Capitolo 45

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"Furbacchiona, lo so che sei sveglia" disse avvicinandosi alle mie labbra sfiorandole lentamente.
Quel gesto mi causò uno strano formicolio alle parti basse.
Aprii gli occhi consapevole di essere stata beccata.
"Grazie" sussurrai baciandolo dolcemente.
''Di che?'' chiese sorpreso.
''Di esistere. Di essere qui con me. Di trattarmi come una principessa e di guardarmi come se fossi la cosa più bella del mondo''
''E lo sei, piccola'' mi accarezzò la guancia con il dorso della mano.
''Non penso. Là fuori è pieno di ragazze molto più belle di me, con una vita perfetta e non incasinate come me, con un carattere adorabile... Dio, perché io? Perché hai scelto me tra tutte quelle ragazze perfette?''
Avevo sempre avuto un grave problema di autostima. Diciamo che era praticamente inesistente.
''Perché tu sei molto più di loro. Sei tutto ciò che loro non saranno mai nemmeno con chili e chili di trucco e plastica. Perché tu sei Emily e io ti amo così come sei, pregi e difetti''
Sorrisi.
"Anche il mio carattere da stronza psicopatica?''
''Soprattutto quello'' mi baciò con quel sorrisetto da stronzo spavaldo.
Alzai gli occhi al cielo e mi misi a ridere: rimaneva sempre lo stesso.

***

Rimanemmo per altre ore sul divano ad oziare, a coccolarci e a bisticciare, fino a quando Tayler mi propose di fare un giro e io annuii entusiasta.
Non mi cambiai nemmeno. Presi solo il telefono e il giubbotto e avvisai mia mamma con un messaggio.

Salimmo in macchina e chiesi a Tayler dove avesse intenzione di portarmi.
''In un posto carino'' disse semplicemente.
''Come siamo misteriosi oggi'' risi.
''Non ti piacciono le sorprese?'' sorrise. lanciandomi uno sguardo divertito.
Sapeva benissimo che le odiavo perché mi mettevano troppa ansia. Non risposi nemmeno cercando di trattenere una risata.
Guardavo fuori dal finestrino ma percepivo i suoi occhi su di me.
Ad un certo punto sentì la sua mano posarsi sulla mia coscia. La accarezzò per un po' con i polpastrelli mandandomi brividi per tutto il corpo, fino a quando non misi la mia sulla sua intrecciando le dite.
Mi sorrise e mi baciò delicatamente il dorso.

