Capitolo 68

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Qualcuno mi stava dando dei baci umidi sul collo.
«Si, "qualcuno". Vabbeh, hai capito.»
''Mh'' gemetti sorridendo.
''Ti piace essere svegliata così eh?'' aveva la voce roca.
''Non sai nemmeno quanto''
Mi baciò. ''Buongiorno e buon Natale, piccola''
''Anche a te'' sorrisi.
In un momento di lucidità, un pensiero mi balenò in testa.
''Cazzo, i regali'' esclamai alzandomi di scatto.
''Tranquilla, nessuno l'ha fatto''
''Dio, solo noi possiamo'' ridacchiai.

Andai da sola in cucina, mentre Tayler era in bagno, e trovai Erik e Crystal baciarsi.
''Buon Natale'' dissi ridendo.
''Buon Natale a te'' risposero entrambi imbarazzati.
''Emily, ti sta chiamando tua mamma'' urlò Tayler dal piano superiore.
''Arrivo'' urlai a mia volta.

''Pronto, mamma?'' dissi scocciata.
''Tesoro, come stai?''
''Tutto bene, voi?''
''Bene bene''
''Come sta andando il viaggio?''
Si, avevano deciso di fare una vacanza in pieno dicembre di un mese, non so nemmeno dove. La vecchiaia gioca brutti scherzi.
''Tutto bene, dovremmo tornare verso il 6 gennaio. Tu sei da Chloe, vero?''
''Si, mamma''
Odiavo mentirle, io odiavo a prescindere le bugie, ma non potevo dirle la verità.
''Ah bene, fai gli auguri di buon Natale a tutti e anche a te, cara''
''Grazie mamma, anche a voi''

Tornai giù sospirando.
''Mia mamma vi fa gli auguri'' dissi sospirando.
''O meglio a Chloe'' continuò Tayler con un ghigno.
''Già'' dissi esasperata buttandomi sul divano.
''Chloe?'' chiese Erik.
''Lascia stare'' liquidai la domanda con un gesto della mano.
Tayler rise e io lo guardai male.
''Eddai mi piace l'idea di essere Chloe. Poi ci vedi Erik e Crystal come miei genitori?''
''Ti odio'' dissi ridendo.
''E io ti amo'' sussurrò all'orecchio dandomi un morso delicato al lobo.
''Il diabete'' intervenne Crystal fingendo un conato di vomito.
''Parla lei'' risi dandole una spinta col fianco
''Ma ste culate?'' ridacchiò.
''Preferisci le culate o il solletico?''
''Tanto non mi prendi'' mi fece la linguaccia.
''Ne sei sicura?'' la guardai a mo' di sfida.
''No'' rise iniziando a correre intorno alla cucina.
Riuscii a bloccarla per i fianchi e la presi di peso mettendola su una spalla. Iniziò a ridere come una scolaretta dandomi dei pugnetti alla schiena. La portai verso il divano e iniziai a farle il solletico.

Tayler's pov
''Si vogliono bene eh'' disse Erik sorridendo.
''Già, non so come diavolo facciano''
''A fare cosa?''
''A stare così lontane nonostante si vogliano così bene''
''Non lo so nemmeno io, come non so cosa faremo quando lei se ne andrà''
''Riuscirai a sopportare la distanza?'' staccai lo sguardo da quelle due e lo rivolsi a Erik.
''Non lo so'' gli si riempiono gli occhi di lacrime.
''Amico'' dissi mettendogli una mano sulla spalla ''tutto okay?''
''Più o meno'' ridacchiò.
''Sei cotto eh''
''Peggio, sono innamorato''
''Quindi state insieme ufficialmente''
''Si'' sorrise.
''Ci siamo messi in una casino più grande di noi, amico'' sussurrai tirandomi i capelli indietro mentre tornai a guardare le ragazze.
''Lo penso anche io'' disse facendo lo stesso.

Emily's pov
''Ti... Ti prego... Basta''
Era da minuti che le facevo il solletico ignorando le sue lamentele.
''Per oggi sarò clemente'' ridacchiai buttandomi sul divano al suo fianco.
''Mi vendicherò, sappilo''
''Si vedrà'' le feci l'occhiolino.

