Capitolo 107

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Tayler's pov

Era venuta alla mia festa.
Emily era venuta alla mia festa.
Mi stavo per sentire male.
Era bellissima. Era la cosa più bella che avessi mai visto al mondo.
Aveva quel vestito rosso accesso che già il colore mi faceva impazzire, poi il corpetto a cuore che metteva in risalto le sue tette perfette e infine quello spacco dalla coscia. Ma, come se non bastasse, era di un'eleganza che mi lasciava a bocca aperta.
Era tutta una contraddizione. Era come per dirmi ''sono elegante, ma so che con tre piccoli dettagli ti farò impazzire''.
Morale della favola?
Ci stava riuscendo alla grande.

La vedevo da lontano.
Si era seduta sul divano dove c'era la mia compagnia e rideva con a fianco Erik.
Gli ero grato perché l'aveva aiutata in quei mesi, l'aveva aiutata a non cadere nell'oblio.
Non riuscivo ad evitare di guardare il modo in cui accavallava le gambe.
Rimaneva sempre umile e semplice, anche con quel vestito che avebbe potuto far apparire bella anche la ragazza più orribile del mondo, figuriamoci lei.
I ragazzi avevano gli occhi sognanti puntati addosso a lei, mentre le ragazze le rivolgevano sguardi di invidia ed odio.
Entrambi i casi mi facevano irritare, forse un po' di più il primo.
Anche Erik sembrava irritato da quegli sguardi. Era sempre stato protettivo nei suoi confronti, e la adoravo come cosa.
Emily invece ne era infastidita, lo capivo da metri di distanza, ma stava cercando di contenersi.

Finiti tutti gli invitati mi avvicinai al tavolo.
''Ecco il festeggiato'' urlò Allyson.
Si, era nella mia compagnia, non potevo farci nulla. Una volta era pur sempre la mia ragazza, l'avevo fatta entrare nel gruppo e, si sa, una volta entrato in una compagnia di amici, non ne esci più.
Tutti iniziarono ad applaudire. Emily invece rimase a guardarmi, nei suoi occhi c'era un pizzico di orgoglio. Poi si aggiunse agli applausi.

Guardai i miei amici.
Carter, il più fedele e leale. Eravamo amici da una vita e ne avevo passate molte con lui, fin troppi casini.
Cameron, il gay del gruppo e il più divertente.
Bob, l'amico delle canne.
Andrew, lo spericolato delle moto, ossia l'abbonato all'ospedale. In tre anni di amicizia, sarò andato a trovarlo in ospedale almeno una decina di volte. Nel migliore dei casi, aveva qualche costola rotta.
Allyson e Sharon, che non hanno bisogno di nessuna descrizione.
Sidney, la riccona della compagnia. Aveva più soldi lei che noi tutti messi insieme. Aveva almeno quattro case in Italia. Due al mare, una in montagna, e una in campagna. Diciamo che tutte le estate le passavamo in una delle sue case.
Hanna, la secchiona del gruppo.
E infine Emily ed Erik, le due persone più importanti della mia vita. L'unica ragazza che abbia mai amato e il mio migliore amico da tutta la vita. Le due persone che mi conoscevano meglio di chiunque altro, le uniche che riuscissero a farmi ridere nelle situazioni peggiori.

Mi fecero sedere in mezzo al gruppo, tra Andrew e Allyson.
"Che ne dite di giocare a obbligo o verità alla vodka?'' propose Andrew.
''Certo che tu, per un motivo o per l'altro cerchi sempre di finire in ospedale, eh?'' disse ridendo Cameron.
''Lo sapete che ho l'abbonamento''
Tutti scoppiarono a riedere, Emily anche, ma era strana.
''Allora giochiamo?'' chiese eccitata Sharon.
Tutti risposero positivamente e i ragazzi andarono a predere tutto il necessario. Tutti tranne il sottoscritto e Erik che, a quanto pareva, non aveva intenzione di lasciare Emily sola. Forse, sola con me.
''Ehm, scusate'' tossicchiò Emily.
''Che c'è, mocciosa?'' chiese acida Allyson.
''Mocciosa lo dici a tua sorella'' rispose prontamente Emily quasi in un ringhio.
''Lasciala state, Emy, è una stronza'' intervenne Carter ''Di che avevi bisogno?'' chiese gentilmente, il che mi fece innervosire.
Ridacchiò nervosamente.
''Come si gioca a obbligo o verità vodka? Ceh, ho capito il comcetto, ma c'è una specie di regolamento?''
''Praticamente, come avrai capito, è il classico obbligo o verità, solo che prima devi berti un bicchierino di vodka'' sorrise.
Era troppo gentile con lei, non mi piaceva come cosa.
Non credo che Carter mi avrebbe mai pugnalato in quel modo, rubandomi la ragazza, non dopo quello che avevamo passato insieme. Ma non avrei comunque potuto fargliene una colpa: non era più la mia ragazza, l'avevo persa tre mesi prima, poteva stare con chi voleva ed era solo colpa mia.
''Ah, okay, grazie''