La sua mano, sempre intrecciata alla mia, rimase sulla coscia sinistra per tutto il tragitto che durò un'oretta.
Arrivammo in un posto adorabile che non avevo mai visto. C'era un lago con dell'acqua cristallina, il tutto era immerso nella vegetazione verde. Un rustico e accogliente - almeno all'apparenza - ristorante in legno si trovava poco più lontano.
''Wow'' mi guardai intorno ammaliata.
''Non per vantarmi ma so già che è bellissimo'' sorrise spavaldo.
''Menomale che non volevi vantarti'' borbottai.
Scoppiò a ridere e mi mise un braccio intorno alla vita.
''Che ne dici, ci sediamo?''
''Certo'' annuii.
Ero sorpresa. Tayler mi aveva portato in un posto adorabile, non me lo sarei mai aspettato. E così, dal nulla, come se fosse normalità.
Mise il suo giubbotto sui sassi - che formavano la spiaggia - e si sedette. Mi prese i fianchi e mi fece accomodare tra le sue gambe.
Rimanemmo semplicemente in silenzio, e non un silenzio imbarazante, ma uno di quei silenzi che potevano dire più di mille parole. Guardavamo il paesaggio, o meglio io lo guardavo mentre Tayler guardava costantemente e incessantemente me.
Si, guardava proprio me.
Mi girai per poterlo guardare negli occhi e lo baciai.
Dopo un po' mi prese in braccio e mi fece sdraiare sotto di lui, riprendendo a baciarmi.
''Ti ricorda qualcosa?'' mi chiese.
''Si'' risi.
Si riferiva ad After.
''Però giuro di non averlo fatto apposta''
''Sarebbe comunque perfetto. Tu sei perfetto''
Era vero. E sapevo che non l'aveva fatto apposta. Gli era venuto in mente quel posto e mi ci aveva portata, tutto qui.
''Sta di fatto che è troppo sdolcinato. E, più che un libro, sembra un porno''
''Ehi, pervertito che non sei altro, non mi toccare After. Che poi, hai letto tutti e cinque i libri, quindi ti è piaciuto'' lo punzecchiai.
Sorrise scuotendo la testa: "Ci facciamo il bagno?''
''Sei pazzo? Ci saranno tipo due gradi'' dissi con una voce più squillante di quello che volessi far uscire.
''E allora? Dai, ti tengo caldo io''
Sospirai sconfitta da quegli occhioni ai quali era impossibile dire di no.
Mi prese in spalla e io lanciai un urletto. Mi buttò in acqua come un sacco di patate e poi si tuffò anche lui.
''Ti odio'' dissi ridendo cercando di portarmi idietro i capelli che mi erano andati tutti sul viso.
Mi prese ancora in braccio e mi ributtò in acqua .
''Basta'' dissi ridendo e tossendo allo stesso tempo.
Andò sott'acqua e inizialmente non ne capii il motivo fino a quando non sentii la sua testa tra le mie gambe.
Mi aveva preso sulle spalle con una tale facilità che non avrei mai creduto possibile.
''Pronta?'' disse ridendo.
''Tu sei pazzo'' urlai "E sai che qui c'è il divieto di balneazione?"
''Lo prendo come un si'' e mi buttò in acqua non badando al cartello enorme che vietava farsi il bagno nel lago.
Ma con Tayler era così: niente regole, solo libertà e felicità.
Ed era quello di cui avevo bisogno. Niente regole e libertà.
Ero felice. Felice da far schifo. Avete presente quella felicità genuina, quella che ti lava tutta la merda che ti porti addosso? Ecco, stavo provando quella felicità.
Dopo essere riemersa dall'acqua che diventava sempre meno fredda urlai un: ora della vendetta".
Cercai in tutti i modi di spingerlo sott'acqua, fallendo però miseramente dato che non si spostava nemmeno di un millimetro.
Rinunciai e iniziai semplicemente a baciarlo.
La maglietta bianca, ormai fradicia, faceva vedere i muscoli perfettamente scolpiti.
"Ti piace quello che vedi, Evans?" sorrise spavaldo.
"Non immagini nemmeno quanto, Walker" risposi lasciandogli un bacio sulla mascella.
Era un punto che amava e io lo sapevo bene. Lo capivo da come chiudeva gli occhi, da come apriva leggermente la bocca per respirare e da come deglutiva facendo
"Wow, facciamo progressi, una volta lo avresti negato fino alla morte" mi punzecchiò.
"È inutile, ormai. Sai bene l'effetto che hai su di me ed è inutile negarlo" feci spallucce.
"Bene, allora ti faccio un certo effetto" disse senza levarsi quel sorrisetto spavaldo.
"Si" sussurrai sulle sue labbra.
"E che effetto?" continuò mentre le nostre labbra si sfioravano.
"Fammelo capire tu" dissi e poi mi allontanai notando - con estremo orgoglio - che seguì le mie labbra.
Fece un passo verso di me e io ne feci uno indietro.
L'acqua mi arrivava poco sotto il seno mentre a Tayler arrivava talmente bassa che gli si vedevano i boxer che contenevano un'erezione non indifferente.
Distratta da quella vista non mi accorsi del fatto che lui si era fatto sempre più vicino.
In un attimo le sue labbra furono sulle mie con una passione che mi trasportò in un altro mondo. Al paradiso.
Le sue mani toccavano freneticamente ogni parte del mio corpo e le sue labbra lasciarono le mie e iniziarono a posare dolci e umidi baci sulla guancia fino ad arrivare al collo.
Si avventò su di lui, mordendolo e leccandolo: mi stava facendo un succhiotto.
Ma Tayler era cosa un turbine di emozioni e passioni che mi aveva trascinato nello stesso turbine.
Ma amavo il Tayler dolce, quello passionale e lo amavo anche quando faceva lo stronzo.

***

Uscimmo dopo una mezz'oretta di risate, scherzi, e schizzi.

Tayler si tolse la maglietta e fece lo stesso con la mia, facendomi rimanere in reggiseno. Mi fece sdraiare e si posizionò sopra di me mentre si teneva sui gomiti per non schiacciarmi.

Sentii il corpo andare a fuoco quando iniziò a mordere e leccare la parte del collo opposta a quella dove mi aveva marchiato.

Quel ragazzo era fuoco vivo.

Spero che vi piaccia.
All the love, -M

Un errore bellissimoWhere stories live. Discover now