XIV

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Capitolo quattordici

Capitolo quattordici

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Odiavo la gente maleducata e odiavo ancor di più il loro comportamento sgarbato,capace di far irritare ogni singolo neurone presente dentro la mia testa.
Era passato un solo giorno,dall'incontro con quella ragazza villana a casa di Kristoffer.
Era passato un giorno e i miei nervi ancora,non si erano appagati.
Nella mia testa continuava a riproiettarsi,quel dialogo ove quella sottospecie di ragazza si era rivolta in quel modo,ad una ragazzina che le aveva soltanto posto una semplicissima informazione.
Tutta colpa di quel dannato pugile che non rispettava le promesse fatte.
Passai ore e ore,a sperare e scongiurare ogni divinità,di farlo riapparire nella mia stanza.Come quella sera.
Sbuffai riponendo il pennellino dello smalto,all'interno della bottiglietta tonda dalle tonalità del beige.
Non ero solita agghindarmi o dedicare troppo tempo al mio corpo.
Mi limitavo solamente a quelle cose basilari che ogni ragazza effettua sul proprio corpo.
Ma,quel pomeriggio uggioso,avevo l'assoluto bisogno di spegnere la mente in modo da allontanare ogni pensiero che si collegasse a quel palazzo,a quella ragazza cafona.O a Kristoffer.
Era stressante non aver più sue notizie.
Volevo rincontrarlo.
Eccome se lo volevo.
"Dove sei finito..."mormorai allungando le braccia verso il letto;afferrai il computer e lo trascinai a terra,ove ero rannicchiata.
La schermata era ferma su di una pagina dove alcune parole plasmavano l'articolo,che presto sarebbe stato pubblicato.
Mancavano una manciata giorni e il mio articolo,non prometteva nulla di buono e innovativo.
Era solo un mucchio di parole insensate unite tra loro.
Trascinai il dito sul touchpad,scorrendo le innumerevoli notizie su quel pugile tanto famoso nel mondo del pugilato.
Ma io,non avevo bisogno di quelle insulse notizie.
Avevo bisogno di lui,in carne ed ossa.
Sentire la sua storia dal suo punto di visto.Non baggianate scritte da stupidi giornalisti,solo per accaparrarsi verdoni.
I miei occhi studiavano ogni minima parola,ogni minima foto.
Fermai la mia ricerca su una foto in particolare.
Una foto che non ritraeva Kristoffer,
su un ring impegnato a scagliare pugni.
C'era solo lui,su una copertina di un giornale a me sconosciuto e scritto in una lingua anch'essa,sconosciuta.
Era in abiti normali,proprio come quella lontana sera,nella mia stanza.
Un semplice ragazzo,dagli occhi scuri e il volto perennemente accigliato.
Ma nonostante il suo aspetto irritato,Kristoffer,aveva un qualcosa che tutti i miei coetanei non avevano.
Era attraente e maturo.
"Oh Holly!" brontolai oltrepassando quella foto allettante "State solo collaborando!"
Sfogliai altri siti,privi di interesse,prima di bloccarmi su un sito dal titolo famigliare.
"The Punch!" dissi prima di tapparmi la bocca con la mano,guardandomi intorno.
Mi affrettai a scorrere quella pagina tetra dalle tonalità del nero e del bordeux.Proprio come il palazzo in cui vive Kristoffer.
Di tutto vi era su quella pagina:
Avvisi,interviste,foto di ragazze,che lavoravano in quel locale.E commenti scurrili da parte di account,sotto di esse.
"Le date degli incontri.."
Non riuscivo a credere ai miei occhi.
Ero entrata nel sito del the Punch.
Il mio dito continuava a slittare verso il basso,cercando con desiderio,una avviso che si collegasse a Kristoffer.
"Oh santi numi.."
Il numero del the Punch,era stilato sotto i miei occhi increduli.
La mia manna dal cielo era proprio lì.
Scattai in piedi scalciando la coperta,avvolta intorno al mio corpo,ed afferrai il telefono pronta per digitare quel numero e chiedere di quel pugile.
Digitai il numero,respirando profondamente e preparando un discorso convincente,da esporre al segretario.
"Basta non dare informazioni private e tutto andrà per il meglio."annuii a me stessa,cliccando quel tasto verde.
Il mio stomaco si aggrovigliò su stesso appena quei suoni acustici,si manifestarono al mio orecchio destro.
Strinsi il labbro inferiore tra i denti mentre il mio piede,dondolava con ansietà.
"Buona sera, qui è The Punch,come posso esserle d'aiuto?" il fiato si fermò.
Strinsi più forte il labbro dondolando con più forza il piede.
"Pronto?" era una voce squillante.Maschile.
Liberai il labbro da quella morsa e  presi un bel respiro.
"B-uona sera,mi ch-,cioè-" tossicchiai colpendo la mia fronte con il palmo sudato,della mia mano.
"Vorrei parlare con Kristoffer Hagen." dissi con voce dura gonfiando il petto.
"Credo di non aver capito bene."rispose confusa la voce dietro lo schermo.
"Vorrei parlare con Kristoffer Hagen,cortesemente."
La voce cessò di rispondermi.
