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Capitolo cinque

Capitolo cinque

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In seguito ad pomeriggio impiegato nello svolgere,smisurati e barbosi compiti per l'adiacente settimana,scelsi di ritemprare il mio indebolito intelletto con un bollente bagno caldo.Ed in seguito intraprendere il mio week-end infingardo,proprio come la mia persona.Bloccai il defluire dell'acqua calda,stringendo tra le dita il pomello della vasca, rovesciando,in seguito,nel liquido cristallino una generosa quantità di bagnoschiuma.Aromatizzato al sapore di fragola.Immersi i piedi,in quel piccolo empireo,attendendo che l'acqua acquisisse la temperatura ideale senza rischiare di ustionarmi le pelle bronzea,spolverizzata da plurime lentiggini.
Una volta che l'acqua raggiunse l'adatta temperatura mi disfai celermente dell'asciugamano,sgusciando all'interno della vasca imbottita da un agglomerato di spuma. All'istante,in vicinanza dell'acqua,i miei capelli vermigli si abbuiarono mentre la pelle rasa dei miei arti si cosparse di brividi,generati dal repentino cambio di calore.
Mi assestai più adeguatamente,sulla dura superficie della vasca,cosicché da potermi lavare i capelli,eludendo un probabile allagamento del bagno che allora avrei dovuto asciugare.Non aspirando ad un'ardua pulitura serale,prudentemente insaponai,con lenti e rasserenanti movimenti circolari,la mia testolina gremita di discordanti riflessioni.Riflessioni che ronzarono incessantemente,nella mia mente,per tutto il giorno senza mai concedermi un attimo,di quella tanto desiderata,ma sconosciuta,pace interiore.La stessa quiete anelata da Shifu,l'inflessibile panda rosso,maestro di Po,nel cartone animato Kung Fu Panda.E come la sua serenità veniva costantemente sciupata dai suoi allievi o da Zeng,la sua fedele oca o meglio fedele messaggero;la mia venne guastata da un altro soggetto.Un soggetto,non tenero e divertente come Zeng,ma un arrogante e empio pugile che si dileguò,scortesemente,senza degnarmi di una risposta.
Erano passati una manciata di giorni da quel pomeriggio in quella logorata palestra,all'interno di quel locale turpe,laddove quel pugile superbo si stava,quasi certamente,allenando per un fattibile incontro cruento.Non riuscivo a capire il motivo per cui si fosse comportato in quel modo zotico,d'altronde io avevo esposto,con pacatezza e cordialità,il mio progetto scolastico.
Avrei favorito un responso negativo o uno sghignazzo insensibile,invece no.Si era dissolto nell'aria,proprio come quei raccapriccianti spiriti notori nei film dell'orrore,abbandonami lì,come si abbandona un orrendo broccolo in un piatto;con smisurate paranoie.Le quali avevano logorato quegli ultimi giorni della settimana e specialmente il mio umore,perennemente brioso.
Quando smisi di rimuginare su quel pugile,avvertii che l'acqua si stava gradualmente stiepidendo ed io stavo ancora insaponando,nervosamente,i miei capelli con il rischio di rimanere calva.Sospesi l'impegno delle mie mani acciuffando rapidamente la mia spugna,dalla simpatica forma di un elefante,per poi detergere la mia pelle,raggrinzita per il troppo tempo trascorso in quella gradevole vasca,non più rovente.
Ultimato il bagno mi affrettai ad infagottare,il mio corpicino infreddolito,con un ampio asciugamano biancastro per galoppare nella camera,precedentemente allestita per la mia tradizionale ricorrenza del sabato sera.
Una sempliciotta serata trascorsa dinanzi allo schermo del mio LapTop,sintonizzato abitualmente sulla favolosa piattaforma di Netflix,assieme ad succulenta pizza ai quattro formaggi cosparsa da grande quantità di patatine fritte e una frizzante bibita gassata.Ottimo ausiliare per la digestione.
Però questa meravigliosa e oziosa serata non era apprezzata dai miei colleghi di studio.Difatti svariati studenti della BCHS prediligevano trascorrere le sere del week-end nella chiassosa città,svagandosi in qualche nauseabondo locale del nocciolo di Boston.Altri studenti,invece,tornavano dalle loro famiglie per passare qualche giorno unitamente e poi avanzava quella piccola percentuale di studenti,che come me,si rifugiava nelle proprie tane.Poltrendo come degli adorabili anziani nelle case-famiglia.
Saltellai fino alla finestra e prima di tapparla rivelai solo una decina di finestrelle illuminate nel padiglione Ovest del college.Sogghignai orgogliosa nello scorgere altre personcine,oziose e sfavorevoli alle uscite,rinchiuse nelle proprie stanze del dormitorio.
