Capitolo 108

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Mi fiondai sulle sue labbra e iniziai a baciarlo passionatamente.
Si alzò di scatto, mi prese la vita con le mani e mi spinse a se, rendendo il bacio più focoso.
Ormai ero andata, il cervello aveva staccato la spina e io volevo solo baciarlo per tutta la sera.
La sua mano sinistra si muoveva a cassaccio sulla schiena, mandandomi i brividi, mentre mi teneva vicina a se. I nostri corpi erano perfettamente incastrati uno nell'altro. L'altra mano era andata sul mio viso che veniva accarezzato dal suo pollice. Le mie mani invece erano tra i suoi capelli.
Ormai avevo perso la cognizione del tempo, non sapevo da quanto ci stessimo baciando ma non mi interessava.
Ci staccammo per prendere fiato. Appoggiò la fronte sulla mia, mentre i nostri nasi si sfioravano.
''Merda'' sussurrai col fiatone.
''Shh, piccola'' sussurrò a sua volta.
''Dovevo fare la punizione''
''E allora perché sei ancora attaccata a me?'' mi sfidò sorridendo.
''Perché ti amo e non posso fare a meno di te, razza di idiota'' lo baciai dolcemente.
''Anche io ti amo'' disse per poi continuare a baciarmi.
Mi ero appena svegliata da mesi di coma, ed era una sensazione bellissima.

Ritornai a sedermi vicino a Erik che mi sorrise.
''Era ora'' mi sussurrò all'orecchio facendo sorridere anche me.
Gli altri rimasero zitti per un po' di tempo nel solito silenzio imbarazzante che sapevo creare solo io. Poi arrivò Cameron, che ruppe il ghiaccio con una battuta che nemmeno sentii perché mi stavo già facendo un viaggio nei meandri più oscuri della mia mente.

Non avrei dovuto farlo, lo sapevo. Non avrei mai dovuto baciarlo e dirgli che lo amavo ancora. Ma, in quel momento, il mio cervello non era più in grado di ragionare, forse per l'alcool, forse per la sua vicinanza che neutralizzava completamente la mia razionalità, forse per la mia voglia irrefrenabile di baciarlo. Non lo so, so solo che ero confusa. La cosa peggiore è che da un lato mi ero pentita, dall'altro invece volevo baciarlo di nuovo.

***

Passammo la serata a ridere e a parlare del più e del meno ed erano già le tre e mezza. Erano ragazzi davvero simpatici. Anche Allyson e Sharon, da ubriache erano gentili. L'unico che non mi andava a genio era Bob, quello che stava fumando insieme a Tayler e Erik quel giorno.

Carter mi stupii molto: mi chiese di ballare e io accettai imbarazzata.
Tayler ci fissò per tutto il tempo con i pugni chiusi ma, in fondo, doveva stare zitto dato che aveva ballato con metá delle ragazze presenti nel locale.
Pensai che, almeno, era ancora geloso di me e sorrisi.
In più, Carter, durante quei pochi minuti mi chiese solamente cosa fosse successo con Tayler.
''Cosa ha combinato quell'idiota per perdere una ragazza come te?'' me lo disse senza malizia.
''Hai risposto tu stesso: è un idiota'' risposi io facendolo ridere e poi gli raccontai l'accaduto in modo confusionario ma lui capì, o almeno credo.

Avevo avvisato già da mezzanotte mia mamma, dicendole che la festa era finita e che avrei dormito da Chloe.
Due bugie belle e buone.
Da chi sarei andata a dormire?
Da Tayler.
«Mi ricorda qualcosa che è successo molto tempo fa. Zitta»

La discoteca chiuse verso le quattro, o almeno credo, dato che non ricordavo nemmeno il mio nome.
''Amico'' ridacchiò Tayler ''Sono troppo ubriaco'' rise ancora ''Vero che guidi tu?''
''Si guido io'' Erik invece era stato attento da quando aveva visto Tayler che stava alzando troppo il gomito con l'alcool.
E non era mai successo, non in mia presenza, non fino a questo livello, almeno.
Lui era quello che sapeva controllarsi e che lo faceva sempre. Ma diamine, stava festeggiando i suoi diciott'anni e io lo avevo baciato. Aveva bisogno di alcool, così come la sottoscritta.
Era davvero una bella amicizia la loro. Si fidavano l'un l'altro e conoscevano benissimo l'altro. E, per fortuna, Erik aveva fatto finalmente la patente un mese prima.

Tornammo a casa di Tayler in silenzio. Ormai l'imbarazzo era palpabile.
«Che faccio? Scappo? E cosa vorresti fare? Ti butti dalla finestra? Non è male come idea. Sei del tutto pazza? E cosa posso fare? Niente, vai a casa sua e dormi. Tu la fai facile, dove posso dormire? Ha quattro stanze in quella casa. Appunto, perché all'inizio ha voluto che dormissi con lui? E te lo chiedi anche? Touchè.»

''Beh, allora buonanotte'' salutai i due amici che stavano parlando di non so cosa e andai nella vecchia camera di Sharon.

Non riuscii a dormire tutta la notte. Ogni cosa in quella dannatissima stanza profumava di Tayler, pure il cuscino, per quanto fosse improbabile.

***

Ormai era notte tarda - o meglio, mattina - mi ero messa le cuffie e stavo leggendo su wattpad, quando sentii delle urla, nonostante venissero ovattate dalla musica.
Tolsi le cuffie e capii che le urla venivano dalla stanza di Tayler.
Mi alzai velocemente, mi abbassai il felpone e mi precipitai nella stanza di fianco.

Muoveva la testa a destra e sinistra, la fronte era bagnata e corrucciata.
''Ehi, Tayler, shh'' gli sussurrai dandogli un bacio sulla mascella.
Mugugnò qualcosa e strinse gli occhi.
"Ehi, ci sono io qui, è tutto okay, è tutto okay" sussurrai accarezzandogli i capelli.
Abbracciò le mie gambe e io non potei fare altro se non ridacchiare.
Mi liberai delle sue braccia che non ne volevano sapere di lasciarmi e mi sedetti con la schiena appoggiata alla spalliera del letto.
Tayler mise la testa sulle mie gambe mentre le abbracciava, si era tranquilizzato subito, per fortuna.
Non seppi mai cosa sognò, ma sembrava una cosa davvero una cosa orribile.
"Oh, Tayler, Tayler, che devo fare con te? Sei una calamita. Per una cosa o per l'altra, mi fai sempre tornare da te. E ti odio per questo, perché la verità è che non riesco a fare a meno di te" ammisi senza ricevere risposta, per fortuna.
''Okay, Emily, sei rimasta sveglia fino ad ora, resisti ancora un po' di tempo. Cosa ci vuole?'' dissi ad alta voce, come per convincermi di più, mentre giocherellavo con i capelli morbidi di Tayler.
"Certo che potevi portarti almeno il telefono eh" dissi ancora sbadigliando.
"Solo pochi minuti" sussurrai.

Spero che vi piaccia.
All the love, -M

Un errore bellissimoWhere stories live. Discover now