'È morto.' pensai allarmata sedendomi sul bordo del letto.
"Non è possibile.Lei h-" "Per favore!" urlai bloccando la sua frase.
"È importante la prego!Non sono una spia,voglio solo parlare con quel pugile!" "Ma io-" "La prego!Solo una chiamata!" "Signorina,io-" "Non voglio fargli del male!" piagnucolai "Signorina questo è il bar del The Punch!" "Oh.." risposi percependo le mie guance arrossarsi.
"N-on può chiamare il pugile,ora?" mormorai inclinando la testa
"Lei chi è?" chiese "Oh..ehmm..sua cugina?" chiesi "Cioè!È un affermazione." continuai colpendo ancora la mia fronte con la mano.
"Posso vedere,se il signor Hagen è ancora in palestra.Attenda il linea."
Attutii un urletto nascondendo il volto nel mio pigiama.
Non potevo credere a tutto ciò.
Stavo per parlare,ancora,con Kristoffer.
Un fruscio di vento proveniente dal telefono mi fece riprendere.
"Non ho cugini in nessuna parte del mondo.Quindi.
Prima che riattacchi,voglio sapere chi cazzo si spaccia per una mia ipotetica cugina."
La sua voce roca e gelida.
"Kristoffer.." sussurrai,portando una mano sul petto,ove il mio piccolo organo scagliava colpi.
Il respiro di Kristoffer cessò.
"Holly?" chiese esterrefatto.
"Si." mugolai "Come hai avuto questo numero?" la sua voce era incrinata.
Deglutii un groppo alla gola "I-o sono venuta la scorsa notte al The Punch.T-u non c'eri e-e io-" "Tu cosa?!" allontanai il telefono dal mio orecchio e mi strinsi tra le spalle.
"Cosa cazzo ti è saltato in mente!
Non é un fottuto posto adatto ad una ragazzina!"
La sua voce gelida mi oltrepassò,schiacciandomi come un macigno.
Sfarfallai le palpebre percependo quel fastidioso prurito al naso.
A Kristoffer non aveva fatto piacere la mia chiamata.
"T-u mi avevi promess-"  "Io non ti ho promesso niente.
Tu non sei nessuno,Holly.Tornate per la tua fottuta strada e lasciami in pace."
La chiamata terminò così.
Con la sua voce furente che rimbombava dentro la mia testa.
"Cosa ti ho fatto?" chiesi percependo le lacrime scivolare una dietro l'altra sulle mie guance accaldate.
'Troppo petulante.'
Questa fu l'unica risposta, che fui capace di darmi.
Forse lo ero stata o forse lui non era in grado di mantenere le sue promesse.Oppure per lui,il mio giornalino,non era importante.
Strofinai la maniche del pigiama sotto gli occhi,raccogliendo qualche lacrima.
Era definitivamente la fine di tutto.
La fine del mio articolo,della mia dignità dinanzi alla Collins e la fine..con Kristoffer.
Non so quanto rimasi lì a fissar il soffitto.
Ma solo una piccola vibrazione continua,mi riportò nella mia cameretta.
Afferrai il telefono ed un numero a me sconosciuto lampeggiava su di esso.
Trascinai il dito e soffocando un singhiozzo,mormorai un pronto.
La risposta che ricevetti,fu,solo un lungo silenzio.
Guardai il display per accettarmi che la chiamata fosse ancora in corso.
"Pronto?" chiesi ancora strofinando gli occhi appannati dalle lacrime.
"Holly.."
Kristoffer.
"Kristtofer?" mi alzai a sedere,asciugandomi le lacrime.
"Si." rispose soltanto,sospirando.
Corrugai le sopracciglia "Perché mi hai chiamata?" tirai su con il naso,aspettando una sua risposta.Che non tardò ad arrivare.
"Volevo chiederti scusa,per prima e-" "È stata colpa mia."affermai svelta bloccando il suo discorso.
"Sono stata fin da subito petulante e..m-i spiace."mormorai "Non sei stata petulante,solo..determinata.
Ma non dovevo risponderti in quel modo."
Un piccolo sorriso,nacque involontariamente sulle mie labbra.
"Puoi concedermi un'altra piccola intervista?"chiesi speranzosa.
Ridacchiai al suono di un sospiro frustato e volontario "Si,ma devi promettermi che non verrai mai più qui.E tanto meno chiamare quel numero."disse serio.
"Va bene,giurin giurello!"  "Verrò domani,da te." "Sul serio?"chiesi saltando in piedi "Si,Fyrstikk."disse con voce roca da far raddrizzare i miei capelli.
"T-i aspetto.."mugolai nascondendo il volto tra le braccia,cercando di nascondere il rossore e quella strana sensazione alla bocca dello stomaco,che quel pugile riusciva a farmi provare.
"A domani,Fyrstikk."

Sono in ritardo anche con questo aggiornamento!
Mi spiace,ma la scuola è riniziata anche per me.
E tra ansie,scleri e compiti -fatti tanto per farli- non ho avuto tempo di concludere questo capitolo e pubblicarlo.
Ribadisco quello che ho detto nel capitolo precedente.
Cioè:non so quando ci sarà il prossimo aggiornamento.
Sto già scrivendo qualcosina,ma nulla di così eclatante.
Mi scuso -ancora una volta- per i capitoli noiosi.
Vi giuro che prima o poi,Holly e Kristoffer vivranno la loro storia d'amore!

P.S
Ho già scelto il finale di queste storia!Muah!Preparatevi.

Ses Snart!
09/16

The BoxerWhere stories live. Discover now