Guardai Tayler ed Erik parlottare tra loro e mi incuriosii subito.
''Di che parlate così animatamente voi due?'' socchiusi gli occhi.
''Di voi'' rispose Tayler facendo spallucce.
''Di noi?'' alzai le sopracciglia.
''Si''
''E che dicevate?''
''Segreto'' disse scimmiottando la mia voce e rendendola stridula e insopportabile.
''Uff, infami'' misi un finto broncio che fece ridere tutti.
''Questo broncio finto te lo levo a forza di baci'' sussurrò prendendomi il viso tra le mani.
Quand'è che si era avvicinato a noi?
''Vediamo'' lo stuzzicai.
''Quando siamo soli, piccola'' mi fece l'occhiolino.
Lo guardai maliziosamente e lui mi rivolse uno sguardo da pervertito.
«Solo voi potete fare a gara a chi ha lo sguardo più malizioso.»

***

Eravamo sul divano tutti e quattro, nella solita posizione. Ormai passavamo le giornate così: stravaccati sul divano a guardare film, serie tv e a parlare di qualsiasi cosa ci venisse in mente.
''Ragazzi sta sera andiamo al Divina'' disse Tayler lanciando uno sguardo d'intesa a Erik.
''Che cosa?'' lo guardai stralunata.
''Dai piccola, sarai con me'' mi fece gli occhioni da cucciolo bastonato.
''Non ci penso di andare in quella merda di posto'' incrociando le braccia.
''Eddai, ci divertiremo''
''Okay, ma se qualche puttana ti si avvicina...'' mi fermai ''Beh, non ti incazzare se inizio a picchiarle'' risero tutti tranne io che ero più seria di mia madre quando è incazzata.
Ed era seria la situazione.
''Va bene'' rise.
''Oh, al diavolo, non posso credere di aver accettato sta cazzatax' sbuffai.
''Ti amo, piccola'' mi accarezzò la guancia con il pollice.
''Ti amo, idiota''
''Mi piace sto nomignolo''
''Ne ho molti in testa, ma li terrò per me''
''Aspettate, che cazzo è il Divina?'' chiese una Crystal confusa.
''È una merda di discoteca'' sbuffai.
''Vedo che non ti piace'' ghignò.
''No, appunto. È lo stesso di quel giorno''
''Ah, ho capito'' tornò seria, aveva capito eccome.
Forse non avrei dovuto dirlo dato che in sala calò un silenzio imbarazzante.
Tayler guardava da qualunque parte pur di non incontrare i miei occhi, Erik guardava prima me e poi Tayler quasi con pena.
Ero - e sono - un danno.

***

In alto mare.
Ecco come potrei descrivere me stessa in quel momento: in alto mare.
''Che cazzo mi metto?'' urlai aspettandomi nessuna risposta.
La porta venne spalancata da un Tayler col fiatome.
"Se urli ancora "che cazzo mi metto", ti faccio venire in pigiama" disse respirando profondamente.
''Aiutami, idiota, invece di rompere" mi misi le mani sui fianchi guardando i due abiti davanti a me.
''Fammi vedere i vestiti che hai qui''
''Qui ci sono gli unici due vestiti che ho. Quello bianco e quello nero''
''E sei indecisa tra solo due vestiti?'' ridacchiò.
''Si'' dissi seria guardandolo storto.
''Che ne dici del vestito bianco?''
''Ti piace tanto eh''
''Beh, ti ho baciata per la prima volta quando avevi quel vestito, è ovvio che lo amo'' sfiorò il tessuto bianco con le punta delle dita.
Quelle parole mi fecero rivivere quel momento. Risentii i brividi, le farfalle nello stomaco, il battito veloce del mio cuore che, per qualche assurdo motivo - andava in contemporanea con quello di Tayler.
'"Metto quello allora''
''Sii'' iniziò a saltellare come un bambino e io non potei fare altro che scoppiare in una fragorosa risata.

Mi tolsi il mio amato felpone - o meglio, quello di Tayler - e mi misi il vestito.
''Tayler, mi aiuti?'' dissi indicando la zip sulla schiena.
''Con molto piacere, piccola''
Iniziò ad alzare la zip lentamente, mentre col dito indice mi accarezzava la pelle mandandomi i brividi su tutta la schiena.
''Ecco fatto'' disse dandomi un bacio sulla schiena, facendomi sciogliere.
''Grazie'' sorrisi girandomi verso di lui.
''Sei bellissima, piccola'' disse mettendomi le mani sui fianchi e baciandomi.
E, stupidamente, la mia mente venne riportata a quel giorno, in quel camerino, quando Tayler mi rubò non solo il mio primo bacio, ma anche il mio cuore.

Semplice capitolo di passaggio, ma spero che vi piaccia comunque.
All the love, -M

Un errore bellissimoWhere stories live. Discover now