Capitolo 81

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Mi stava scoppiando la testa.
Ero al terzo o al quarto bicchiere di vodka, la musica era troppo alta e le urla di quelle scimmie drogate non facevano altro che peggiorare la situazione.
Erik e Crystal erano andati, a malapena si ricordavano i propri nomi.
Tayler invece era timasto piuttosto lucido, era andato a prendermi dell'acqua fresca e una tachipirina.
Io ero rimasta sola su quel divano piuttosto comodo. Okay, in quello stato anche il cemento mi sarebbe sembrato comodo, ma sono dettagli.
Appena lo vidi tornare con un bicchiere che, finalmente, non conteneva nulla di colorato, mi illuminai.
Mi porse il bicchiere e la pastiglia che guardai male.
''Che c'è?'' mi chiese scrutandomi.
''Sicuro che sia una tachipirina?'' socchiusi gli occhi.
Rise. ''Seriamente pensi che possa avere il coraggio di andare a chiedere una tachipirina a gente a caso in una discoteca? Ho sempre due pastiglie nella tasca del giubbotto''
Feci un respiro di sollievo, la misi in bocca e la mandai giù con un lungo sorso d'acqua.
Avevo sempre avuto la fobia delle pastiglie, fin da piccola, ma avevo imparato a superarla.
Si sedette vicino a me e mi prese il bicchiere dalle mani bevendo un sorso dell'acqua fresca.
''Ehi, quella era mia'' gli tirai una gomitata.
''Te l'ho pur sempre presa io'' ribatté intelligentemente.
''Ma l'ho bevuta prima io, quindi era mia'' la mia risposta lo era molto di più.
«Vai convinta.»
''Perché diavolo stiamo litigando su dell'acqua?'' sorrise.
''Non ne ho la più pallida idea'' iniziai a ridere a crepapelle.
''Sei bellissima quando ridi''
Sorrisi. Era come un dolcetto al cioccolato e panna. Okay, si, avevo fame.

Tayler's pov
È ufficiale: mi aveva fottuto il cervello.
Non smettevo di guardarla. Era la cosa più bella che avessi mai visto. La sua pelle era la più morbida e sensuale che avessi mai toccato. Le sue labbra erano le più dolci che avessi mai baciato. La sua voce era la più insopportabile ma allo stesso tempo adorabile che abbia mai sentito. La amavo e dio, fino a pochi mesi prima, manco sapevo cosa volesse dire "amare".

''Balliamo?'' le chiesi porgendole la mano.
''Volentieri'' ridacchiò come una scolaretta prendendomela.
La portai al centro della pista, le presi la vita con le mani, la avvicinai al mio corpo e iniziai a muovermi mentre lei faceva lo stesso.
I suoi fianchi ondulavano in modo terribilmente sexy facendo scontrare, talvolta, il bacino contro di me.
Sapevo che lo stesse facendo apposta, ma era comunque più forte di me. Mi faceva andare gli ormoni a mille come un fottuto ragazzino.
La baciai con foga prendendole il viso tra le mani in maniera possessiva.
Si staccò e fece un respiro profondo.
''Wow'' sussurrò.
''Zitta e seguimi'' le diedi un bacio veloce, le presi la mano e la portai nel bagno delle donne.
''Sappi che, se solo potessi, ti scoperei in questo bagno. Ma non posso, quindi mi limiterò a questo'' le sfiorai l'intimità coperta da un sottile strato di tessuto che già stavo iniziando ad odiare.
Inspirò profondamente.
''Pervertito che non sei altro'' disse mettendo una mano sulla mia spalla per reggersi in piedi dato che le gambe iniziavano a cederle per il piacere.
''Lo so'' ribattei baciandola.
La sbattei contro il muro e iniziai a muovere il dito lentamente.
Venivo solo a vederla gemere a causa delle mie dita, e il suo cercare di spingere il bacino contro le mie dita non faceva altro che peggiorare la situazione.
''So che vuoi che vada più veloce, vero piccola?'' le dissi con voce roca, sapevo che la adorava.
Gemette.
''Non ho capito'' dissi vicino al suo orecchio premendo di più il dito.
''Vaffanculo, ti odio'' ansimò ''Dio... Si, okay? Si'' quasi urlò e io risi soddisfatta.
''E smettila di ridere''
''È mai possibile che riesci a fare la stronza anche in questa situazione?''
''Dio'' ansimò.
''Dai, piccola, lasciati andare'' le sussurrai all'orecchio leccandoglielo delicatamente.
Venne buttando indietro la testa mentre urlava il mio nome.
''Soddisfacente?'' le chiesi con un sorriso perverso.
''Di più'' disse rossa in viso.
''Torniamo di , potrebbero pensare male'' dissi mettendole il braccio intorno alla vita.
''Dovrebbero'' mi corresse sorridendo.
Risi scuotendo la testa.

Emily's pov
''Dove eravate?' mi chiese ridendo una Crystal ubriaca marcia.
''Cry, sei ubriaca'' le dissi preoccupata.
''Lo so'' rispose ridendo più forte.
''Che ore sono?'' chiesi a Tayler.
''Le undici e mezza''
''Di già?'' chiesi sorpresa.
''Già, tra mezz'ora saremo nel 2016''
''Yeeee'' iniziò a saltare la mia migliore amica.
''Bella raga'' ci raggiunse Erik barcollando.
"Bella raga" non era da lui.
''Amico, sei letteralmente andato. Ti senti bene?'' chiese Tayler.
''Oh si, benissimo'' rise.
''Che peccato, domani non si ricorderanno un cazzo'' dissi all'orecchio a Tayler.
''Già. Facciamo che vado a prendere dell'acqua fresca. Tu rimani con loro, prima che facciano una cazzata''
''Ma sto papà Tayler?'' risi e gli tirai una gomitata scherzosa.
''Eddai, non chiamarmi così. Sono solo preoccupato. Sono a conoscenza delle cazzate che si possono fare quando si è così ubriachi''
''Inizi a farmi paura'' risi.
Sorrise e si allontanò. Portai i miei due migliori amici sul divanetto bianco su cui eravamo seduti all'inizio.
Tayler tornò poco dopo con una bottiglietta d'acqua e dei bicchieri di plastica.
Non era protettivo solo nei miei confronti, ma anche con Erik e Crystal. Era un'amico fantastico, una persona fantastica, un fidanzato fantastico.
Ed ero così dannatamente fortunata ad averlo.

Spero che vi piaccia.
All the love, -M

Un errore bellissimoWhere stories live. Discover now