Avevo sempre detestato le uscite serali nel week-end,infatti furono rare le volte in cui accompagnai Charlotte in qualche locale inappropriato e barboso per la mia stravagante persona.Fortunatamente smise di propormi delle seccanti uscite serali, quando iniziò la sua frequentazione con Colton ed incominciò ad addossare lui,con i suoi ghiribizzi del sabato sera.
Indossai il pigiama rosa di pile e un paio di soffici calzini,anteriormente riscaldato dalla vampa divulgata dal calorifero.Il bene più prestigioso della mia stanza,successivamente al piccolo frigorifero,traboccante di leccornie zuccherose.
Guardai di sfuggita la sveglia constatando di possedere ancora parecchi minuti,prima che il fattorino della pizza mi consegnasse la mia cena,così decisi di temporeggiare il suo ansioso arrivo asciugando la mia lunga chioma amaranto e assestando il bagno,eternamente disorganizzato. Come la rimanenza della mia stanza,d'altronde. Invidiavo l'organizzazione delle mie compagne di corso in ogni singola cosa,specialmente la compostezza delle loro camere.La mia stanza era perpetuamente lo scenario di un film a seguito di un facinoroso tornado.
Il mio stomaco si risvegliò rammentandomi che i tre Twinkies divorati prima del bagno non era sufficientemente cospicui per soddisfarlo,ma per buona sorte il fattorino del bar del college decise di consegnarmi la benamata pizza ai quattro formaggi.Lo ringraziare felicemente,chiudendo poi la porta alle mie spalle,inaugurando ufficialmente il mio week-end.
Sprofondai nel cedevole letto assieme alla mia cena e al mio computer connesso sulla home di How I Met Your Mother,una spiritosa sitcom "Finalmente sole." sospirai inebriata di-schiudendo la scatola contenente la mia gustosa pizza,rivestita da differenti formaggi fusi.Abbrancai sgraziatamente le patatine fritte rovesciandole sulle pizza,dando vita alla specialità culinaria di Holly Wilson.
Commemoravo dettagliatamente la sera in cui idealizzai la specialità di Holly. Era sera estiva,non troppo lontana,i miei genitori erano stati invitati alla festa di beneficenza,organizzata dal pastore della chiesa della mia cittadina tre volte l'anno,ed io mi ritrovai sola ed affamata,come un povero cane abbandonato.Quindi decisi di ordinare una pizza ai quattro formaggi,una confezione di patatine fritte ed una bibita gasata e quando incominciai a divorare quel meraviglioso dono di Dio,una fantasticheria illuminò la mia testa.Quella sera,con l'aiuto del mio fedele aiutante,Fufì il gatto adiposo,plasmai la specialità di Holly.
Fufì era la mia spalla destra,congiuntamente fronteggiavamo mille avventure e ci cacciavamo in cospicui guai.Probabilmente era il sostituto insuperabile,di un fratello o di una sorella.Al suo ricordo impugnai il telefono avviando l'album riservato a lui e alla mia famiglia,strapieno di foto annesse: alle vacanze,una comune gita al lago o semplicemente una foto di noi nella nostra casetta inglese.
"La gita al lago!" piagnucolai ammirando la foto di mio padre impegnato nel tentare di snodare la lenza della sua malandata canna da pesca.Sentivo spesso la mancanza della mia famiglia,quando ammiravo le nostre foto.Per questo non persi tempo ad avviare una video-chiamata.Nonostante il fuso-orario i loro volti gai,ingombrarono tutto lo schermo del mio telefono.
"Holly!" "Mamma!Papà!" li salutai ricambiando il loro sorriso "Vi ho svegliato?" domandai gettando a terra la scatola vuota della pizza,così da potermi sistemare meglio "Oh no,cara.Stavamo guardando un film." mi tranquillizzò mia madre sistemandosi la sua vestaglia da notte "Io guardavo un film,lei stava sonnecchiando dall'inizio del secondo tempo." puntualizzò l'uomo da buffi baffi vermigli,medesimi ai suoi capelli e ai miei "Non è affatto vero!" si difese dandogli uno schiaffetto sulla spalla "Tesoro come stai?La scuola procede bene?Charlotte come sta?Tu stai bene?Ti vedo impallidita,ti senti bene?Vuoi tornare a casa?Stai mangiando,Holly?" "Mamma!" la richiamai ridendo "Sto benissimo!La scuola va bene e Charlotte sta benissimo.È tutto okay!" la rassicurai roteando gli occhi "Come sei assillante!" borbottò mio padre "Mi preoccupo per la mia bambina!Sono sua madre e ho tutto il diritto per potermi preoccupare!" borbottò intersecando le braccia "Sei troppo assillante e protettiva.È una ragazza determinata,intelligente e erculea. Proprio come il suo papà." spiegò altezzoso ordinando il bavero del suo pigiama aranciato che gli era stato regalato,il Natale scorso,dalla nostra vicina di casa.In un primo momento detestò quel pigiama giacché rassomigliava alla divisa valsa dai reclusi di un penitenziario,poi mia madre lo costrinse ad indossarlo,minacciandolo di scaraventare la sua prediletta cassetta degli attrezzi,per il bricolage,nel piccolo lago dove trascorrevamo i pomeriggi estivi.
