Capitolo 110

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''Avvelenato?'' sussurrai mentre mi sentivo svenire tra le braccia di Tayler.
''Rischiare la vita'' sussurrai ancora mentre la vista mi si appannava.
E poi niente. Buio totale.

12 ORE PRIMA

Ormai erano le quattro del pomeriggio, Tayler era via da cinque ore e io, tra le chiamate di Tayler e i gemiti di dolore di Erik, avevo finito il libro su Wattpad che avevo iniziato la sera prima.
Erik stava sempre peggio, non aveva voluto mangiare niente ma, nonostante ciò, aveva vomitato almeno quattro volte.

Ormai la situazione si era fatta troppo grave e non potei fare altro se non comporre il numero dell'ambulanza.

Tempo dieci minuti erano sotto casa che portavano via Erik con una barella.
Avevo le lacrime agli occhi e avevo una sensazione atroce nello stomaco che non riuscivo a cacciare.

''Signorina, non può salire. Non è una parente'' mi disse il medico.
''Mi ascolti bene'' dissi sicura di me ''Il mio migliore amico sta male per chissà quale motivo e io non starò a casa a girarmi i pollici. Quindi o mi apre quella dannatissima portiera o le giuro che la sfondo con la sua testa'' lo guardai negli occhi tutto il tempo senza cedere neanche per un secondo.
Vidi un brivido passargi per il corpo, dopodiché mi aprì senza fiatare.

Presi la mano fredda del mio migliore amico e iniziai a piangere silenziosamente.

Con un coraggio che non sapevo da dove uscisse fuori, avvisai Tayler, poi i genitori di Erik e infine Crystal.
I primi tre mi raggiunsero in ospedale di corsa, mentre Crystal poteva solo piangere al telefono lontano dal suo amore.
Pensai a quanto fosse difficile per i dottori o per i poliziotti dare la notizia di una persona morta o ferita ai parenti e rabbrividii.

Verso le nove circa, convincemmo i genitori di Erik a tornare a casa, rimanendo solo io e Tayler, in quella stanza di attesa buia e triste.

Alle undici, arrivò la risposta degli esami.
''Il vostro amico è stato avvelenato. Presumibilmente l'altra sera. Non sappiamo ancora la sostanza che ha causato ciò, ma vi posso dire che la situazione è grave. Potrebbe anche rischiare la vita'' disse il dottore con voce professionale e dura.
Sarà perché lo avvo minacciato poche ore prima, ma era stato crudele.
''Avvelenato?'' sussurrai mentre mi sentii svenire tra le braccia di Tayler.
''Rischiare la vita'' sussurrai ancora mentre la vista mi si appannava.
E poi niente. Buio totale.

Tayler's pov
Non mi bastava avere il mio migliore amico in ospedale a causa di qualcuno che si era divertito ad avvelenarlo. No. Pure la ragazza che amavo era svenuta alle parole "avvelenato" e "rischia la vita".
Okay, lo ammetto, mi dovettero dare un calmante, perché stavo per svenire anche io, ma non doveva saperlo nessuno.

Facevo avanti e indietro dalla stanza di Erik a quella di Emily.
Fossero state vicine, poi.
Figuriamici: me le avevano messe in due piani diversi. O meglio, uno al primo piano e una al quarto.
L'ascensore? Non funzionante.
Le bestemmie? A volontà.

Ero nella stanza di Emily, la mia piccolina.
Era pallida e stanca.

