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Capitolo trenta

Capitolo trenta

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A touch...

From your real love

Is like heaven takin' the place of somethin' evil

And lettin' it burn off from the rush, yeah, yeah

(Fuck!) Darlin', darlin', darlin'

I fall to pieces when I'm with you

I fall to pieces

My cherries and wine

Rosemary and thyme

And all of my peaches...

Are ruined

Il motivo piacevole propagato dalla radio deposta sulla mensola distante dal tavolo da lavoro,così da proteggerla dalla cospicua farina agitante al vento,guidava i miei movimenti,insicuri ed imbranati,in mezzo alle cospicue pentole inzaccherate dall'impasto squisito,dei molteplici pasticcini,realizzati all'interno della pasticceria, appartenente alla famiglia Ross.Una delle pasticcerie più rinnovante in tutta la città di Boston.Di fatto venne selezionata per preparare incalcolabili dolcetti,in onore di una sontuosa festa,organizzata a Beacon Hill;un quartiere notevolmente lucroso e vezzoso,popolato unicamente da individui possidenti.
Il mio aiuto, in quella cucina stravolta, era assai futile.Dato le mie scarse abilità culinarie e la mia indistruttibile goffaggine,sempre propensa a devastare la mia laboriosità. Nonostante,però,la mia incapacità, la signora Ross mi sopportò concedendomi di stare in cucina,trascurando le svariate coppe frantumate,la pasta per la Pecan pie eccessivamente saporita ed infine una teglia di gustosi muffin abbandonata nel forno azionato.
Le mie dita infiacchite dimenavano celermente la spatola per i dolci, immessa all'interno dell'impasto bruno dei gustosi Brownies,mentre seguivo,con prudenza,il pettegolezzo esposto con impetuosità dalla mingherlina signora Ross.Sebbene lavorasse da tempo in quella confortevole pasticceria,perennemente ben munita di dolci differenziati,il suo fisico compariva costantemente scarno e ginnico.Piuttosto,io,mi sarei rimpinzata di ciascun dolce disposto perfettamente nelle vetrine sfavillanti.
"...E mentre lui attendeva l'arrivo della sua futura moglie.Lei si trovava a letto con la sorella del suo futuro sposo!Non potete immaginare la faccia del ragazzo quando,brandito di collera e disperazione,giunse nell'hotel,dove la sua futura sposa albergava,le trovò entrambe nel letto!Non appena realizzò lo spettacolo di fronte al suo viso cereo...svenne. Ora intraprende,ancora,un trattamento psicanalitico." rivelò briosa procedendo con la collocazione dei dolcetti all'interno della scatola candida insignita con il logo scarlatto della loro impresa.
"E cosa hanno riferito a tutte le persone presenti al loro matrimonio?" domandai incuriosita sospendendo le oscillazione delle mie braccia,per contentezza dei miei muscoli intorpiditi "Pensa ai soldi spesi per una cerimonia vana!" mormorò Charlotte cospargendo dei confetti zuccherosi sulle cakepops precisamente allineate "Hanno ideato delle giustificazioni insensate!Più fasulle del parrucchino di Donald Trump!In seguito sono venuta a conoscenza di questa storia,indovinate grazie a chi?!Alla mia parrucchiera!Lei era stata incaricata per sistemare i capelli della sposa!Quante storie avvincenti vengono apprese con quelle poche ore trascorse in un negozio di parrucchieri!" cinguettò lei spolverandosi il grembiule cobalto,inzaccherato dalla farina "Non posso crederci.E la sposa?Che fine ha fatto?" chiese Charlotte sbigottita "La sposa?!Lei,ora vive in Giamaica insieme alla sorella dello sposo!" "In Giamaica?Con la sorella dello sposo?Ora capisco il motivo per cui,quel povero ragazzo frequenta ancora una psicologa." mormorai "Pensa al suo ego maschile." ridacchiò Charlotte,provocando un sorriso divertito anche alla signora Ross "Questa storia mi ha sconcertata." dissi balzando celermente sulla superficie,limitata, del bancone indecoroso.
"Fortunatamente sono figlia unica!" bisbigliò Charlotte al mio orecchio dopo essersi seduta al mio fianco "Char!" ridacchiai colpendo il suo fianco soffice,coperto dal suo grembiule martirizzato,medesimo al mio e al banco di lavoro usufruito,da noi, per decorare e preparare l'impasto,spinoso,dei Cupcakes e Cakepops.