"E tu saresti un uomo erculeo?Tu?Holly,stamattina,questa nerboruta divinità greca si è conficcato una spina nel dito ed è svenuto. Gli uomini erculei non perdono i sensi per una microscopica spina!" replicò causandomi una fragorosa risata "Holly non darle retta!Era un mastodontico spino!E se fosse stato velenoso?Le tue piante in giardino sono il diavolo in persona!" "Le mie piante sono magnifiche e provocano invidia alle piante delle vicine.E non sono velenose!" "Ah no?E quel fiore stomachevole?Quello violaceo che ti piace tanto?" strillò oltraggiato diffamando Richard,la favorita pianta di mia madre "Non osare offendere Richard,Gary! è un fiore italiano ed anche molto infrequente!" "Sei troppo affezionata a quel fiore!Tra qualche giorno dormirà nel nostro letto!" sbuffò "Papà non essere geloso di Richard!" lo confortai "Prima o poi verrà travolto dal mio trattorino rasaerba!" "E tu sarei bastonato con ogni singolo attrezzo della tua stupida cassetta degli attrezzi!" "Lascia in pace la mia cassetta!" "E tu lascia in pace Richard!" "State seriamente bisticciando per un fiore?" ridacchiai osservando divertita i loro volti imbronciati "Tuo padre oltraggia Richard." spiegò dandogli una gomitata "È un fiore!Non un essere umano!E poi l'hai chiamato come il tuo attore preferito!Per trascurarmi il triplo!" "Richard Gere è un uomo incantevole." mormorò lei "Ma sei sposata con me!Né con quella pianta e né con quel pomposo." soffiò crucciato dandole le spalle.
Era così grazioso adocchiare i loro bizzarri battibecchi,sembrava una comune sera nel nostro salotto.Invece mi ritrovavo lontano da loro.
"Fufì!" strillai briosa non appena il gatto adiposo balzò goffamente sulle gambe di mia madre "Fufì,sbaglio o sei ingrassato?" mi accigliai notando il suo muso cinerino,notevolmente più pingue rispetto alla scorsa estate "Non smette mai di mangiare.Probabilmente mangia per noia.Sai..gli manchi tanto.Dorme sempre nella tua camera." sussurrò mia madre lisciandogli il pelo "Oh..ti manco?" domandai avvertendo gli occhi pizzicottare. Fufì non emise nessun frignio,sfregò solamente il muso cicciotto contro lo schermo del telefono. Provocandomi una morsa alla bocca dello stomaco.
"Manchi tanto anche a noi." frusciò mio padre asciugandosi,speditamente,una lacrima che slittava sulla sua guancia,spruzzata di lentiggine.Identiche alle mie.
"L-le vacanze di Natale stanno per arrivare e tornerò da voi." sorrisi "Appena arriverai,ti preparerò la tua cena preferita.E poi inizieremo i preparativi per Natale!" esordì mia madre "Poi addobberemo il giardino con le luci che ti piacciono tanto." sorrise ampiamente mio padre "E Fufì si rimpinzerà di biscotti come lo scorso anno." mormorai causando una risata ad entrambi "Gatto mascalzone!" gorgogliò mio padre frizionando le nocche della mano,sulla testolina di Fufì "Si è fatto tardi per voi." "Abbastanza." sbadigliò mia madre "Ci sentiamo domani mattina,okay?" "D'accordo. Buonanotte.'Notte Fufì." "Buonanotte tesoro." mormorarono in coro prima di chiudere la video-chiamata.
Abbandonai il telefono sul comodino e mi coricai tra i dissimili cuscini,collocati sommessamente sul letto scombussolato.
Mancava una mesata scarseggiante alle vacanze Natalizie e avrei rivisto i miei genitori e Fufì tra non molto.Di conseguenza mancava una mesata scarseggiante anche per la consegna dell'articolo per il giornalino scolastico ed io non avevo ancora uno spettacoloso scoop.Anzi avevo uno scoop spettacoloso,ma questo scoop era un pugile zotico e insensibile.
Pugile insopportabile.
Trainai,svogliatamente,il computer sul mio ventre e avviai un'altra puntata della serie-tv.
L'intera notte la trascorsi dinanzi allo schermo del computer,guardando ossessivamente parecchi episodi mentre nella mia testa si riproponeva,incessantemente,lo stesso suggerimento.
Tralascia il pugile e scova un altro scoop sensazionale.


Ses Snart!
07/11

The BoxerWhere stories live. Discover now