Capitolo 76

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Sentii il cuore sprofondare quando vidi Crystal piangere.
''Cry'' sussurrai correndo verso di lei.
''Emily'' iniziò a piangere più forte.
''Sto bene, Cry, non piangere dai'' la abbracciai.
''Mi hai fatto morire di paura'' singhiozzò.
''Lo so e mi dispiace tanto'' dissi tristemente.
Causavo solo dolore alle persone che mi circondavano.
''Ti voglio bene'' disse guardandomi negli occhi.
''Anche io. Vado a farmi una doccia e poi torno da voi'' sorrisi fintemente.
Volevo solo stare sola.
Si, ancora. Volevo stare sola fino a morirci di solitudine.

Tayler's pov
Se ne andò con il sorriso più finto del mondo.
''Tayler, grazie'' mi disse Crystal.
''Ti avevo promesso che te l'avrei riportata senza un graffio, no?'' dissi facendola sorridere.
''Come hai fatto a trovarla? Per di più solo?'' mi chiese Erik che era rimasto in silenzio da quando eravamo entrati in casa.
Non risposi, guardai solo il pavimento tristemente. Forse non lo sapevo nemmeno io.
''Va da lei, ha bisogno di te'' mi disse il mio migliore amico e io sorrisi come per ringraziarlo.

Entrai in camera e la trovai intenta a fissare la lampada a terra.
Alzò lo sguardo verso di me e mi disse in un sussurro: ''Te la ricompro, promesso''
''No, lascia stare, la odiavo''
Ridacchiò. ''Perché?''
''Me l'aveva regalata mia mamma ed era davvero inguardabile'' sbuffai facendola sorridere.
Mi sedetti sul letto e le accarezzai il viso con due dita, per poi arrivare alle sue labbra.
''Sei bellissima quando sorridi'' la baciai.
Mi mancavano quelle labbra che sapevano di fragola.

Il silenzio regnava mentre eravamo sdraiati sul letto a fissare il soffitto. Sapevo bene che avesse bisogno di silenzio per pensare.

Dopo quella che sembrò un eternità Emily parlò.
''Violentava sempre mia mamma, ogni sera" disse apatica e io la guardai stralunato.
Che mi stesse davvero raccontando "il resto" di cui parlava Crystal?
"Ha provato a farlo anche con me due volte. Era un tipo violento, cattivo... Mi faceva paura. I suoi occhi erano freddi e severi, non riuscivo mai a guardarli. Era grande e grosso, un po' come tutte le bambine sognano il proprio papà. Sai, un uomo grande che le protegga dai mostri sotto il letto. Io non ho mai creduto a quella cagata, il mostro di cui avevo paura era il mio papà. Mai un abbraccio, mai un bacio sulla fronte o sui capelli, mai le coperte rimboccate, mai una frase dolce, mai un regalo, mai un "ti voglio bene", mai nulla di ciò che dovrebbe fare un padre. O almeno dai miei quattro anni, prima non era così. Prima mi voleva bene, prima io lo amavo'' aveva la voce triste e seria, e gli occhi le si riempirono di lacrime ''Mamma, per colpa sua, era sempre nervosa e se la prendeva sempre con me. Quando mi prendevo uno schiaffo da lui, lei non veniva a baciarmi la parte arrossata, bensì me ne tirava un altro dicendo che era solo colpa mia. Non ho mai avuto un padre né una madre. Alle elementari soffrivo di bullismo. I primi due anni perché ero sempre quella piena di lividi e graffi. "Non sa nemmeno camminare, cade sempre", mi dicevano. Poi, dal terzo anno, quando lui se ne andò, ero diventata "la bambina senza papà". Ne sono uscita da sola. Me la cavavo sempre da sola dai casini più piccoli a quelli più grandi. Ero sola fuori e dentro quella casa. Mai un film o un cartone visto tutti e tre insieme sul divano. Mai un gioco insieme. Mai i compiti insieme. Mai le uscite insieme. Mai la spesa insieme. Mai nulla di ciò che una famiglia dovrebbe fare insieme. Ero l'unica bambina che diceva che Babbo Natale non esistesse. Sai, i miei me lo dicevano sempre. Le mie amichette mi iniziavano ad elencare tutti i regali che avevano ricevuto. Io invece ricevevo una maglietta e un paio di pantaloni. Ero quella con pochi vestiti e non perché i miei erano poveri, anzi tutt'altro, ma perché non me li compravano. Non mi interessava dei vestiti, sono sempre stata una ragazza umile, ma il fatto che non avessi un orsacchiotto da abbracciare di notte, anche perché l'unico che avevo si è ritrovato senza testa per colpa sua che poi si è divertito a bruciarlo nel camino. Avevo tre o quattro bambole. Sai, ne avevo una che amavo tantissimo. Un giorno lui era incazzato e le ha strappato un braccio. Ce l'ho ancora a casa, sempre senza braccio. Non si ricordavano mai che avevano una bambina, se non per picchiarmi. Ero un fantasma. Lo sono sempre stata" scosse la testa "L'unica cosa che mia mamma ha fatto per me è stato cacciarlo di casa quando lo ha trovato sopra di me mentre cercava di violentarmi. La gente mi chiede perché sono così stronza, acida, menefreghista. Mi definisce asociale. Beh, se sapessero quello che sai ora tu, starebbero finalmente zitti.''
Stavamo piangendo entrambi. Mi aveva detto la sua vita. Cose orribili che fanno male solo ad ascoltarle, figuriamoci a viverle. Non sapevo che dire.
''Piccola, non se che dire, sono sconvolto''
''Stai piangendo?'' mi scrutò attentamente.
Annuii e iniziai a piangere più forte. Non mi interessava di fare la figura dello sfigato rammollito perché nella mia mente si era materializzata una bambina con dei magnifici occhi marroni dai quali uscivano lacrime amare.
E faceva terribilmente schifo.
''Oddio, non ti ho mai visto piangere. Non volevo'' scosse la testa.
''Ehi no. È solo che non ti meriti tutto questo dolore. Mi aspettavo tanta merda, ma non così tanta. Dio, non sei mai stata una bambina. Cazzo'' le dissi in un soffio accarezzandole la guancia umida.
Si accoccolò a me e io la abbracciai.
''Non dire niente a Crystal e Erik, per favore'' disse appoggiando la testa sul mio petto.
''Shh, tranquilla'' le accarezzai i capelli.

Non potevo credere a quello che avevo sentito. Era così ingiusto. Aveva davvero lottato e lo faceva ancora. In quel momento capii perché aveva reagito così. Capivo tutto.
La guardai.
La mia piccola bambina indifesa. La mia piccola Emily. La mia piccola principessa. La mia piccola.
Aveva passato un'inferno a soli quattro anni di vita. C'è cosa più ingiusta?
''Ti proteggeró io d'ora in poi, te lo prometto'' le diedi un bacio sulla fronte.
''Sta crollando, Tayler'' sussurrò.
''Lo so, lo so, ma ora non ne hai più bisogno'' le diedi un altro bacio.
Si addormentò poco dopo tra le mie braccia e io feci lo stesso.

Spero che vi piaccia.
All the love, -M

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