"Non riuscivo a riesumare il cofanetto dalla soffitta.E invece era sotto la punta del mio naso!Che rincretinito!" esclamò il signor Ross varcando la soglia del laboratorio con un cofanetto, traviato e sbiadito,compresso tra le sue mani tracagnotte "Cos'è quel cofanetto,signor.Ross?" domandai incuriosita trascinandomi in direzione della sua persona,indaffarata nel dischiudere il cofanetto di latta,imbottito di cospicui foglietti, avvizziti,scarabocchiati "Queste sono le ricette che i miei genitori hanno stilato tanti,tanti anni fa." "Delle ricette segrete!" esordii entusiasta convogliando la mia attenzione su quella scatolina novella "Posso vederle?" mugolai sfarfallando le palpebre "Ma certo,Holly!Mi raccomando,sono ricette inconfessabili." sussurrò strizzando la palpebra destra per poi lasciare nelle mie mani,il cofanetto recondito.
Quello scrigno conteneva delle ricette occultate, proprio come la ricetta segreta del Krabby Patty,padroneggiata esclusivamente da SpongeBob SquarePants e l'avaro proprietario,del noto fast food Krusty Krab ,Mr.Krab. Sganciai con un gesto alacre di dita,il piccolo rampino ossidato dal trascorrere celere degli anni,rivelando ai miei occhi invadenti,ogni ricetta arcaica.I miei polpastrelli esitanti,carezzavo i monogrammi scalfiti sulla carta evanescente.
"Queste appartenevano alla sua famiglia,signor.Ross?" mormorai ingarbugliata proseguendo la mia esplorazione tra le scartoffie "Certamente.Tutti i miei antenati erano degli ottimi pasticceri!...Puoi trovare,cortesemente,la ricetta della Pecan pie?Sono riposte in ordine alfabetico." annuii prontamente poggiando sul bancone lo scrigno,ricercando poi la ricetta richiesta.
"Eccola qui..Pecan pie!" affermai porgendo il foglietto "Grazie mille,Holly.Sei un'ottima assistente."mi sorrise per poi occuparsi della torta non ancora assemblata "Mia nonna,per questa torta,utilizzava un ingrediente segreto.Sai?" "Un ingrediente segreto?Qual è?" chiesi soccorrendo l'uomo con le mani colme di differenziati ingredienti,fondamentali per realizzare la succulenta torta,usufruita per le ricorrenze speciali;come ad esempio il giorno del Ringraziamento o le festività natalizie.Eppure essendo Gennaio inoltrato,il signor Ross stava elaborando la torta per quella sibillina festa.
"Una spolverata di cannella,prima di infornarla." esordì amalgamando il suo posto con movimenti esperti e fluidi,contrastanti ai miei impediti "Credo che dovremmo assumere Holly,come nostra aiutante.Ora è al corrente delle nostre ricette segrete." ridacchiò la signora Ross,cingendomi la vita con il braccio "Per me,va bene!Potete retribuirmi con i vostri dolci!" ridacchiai provocando una risata alla coppia "Oh no,sfamarti ci porterà in bancarotta!" "Le darò il tuo rancio,caro. Almeno riuscirai a snellirti un po' " cinguettò la signora Ross,colpendo giocosamente l'addome corpulento del marito. I coniugi Ross,fisicamente erano completamente l'opposto.Lui un uomo corpulento mentre lei snella e ginnica.Tuttavia una coppia graziosa e disponibile.
"Non sono grasso,cara.Ho solamente le ossa grandi!" si difese provocandomi una risatina divertita "Certo!- sbuffò la moglie-Comunque è pronta la cena.Dobbiamo mangiare in fretta,così da avere il tempo di impacchettare gli ultimi dolci e metterci in viaggio!" continuò indicando con il dito la porta conducente nel loro appartamento. Appena seguii la direzione proiettata dal dito della signora Ross,constatai l'assenza della biondina "Char?" chiesi seguendo la donna lungo le scale a spire "Si è già seduta a tavola." ridacchiò "Maledetta furfante." borbottai assimilando il suo disonesto piano di rimpinzarsi di qualsiasi vivande presente sulla tavola,escludendo il mio fenomenale stomaco,folto unicamente zuccheri.Di fatti,non appena valicai il portone di casa Ross,il prelibato aroma natio dalle vivande,elettrizzò il mio stomaco,non ancora saziato.
Percorsi con mastodontici passi il salotto sistemato,illuminato dalle caldi luci promulgate dalle lampade da pavimento,posizionate ai lati del divano modesto,tinto di beige, raggiungendo rapidamente la cucina e la biondina,con le fauci straripanti di pietanze.
