collo ormai gonfie per lo sforzo. La ragazza stappò la maglia del moribondo mettendo in luce la ferita e ne tastò i bordi frastagliati per controllare la perdita di sangue. Ormai solo un debole rivoletto scarlatto si faceva largo dal taglio trasversale ma Aiden cominciava a sospettare che fosse solo perché il ragazzo non avesse più molto altro sangue da perdere.

«È troppo debole» sussurrò Christal con un filo di voce. Vide Alex lanciarle uno sguardo preoccupato mentre lei era assorta a scrutare il corpo pallido del suo amico.

«Moccioso, dimmi che hai qualche marchingegno speciale in quella tua borsa magica che impedisca al piccolo scout di passare a miglior vita» chiese Alex con voce concitata.

Aiden batté velocemente le palpebre nel riscuotersi da quello stato di intontimento. Tutto quel sangue, non ne vedeva così tanto da anni.

«Alex, dobbiamo portarlo da un medico» disse leggermente incredulo. Lui non era un mago, non c'era niente di magico in quello che faceva, niente di miracoloso.

Il cacciatore lo guardò esasperato. «Aiden non possiamo!» esclamò con una nota di nervosismo nella voce, poi socchiuse gli occhi per calmarsi e gli andò incontro con fare più accondiscendente. «Devi fare qualcosa» gli disse e il ragazzo non poté fare a meno di notare di come lo sguardo del cacciatore si fosse posato fugacemente di nuovo su Christal prima di inchiodarsi su di lui. «Ti prego.»

Aiden rimase a fissare le iridi verdi di Alex per qualche secondo, sentendo la fiducia che il cacciatore riponeva in lui dargli una nuova carica.

Non era un mago, certo, ma era un Mastring e in quanto tale era un maestro nel sistemare e controllare i componenti di sistemi meccanici. Il corpo umano non era altro che una macchina organica molto complessa e delicata, giusto?

Giusto. Disse a sé stesso prima di annuire al cacciatore.

Inspirò a fondo e si diresse verso il tavolo. Cominciò a scrutare il corpo di Nathan con occhio quanto più scientifico potesse, così come avrebbe fatto con uno dei suoi progetti e, nonostante fosse distratto dal pallore cadaverico della pelle in contrasto con il rosso brillante che ormai imbrattava tutto, nella sua testa cominciò ad essere chiaro lo schema da seguire.

«Gli avete dato un rigeneratore?» chiese a Christal, che stava in piedi di fronte a lui dall'altra parte del tavolo. Lei annuì rapidamente.

«Beh, sembra che abbia chiuso solo la ferita superficiale. Ha contribuito a tenerlo in vita, ma non è stato sufficiente da frenare del tutto anche l'emorragia interna. Per questo è ancora così grave.»

Christal annuì di nuovo.

Il sistema era in allarme e doveva riportarlo a una condizione di stabilità per poterlo mettere a posto.

«Ha bisogno di una trasfusione immediata e dobbiamo cauterizzare la ferita interna» disse meccanicamente. Sarebbe stato come fare una saldatura, giusto?

Rizomata - RisonanzaWhere stories live. Discover now