Emily's pov
Quando la bottiglia si fermò di fronte a me, sbiancai di colpo.
Me l'ero scampata per parecchi giri ma, prima o poi, sarebbe dovuto capitare, quindi mi rimaneva solo pregare che nessuno mi facesse fare nulla di "estremo".
Tradotto: nulla che avrebbe fatto infuriare Tayler e che l'avrebbe spinto a uccidere l'autore dell'obbligo a me imposto.
Lanciai uno sguardo veloce a Tayler che mi guardava con intensità e poi a Erik che mi sorrise rassicurante.
Sidney mi avvicinò il bicchiere che presi senza esitare. Ingerii il liquido che mi fece bruciare la gola e scelsi verità.
Odiavo scegliere verità ma, in quel momento, preferii partire tranquillamente.
Peccato che quei ragazzi intendevano "tranquillamente" in un modo leggermente diverso dal mio.
''Sei vergine?'' chiese Bob facendomi strozzare con la mia stessa saliva.
''Si'' risposi rossa in viso.
''E quando hai intenzione di perderla?'' mi sfidò Allyson.
''Credo che tu debba aspettare il prossimo turno'' risposi con un sorriso.
Avrei voluto risponderle in modo diverso ma era a casa sua, nella sua compagnia, nel suo posto. Ero nella tana del lupo, una mossa ed ero spacciata.
<<Non sei un po' troppo melodrammatica?>>

Tra storie gay decisamente sconce di Cameron, numeri di ragazzi indicibili che Allyson si è scopata, la prima volta di Sharon, la volta in cui Sidney è stata scambiata per una puttana e altre storie una peggiore dell'altra, avevamo scolato cinque bottiglie di vodka.

Tutti avevano scelto verità quindi, molto probabilmente era una specie di regola. I miei dubbi vennero chiariti quando Bob dichairò - con un ghigno che mi fece salire veramente la cagarella - l'inizio degli obblighi.
Che diavolo di "obbligo o verità" era senza la possibilità di scegliere?
Tayler fu il primo.
Dovette baciare Allyson e Sidney.
La gelosia si impossessò subito di me, ma cercai di reprimerla. Ovviamente invano.

Tra baci e limonate qua e là, era arrivato il mio turno.
''Devi baciare con la lingua... Tayler'' disse Hanna fiera della sua scelta.
Guardai Tayler a lungo. Anche lui mi guardava negli occhi e con la solita intensità che mi faceva tremare le gambe.
''E se io rifiutassi?'' chiesi.
Tayler si rabbuió subito e mi si spezzò il cuore a vederlo così, ma non potevo baciarlo.
''Beh, la punizione sarà peggiore. E fidati, quando dico peggiore, intendo che preferiresti scoparti Tayler davanti a tutti, piuttosto che fare la punizione'' rispose Andrew.
Deglutii rumorosamente.
Erik mi accarezzò il braccio dandomi quel poco di coraggio che mi fece alzare.
Mi aggiustai il vestito e mi avvicinai lentamente a lui.
Mi bloccai davanti a quegli occhi scuri. Erano la fine del mondo, davvero.
Mi sentii svenire allora presi un altro bicchiere di vodka e lo ingerii nonostante avessi già bevuto il mio prima. 
Si leccò le labbra e io non resistetti più.

Spero che vi piaccia.
All the love, -M

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