"CHAR!" strillai insolentita bastonandole la nuca,rivestita dalla sua chioma piallata dorata,causandole un piagnucolamento,occluso dalla vellutata purea di patate "Sei un'ingorda! Te ne sei andata sommessamente per divorarti più cibo possibile!" sbuffai sedendomi dinnanzi a lei,popolando successivamente il piatto, vuoto sotto il mio naso,con: purea di patate,qualche trancio di polpettone ed infine una copiosa porzione di Pie Chicken and Mushroom.Un tipico  tortino inglese costituito da una struttura di pasta brisè,farcito con pollo e crema ai funghi.
"Come sei esagerata!E poi anche tu,la maggior parte delle volte,ti sei impadronita illegalmente dei miei pasti e della mia dispensa al college!" rispose oltraggiata,rivolgendomi una smorfia "Non è affatto vero!- gorgogliai rimpinzando la mia bocca con il gustoso polpettone-Io ti ho sempre chiesto il permesso.E poi,anche Colton saccheggia la tua dispensa durante le tue ore di laboratorio." affermai "Cosa?!E tu come fai a saperlo?" chiese smarrita lasciando cadere la posata nel piatto "Mh..stavo prendendo in prestito delle Razzles e ho trovato Colton coricato sul tuo letto,con una confezione di Ho-Hos." ridacchiai scrollando le spalle ingenuamente,continuando la mia cena
"Colton?Il tuo ragazzo?" chiese la signora Ross gustandosi la sua atroce vellutata di verdure "Sì,zia." mormorò imbarazzata Charlotte abbassando lo sguardo sulla tovaglia turchese "Voglio conoscere questo ragazzo. Devo spiegargli alcune cose con l'aiuto del mio fidato mestolo." disse il signor. Ross sedendosi goffamente "Oh caro! Charlotte non è più una bambina!" sospirò la moglie,preparando il piatto al marito.Il quale scrutò contrariato il piatto striminzito "Ricordi cosa ha detto il Dottor.Lopez?" "Le diete non si iniziano a settembre?" borbottò lui mangiucchiando il suo passato di verdure mentre i suoi occhi sconsolati gustavano il polpettone,posto al centro della tavola "Beh,tu sei così formidabile da poterla intraprendere a Gennaio!" "Ma nei mesi più freddi, una persona ha bisogno di cibi corposi per essere più energico." piagnucolò lui,provocandoci una risatina divertita.
"Infatti,ogni mattina ti preparerò un ottimo frullato di spinaci." affermò la signora Ross,accarezzando affettuosamente la guancia del marito.Il quale sospirò sconsolato.
"Q-quando partiremo?" domandò Charlotte tra le risate "Appena tuo zio terminerà la sua squisita cena." sogghignò la signora Ross "La festa sarà già iniziata?" chiese ancora la biondina "Sì entreremo dalle cucine,mi raccomando comportatevi bene.È la festa di un mio devoto cliente."ci informò.Annuii contemporaneamente alla ragazza seduta di fronte a me.
"Signor.Ross,posso sapere chi è questo 'devoto cliente'?" chiesi sfarfallando le palpebre "Mr.Clark. Lui possiede molti stabili qui a Boston,altresì a New York.Un locale,piuttosto noto qui a Boston è il The Punch. Un locale ignoto a voi." sorrise mentre il mio cuore guizzò atterrito nella mia gola,divenuta tutta d'un tratto rinsecchita.Trasportai celermente gli occhi sulla figura intirizzita di Charlotte,trovando anche sul suo volto la gemella espressione impressionata,della mia.
"C-he tipo di locale è?" domandò Charlotte schiarendosi la voce tentando di camuffare il tremolio del suono,dovuto allo stupore.
"È solamente un locale frequentato da selvaggi!" sorrise ampiamente l'uomo riportando l'attenzione al suo piatto.
La mente ingannata,dai probabili discorsi fraudolente di Mr.Clark,del signor.Ross;ipotizzava il The Punch come un familiare locale barbaro,frequentato unicamente da individui altrettanto incivili.Escludendo però varie rifiniture che contraccambiava quel locale sinistrorso da tutti gli altri.
L'animo magnanimo del signor.Ross era disinformato su tutte le illegalità presenti dentro quelle immondi pareti.Le quali racchiudevano ragazzi e ragazze, usufruiti per intrattenere uomini cialtroni,con scontri atroci e servizi immorali.Malgrado le impudicizie,quel posto riprovevole,preservava al suo interno un ente straordinario e benevolo.Ma,vincolato a restare su quel ring nefasto sebbene lui non volesse.
