XXVIII

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Capitolo ventotto

Capitolo ventotto

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Kristoffer

Il posteggio adiacente all'aerostazione era gremita di individui burrascosi,impegnati,in una marcia affrettata assieme agli imbottiti bagagli devastati,in direzione dell'ingresso,oppure,verso le loro orribili vetture disposte in maniera incivile.Svariate delle loro autovetture vennero parcheggiate attorno alla mia Jaguar e talvolta il mio respiro si interrompeva,non appena qualche cafone statunitense spalancava la portiera,con imprudenza,sfiorando la mia carrozzeria, impeccabile e sfavillante.
Non ero una persona scrupolosa o avara,nel aggiustare un possibile danneggiamento creato da degli insulsi cafoni,solamente,serbavo molta premura nei confronti del mio incantevole SUV.
Strinsi tra le dita lo sterzo corvino,quando una combbricola consanguinea piombò all'esterno di una vettura logorata,urtando con la loro goffaggine il mio SUV,racchiudente la mia persona esasperata nel guardare,ininterrottamente,delle riprovevoli effusioni di affettuosità,scortati da continue lacrime di gioia o malinconia,verso delle persone che giungevano da un lungo viaggio.Quelle persone e i loro bagagli stretti tra le mani,somigliavano a me,quando sopraggiunsi,per la prima volta, in America;uno stato smisuratamente lontano dalla limitata cittadina,laddove soggiornai sino a quando la mia vita,non divenne eccessivamente greve per un ragazzino di soli sedici anni.Ma quelle persone,medesime a me, venivano sommerse da cospicue affettuosità;invece quel bambino,che approdò nell'inesplorata città,non intenerì l'animo di nessuno;di fatto incominciò a vagabondare per le strade assiepate di una città smoderatamente,maestosa e malfida,per un ragazzino benevolo.
Lo sportello di fianco al mio si spalancò risucchiando celermente l'immagine di me stesso,prima di tutto,assopita nel consueto vicolo laddove qualunque notte mi rintanavo sfuggendo al fracasso della città.
"God aften,Kris!"
L'intonazione della sua voce si era riformata,dal recente anno,divenendo ulteriormente rauca ma perennemente squillante,tale e quale alla voce che possedeva da bambino.
"Henrik."mormorai voltandomi verso il ragazzo dal carattere eternamente giocondo e benevolo,totalmente discorde con il mio;eppure il nostro rapporto fraterno permase compatto,nonostante la nostra ineguaglianza caratteriale,il transitare del tempo,la crescita e il trasferimento da Bryggen a Boston.
"Woh..che fisico possente!"ghignò rallegrato sollevando le sopracciglia castane intanto che scaraventava il suo imbottito borsone sui sedili posteriori "A differenza tua,io pratico uno sport impegnativo.Non trascorro le giornate a piroettare con un leggiadro tutù." sogghignai roteando la chiave nel blocchetto di accensione,uscendo,successivamente,dall'infernale posteggio,scampando un probabile danno.
"Non indosso il tutù!Ma la calzamaglia!Ottimo tessuto per valorizzare le natiche.Te la consiglio!" "Non ho bisogno di un paio di calze per valorizzare il mio culo.È eccezionale anche spoglio di quegli arnesi." replicai schivo "La tua favolosa modestia parteciperà a questo viaggio!"sbuffò estraendo dalla tasca dei suoi pantaloni sportivi un pacchetto di sigarette incominciato e sciupato "Vuoi?"domandò sfilandone una "Ovviamente." sorrisi portandomela alle labbra,agguantando l'accendino deposto sul cruscotto.
La situazione era identica alle giornate in Norvegia,laddove passavamo intere serate in un casotto,disperso nella fitta boscaglia attorno alla cittadina marinara,fumando tabacco derubato nella bottega dei Larsen.
"Ti ricordi dei Larsen?" chiesi guardandolo rapidamente "Il suo tabacco sciolto era paradisiaco.Ma gli schiaffi di mia madre,un po' meno." disse tedio massaggiandosi lo zigomo,il quale veniva schiaffeggiato da Helga,in seguito alle nostre ragazzate.Helga era la donna più nerboruta che la mia persona avesse mai incontrato.Fortunatamente il mio corpo non subì i colpi prodotti dal suo benamato cucchiaio di legno,essendo,secondo lei,il ragazzo perbene del duetto.
"Ha ancora quel dannato cucchiaio di legno?" risi soffiando il fumo "Cristo sì!A volte tenta ancora di picchiarmi con quel arnese infernale,nonostante abbia ventitré anni." borbottò incrociando le braccia sfornite di tatuaggi "Le manchi,sai?"
