Disegni digitali

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Crawler

Creature terrificanti che abitano gli angoli più remoti del Deserto di Cenere. Non è chiaro quale sia la loro origine ma si è a conoscenza del fatto che, prima della costruzione dell'ultima barriera Uko del settore IV, questi esseri notturni infestavano un territorio molto più ampio e seminavano il terrore in tutta la piana di Tylhoen. Il colore cinereo della pelle permette loro di mimetizzarsi perfettamente sulla sabbia del deserto rendendoli dei predatori furtivi e letali. Vengono chiamati così poiché, nonostante i lunghi arti angolati, si spostano con movenze sinuose assimilabili allo strisciare di un serpente ma sono in grado, all'occorrenza, di spiccare salti di notevole portata.

Curiosità

Essendo creature che prosperano nell'oscurità, i crawler hanno una pelle molto sottile caratterizzata dalla totale assenza di melanina che, alla luce della luna, appare quasi traslucida e trasparente. Per tale motivo questi esseri fuggono fortemente la luce del sole. Anche una brevissima esposizione risulta per loro deleteria e potenzialmente letale.

 Anche una brevissima esposizione risulta per loro deleteria e potenzialmente letale

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Apheiros

È la divinità venerata dai duarchici.

È raffigurata come un essere con due facce complementari che non coesistono, ma si alternano. Vengono chiamate Ash'mir e Oh'mir, e rappresentano rispettivamente la forza cosmica generatrice di vita e la fine di ogni cosa. Questa dottrina, infatti, porta avanti il principio del dualismo cosmico, dell'esistenza di forze opposte che si combattono. Chaos e Cosmo, Vita e Morte, Bene e Male.

Le due facce di Apheiros altro non sono che le due realtà dell'esistenza che si rincorrono in un ciclo senza fine e Apheiros stesso un modo per venerare l'equilibrio dell'universo.

Apheiros è solitamente raffigurato con in mano un coltello che simboleggia il libero arbitrio, la volontà dell'uomo di opporsi all'inevitabile propensione dell'universo di tendere al Chaos, invece rappresentato dal serpente che lo avvolge nelle sue spire. Le volute sinuose del rettile rappresentano, inoltre, l'essenza infinita e ciclica di questo processo. 

Rizomata - RisonanzaWhere stories live. Discover now