Rimembravo precisamente le variazioni del suo atteggiamento qualora gli chiedessi delucidazioni sulla sua bislacca professione o semplicemente informazioni sulla sua vita,smisuratamente imperscrutabile.
Lui era una persona troppo benevola,sebbene il suo essere intransigente e tremendamente sfacciato.Lui non meritava quella reproba manipolazione.
"Mr.Clark è molto amareggiato per la piega che quel locale ha preso.Cerca sempre un espediente per re-stabilizzare quel posto." "Potrebbe sigillare le porte,così da salvaguardare il deterioramento delle persone che frequentano quel posto." latrai stringendo le mani in due pugni saldi,avvertendo una sorprendente rabbia defluire nelle mia testa,riproducendo le reminiscenze di ciascuna sera al The Punch.Particolarmente la figura sfregiata di Kristoffer. Ridotta in quel modo a causa di un uomo immondo.La suola delle scarpe di Charlotte colpì il mio polpaccio nudo,scacciando la collera, rievocando la ragionevolezza perduta in una manciata di secondi.
Sfarfallai le palpebre schiarendo successivamente la voce "C-cioè..è-è un suggerimento." mormorai sgraziatamente "Un ottimo consiglio Holly.La penso anch'io in quel modo!" sorrise ampiamente l'uomo non calcolando il mio repentino mutamento "Bhe..ragazze,è ora di sistemare gli ultimi dolci,caricare il furgone e avviarsi verso Beacon Hill!"
Sospirai rincuorata,di non essere apparsa offensiva agli occhi dei zii di Charlotte,afflosciandomi sulla sedia mentre i signori Ross,abbandonavano l'appartamento per rincasare nel laboratorio a tergo del negozio.
"Mi dispiace.Non volevo rispondere in quel modo." sussurrai sollevandomi dalla mia postazione,aiutando la biondina a sgomberare la tavola "È tutto okay,Holly.Non si è accorto di nulla!Mio zio è sempre così spensierato." ridacchiò mollando le stoviglie nel lavabo "Lo so,ma non volevo.Io...io.." "Hai pensato a Kristoffer e ti sei irritata." concluse la mia asserzione,allungando la mano calda sulla mia guancia "È colpa di quel tipo se Kristoffer esegue quelle cose!E la stessa cosa vale per quelle ragazze che lavorano lì." borbottai impugnandomi la testa tra le mani "Già.E pensare che mio zio lo lusinga come fosse una divinità." sbuffò lei spingendomi tra le sue braccia "Non devi preoccuparti per Kritoffer,Hol.Lui è grande e grosso!Non si lascerà di certo sottomettere da un lurido riccone!" "E allora perché continua a lavorare in quel posto?" mormorai "Non lo so..dovresti chiederlo a lui,Hol.Avete un buon legame,ormai." suggerì lei vezzeggiando miei capelli stretti in una crocchia,stravolta dalla laboriosa giornata "Non è molto facile..- ridacchiai allontanandomi dalle sue braccia- Kristoffer è molto riservato." "Non vi siete più incontrati?" domandò lei,componendo sul suo volto un sorriso scellerato.Il mio viso,come tradizione,si infiammò immaginando il pugile attraente,continuamente protagonista dei miei pensieri.
In seguito al mio ritorno a Boston non ero ancora riuscita a ricontrarlo,essendo vincolata con lo studio.In ogni modo Kristoffer partecipava energicamente nella mia vita,dedicandomi minuti del suo tempo,tramite dei messaggi.Digitati tra un suo allenamento e l'altro,predisposto molto probabilmente per un incontro cruento di pugilato.
"Ehm..no.Era impegnato e io anche." gorgogliai abbassando lo sguardo sulla punta delle mie Vans rosa "Tuttavia ci siamo scambiati dei messaggi.." "Oh..beh.Oggi è venerdì e da domani inizierà il week-end e nel week-end gli impegni vengono rimandati!Quindi potete incontrarvi tranquillamente." ridacchiò lei,colpendo incessantemente il mio fianco con il suo gomito.
"Char!- strillai- E po-i do-bbiamo finire il progetto del professor. Fitz!Ricordi?" "Colton è impegnato con i suoi amici,quindi posso finirlo da sola.Mentre tu.." "Oh sta zitta!" borbottai scostandomi lontano da lei e dalle sue indecorose supposizioni "Era un'opzione. Molto carina." dichiarò scoccando la lingua contro il palato.

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