''Mhh'' gemette ad un tratto fermando i miei patetici pensieri.
''Tayler'' mi rivolse quel suo sguardo innocente che mi faceva eccitare ogni volta.
«Ti sembra il momento?»
''Ho fatto un sogno orribile'' fece una smorfia di orrore.
''Aspetta, dove sono?'' si guardò intorno confusa.
Nonostante si fosse appena svegliata dopo un'ora, aveva sempre quella lingua lunga.
''Non era un incubo e sei svenuta'' dissi semplicemente.
Bestemmiò. ''Erik? Come sta?''
''Male'' dissi con un nodo in gola.
''Dio, Tayler, sembri stravolto'' mi accarezzò il viso delicatamente.
''Sto bene'' sorrisi.
''No, non stai bene. E mannaggia a me, proprio ora dovevo svenire?'' si rimproverò.
Risi. ''Stupida, non è colpa tua, anche io stavo per sentirmi male. L'importate è che ora stai bene e che sei con me''
''Andiamo da lui'' sorrise e io annuii.

Stava come lo avevo lasciato dieci minuti prima.
Continuava a sudare freddo, il viso era bianco e le occhiaie scure gli arrivavano fino a metá guancia.
Non riuscivo a vederlo il quello stato.
Emily si mise una mano sulla bocca per soffocare una bestemmia o qualunque cosa stesse per dire, mentre i suoi bei occhioni marroni minacciavano le lacrime.

Emily' pov
Non ce la facevo a vederlo così, mi faceva pensare al peggio.
Chi aveva potuto fargli una cosa del genere?
Chiusi gli occhi e delle immagini iniziavano a susseguirsi senza un filo logico.
''Johnatan... Io che ballo con Carter... Una ragazza mora e con un vestito rosso... Io?'' sussurrai senza farmi sentire da Tayler.
''Cazzo, non ero io'' dissi ad alta voce tirandomi uno schiaffo sulla fronte.
''Eh?'' Tayler mi guardò confuso.
''Una ragazza mora e con un vestito rosso che da a Erik un bicchiere... Non ero io'' dissi agitata.
''Che diavolo stai dicendo?'' chiese ancora più confuso.
''Che mi ricordo delle scene di ieri sera, ma sono confuse. C'è Johnatan che guarda verso di me... Ceh, no, dietro di me. Poi io che ballo con Carter, tu che ridi con i ragazzi'' dissi quasi farfugliando.
''E che c'entra? Emily, ti senti bene?'' chiese preoccupato prendendomi la mano.
''E poi c'è una ragazza mora e con il vestito identico al mio che da un bicchiere a Erik. Ma non sono io. In quel momento ballavo con Carter e guardavo Johnatan'' continuai ignorando la sua domanda.
''Stai dicendo che...'' lasciò in sospeso la frase.
''Quella ragazza si è avvicinato a lui porgendogli un bicchiere. Lui l'ha preso perché era convinto che fossi io. Ma come ha potuto? Non era ubriaco. Sappiamo entrambi che era lucido, infatti ha guidato lui'' ero troppo confusa.
''Sei sicura di quello che stai dicendo?'' mi chiese.
''Si. Cazzo Tayler, si. Non so perché non me lo si ricordato prima'' dissi mentre inziavo ad agitarmi.
''Non è che te lo sei sognato e ora pensi che sia la realtà? Emily, eri talmente ubriaca che non ti ricordavi nemmeno il tuo nome, non puoi ricordati sti dettagli e poi io ero lì, l'avrei vista'' cercò di farmi ragionare.
''Stai dicendo che sono uscita di testa?'' urlai.
''No, ma sei rimasta svenuta per un'ora, ti hanno dato chissà cosa e può essere che te lo sei sognato'' disse con voce calma.
Non risposi.
Forse aveva ragione, ma quelle immagini e quelle domande mi stavano uccidendo.
Erano immagini troppo vere per avermele solo immaginate. Ma non aveva senso: Erik era lucido, se ne sarebbe accorto subito che quella non ero io e gli altri avrebbero visto qualcosa.
Com'era possibile?

Secondo voi chi è stato ad avvelenare Erik? Ciò che ha visto Emily è vero oppure ha ragione Tayler? Sbizzarritevi AHAHA
Spero che vi piaccia.
All the love, -M

Un errore bellissimoWhere stories live. Discover now