XXIV

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Capitolo ventiquattro

Capitolo ventiquattro

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Kristoffer

Lo zigomo,trafitto da un minuta mano,ardeva come fuoco procurandomi ancora più collera di quanta ce ne fosse già.
Avevo lasciato,ancora una volta,che quella microscopica marmocchia mi picchiasse e oltraggiasse,senza appenderla ad una parete e riempire,quel visino grazioso,di sberle.
Detestavo il modo in cui la mia fermezza si lasciava soggiogare e sottomettere da un viso grazioso adornato da quel nasino dalla punta verso l'alto.
Un dannato pugile che si lasciava ammaliare dal comportamento presuntuoso e determinato di una ragazzina.
"Ancora quella?"chiese Caitlin raggiungendo il mio corpo irrigidito dal nervosismo,creatosi per delle,stridule,urla.
"Sta' zitta,Caitlin!"proclamai stizzito strofinando il palmo della mano sul lembo di pelle dolorante.
Sapevo il motivo di tale rabbia nei miei confronti da parte di quella piccola,insolente,mocciosa.
La sua irritazione era dovuto al mio allontanamento inaspettato,in seguito a quel piccolo accaduto.Tuttavia dopo quella vicenda non rientrava nei miei, folli e immorali schemi,allontanare in modo così,brusco,quel piccolo scricciolo.
Sapevo di dovermi distanziare da lei per eccedenti motivi.Specialmente la nostra differenza di età o anche il fatto che fosse solo una ragazzina,che molto plausibilmente,si sarebbe vincolata alla mia vita.Faccenda infattibile.
Eppure mi ero allontanato per intimazione di Jonh,il mio allenatore,il quale mi aveva colto, ancora una volta,in compagnia di Holly.
Mi aveva imposto di non rivederla, giustificandosi di eseguire tale proposito,solo per il mio bene.
Insulse scusanti.
Le competizioni al The Punch stava aumentando notevolmente,grazie alla mia immagine,e reclamava la massima concentrazione.
Non era da me approvare congetture altrui eppure accettai le sue opere benevoli, cercando di trovarci del giusto che potesse aiutarmi a tralasciare i rimorsi e la mancanza che si creavano giorno dopo giorno,nei confronti di quella ragazzina.
"È solo una stupida ragazzina!" Sbottò lei incrociando le mani al petto.
Ignorai quel suo immaturo comportamento e mi avviai verso l'uscita,con passi svelti,con la speranza di recuperare quella piccola bomba ad orologeria.
Ero a conoscenza dei guai in cui stavo andando incontro,seguendo quella ragazzina per le vie della città.
Jonh mi avrebbe sbraitato contro quanto fossi incosciente.
Mentre quella piccola ragazzina mi avrebbe preso,ancora,a pugni riservandomi parole poco cordiali.
I miei occhi,irrequieti,studiarono il marciapiede cercando quella mocciosa,tra i tanti americani che girovagavano per il centro.
La mia attenzione fu catturata da una criniera focosa che capii solo dopo alcuni istanti di cosa si trattasse.
Holly e i suoi capelli sbarazzini.
Era alquanto impossibile non notare quella ragazzina e i suoi capelli.
Strozzai una risata non appena la sentii borbottare frasi aggressive sulla mia persona mentre i suoi arti gracili guizzavano in aria,scimmiottando uno strangolamento.Palesemente connesso al mio collo.
Nonostante la sua minuta statura fosse gremita di rabbia,dalla sua bocca non fuoriuscì una volgarità.Solo gesti e borbottai buffi.
Scossi la testa divertito allungando una mano verso il braccio,la quale lo strinse,fermando la sua marcia.
Trascinai la sua figura,ancora frastornata da quel gesto inatteso,verso di me.Senza che lei si opponesse.
Ma non appena elaborò il contesto, il mio volto e la mia stretta intorno al suo braccio;le sue guance arrossate si gonfiarono facendo estendere quei piccoli puntini che le decoravano il viso aggraziato mentre la sua fronte si corrugo in un'espressione irosa.
"Tu!"urlò dimenandosi,inutilmente,per la stretta stabilita "Non devi toccarmi!"strillò ancora imbestialita,attirando l'attenzione di alcuni passanti.
Sospirai spossato al suo ennesimo strillò che cercai di ignorare,conservando la calma.
"Dobbiamo parlare."dissi tirando un sorriso stringendo la presa al suo divincolarsi ininterrotto.
"Abbiamo già parlato!"strillò colpendo il mio addome con un altro pugno.
Chiusi gli occhi canalizzando la calma nel mentre il suo pugno continuava,imperterrito,il suo fastidioso compito.
"Parlare significa scambiarsi sentenze ciascuno."affermai a denti stretti acciuffando anche l'altro polso "Quindi che tu lo voglia o no,parleremo.Holly."sbuffai sul suo viso provocandole ancora più rabbia "Tu non mi dici cosa devo fare!Artis Tempurus!"urlò con tutta se stessa.
La mia psiche si arrestò non appena captò quel vocabolo estraneo.
Socchiusi gli occhi attendendo una continuazione da parte sua.
Lei in tutta risposta deglutì schiudendo le sue labbra vermiglie e paffute.
Il mio sguardo venne rapito da quel bocciolo mentre la mia mente bacata riproiettò la scena,in quel parco,ove le sue labbra arrossate erano inumidite da un sottile strato di saliva.
Come poteva una ragazzina di soli sedici anni essere così allettante?
"È-è un incantesimo d-i H-arry P-otter.."la voce timorosa della ragazza bionda di fianco a Holly,mi trascinò lontano da quel lascivo flashback,riportandomi sul quel marciapiede,ove Holly era stretta tra le mie mani.
"Cosa?"chiesi frastornato lanciandole un veloce sguardo per poi concentrarmi,ancora,sulla mocciosa che si era ripresa dal suo stato di trance,riprendendo il suo costante divincolarsi.
'Testarda' pensai stringendo la presa
"Ti ha scagliato contro u-n v-ortice di fuoco.."mormorò solamente mentre il suo viso divenne paonazzo.
"Oh..grazie!"dissi regalando un largo sorriso alla,piccola e dolce,ragazza "Davvero gentile da parte tua!"
"Per te solo il meglio,stupido cretino!"urlò colpendo con la suola delle sue scarpe,le mie Dottor.Martens perfettamente lucide.
Aggrottai la fronte "Stai facendo la difficile."sbuffai "Ma come osi razza di babbano!Tu sei difficile!"strillò e all'ennesimo colpo di scarpa acciuffai i suoi fianchi magri per poi posizionarla sulla mia spalla.
Sospirai sollevato per il momento di pace che si venne a creare,ma che Holly,subito dopo,rovinò.
"Razza di idiota!Mettimi giù!Ora!"
Ruotai gli occhi ignorando i suoi urli e i suoi,inutili pugni,sulla mia schiena e ripresi la strada che portava alla mia macchina.
"Charlotte tirami giù!" "Andiamo-dissi rivolgendomi alla biondina-ti riporto al college e poi pensiamo a te,Fyrstikk."

The BoxerWhere stories live. Discover now