Helga,dopo quel tedioso e disastroso avvenuto,divenne una seconda madre che mi ospitò sotto il suo tetto e provò,attraverso le deliziose Rondelle di Cinnamomo,a svagare il mio umore inerte.
"Manca anche a me.Presto tornerò in Norvegia per qualche mese." sospirai rimuovendo dalla testa l'immagine della donna paffuta in lacrime,quando le annunciai la decisione di abbandonare tutto e di cominciare un'altra vita,lontano da quella cittadina che ininterrottamente mi ricordava loro.
"Quando le ho detto di questo viaggio,ha riempito il borsone di leccornie. Ti ha preparato dei biscotti allo zenzero,dolce di Lillehammer,barrette di mandorle Norvegesi..oh e le tue adorate rondelle di Cinnamomo.Inoltre ti ha acquisito degli alimenti impacchettati e dei maglioni per proteggerti dal freddo." "Abito a Boston,non in un'isola disabittata.Ci sono dei negozi anche qui!" risi contagiando anche il ballerino di danza classica al mio fianco,disteso comodamente sul sedile in pelle.
Nell'abitacolo discese il silenzio,in seguito al lampeggiare del mio telefono,abbandonato anch'esso sul cruscotto lindo,il quale annunciava l'arrivo di un messaggio.La mia mano si allungò verso l'apparecchio ma venne preceduta da quella scaltra di Henrik.
"Oh..chi è Holly,Kristoffer?"domandò incuriosito oscillando,prepotente,il telefono dinanzi ai miei occhi concentrati sulla strada trafficata.
Provai le stesse suggestioni di un ladro colto all'improvviso in una abitazione.
"L-ei..è una ragazza." scrollai le spalle, sperando che quella conversazione finisse lì,invece il castano tornò all'assalto,maggiormente incuriosito da quel nome visibile sul display.
"Wow!Davvero?Pensavo provassi interesse per le giraffe!" sostenne enfatico maneggiando lo schermo "Ti ha inviato una foto e visto che non vuoi dirmi chi è,lo scoprirò io stesso. Sono un ottimo investigatore!"mormorò esaltato;al contrario,in me si ampliò il timore di un fattibile rimprovero,dato il notevole divario della nostra età.
Svariate volte tentai di distanziare le nostre persone,inutilmente.Tutte le volte tornavo da quella ragazzina, necessitante di tutte quelle,affettuose e immature,apprensione che mi dedicava.Conscio dello smisurato sbaglio,compiuto continuamente.
"Seriamente,Kristoffer?" strillò guizzando sulla sedile "Lo so,è picc-" "E' SENSAZIONALE!Cazzo!Non credevo esistessero realmente le ragazze con i capelli rossi.Dove l'hai conosciuta?Da quanto state insieme?Avete già scopato,vero?" "Cristo Henrik,smettila di fare la ragazzina ficcanaso!Holly è sufficiente." sospirai arrestando il veicolo in prossimità di un semaforo "E poi non stiamo insieme.Io e lei...siamo..amici,credo.Sì,amici." brontolai accasciandomi sul sedile chiudendo gli occhi,seccato da quell'argomento futile.
Conversavo,molte volte,con Holly,una ragazzina di sedici anni,tuttavia tra di noi non si manifestò nulla di libidinoso.Soltanto innocue conversazioni e due genuini baci.
"Credi?" replicò scombussolato volgendosi in direzione del mio volto "Non sai definire il vostro rapporto?" continuò,provocandomi un sospiro inquieto.
Capivo la sua brama di conoscere,completamente,quel bislacco rapporto tra me e quella marmocchia maldestra.Di fatto essendo,smisuratamente,un rapporto strambo e inopportuno,era impossibile assegnarli una carica precisa.
"Henrik,ha sedici anni e io ventitré.Come posso specificare il nostro rapporto?E poi tra di noi,non è successo nulla."scrollai le spalle ritornando alla guida "Sei diventato un pazzoide asessuato?" "E' una ragazzina!Non voglio portarmela a letto.Cazzo,mi denuncerebbero per pedofilia." "Certo Kris.Secondo te,il tuo migliore amico,crede a questa cazzata?E' una bellissima ragazza,come può non eccitarti?"
Nel corso delle nostre giornate trascorse insieme,non avevo mai concepito una carnale considerazione,soltanto un'intensa bramosia di assaporare le labbra pienotte, di quella ragazzina istigatrice,incessantemente dischiuse a causa della sua chiacchiera boriosa e pungente.
"E' la verità.Non ho intenzione di portarmela a letto,anzi,tento ogni volta di imporre un distanziamento tra di noi.Inutilmente." "Perché mai dovresti farlo?E' una ragazzina,ma potrebbe essere di buona compagnia!Sembra simpatica." "Non farti ingannare da quel faccino.E' snervante."mormorai arricciando le labbra in sorriso "Come vi siete incontrati?Lavori come Baby Sitter,tra un incontro e l'altro?" mi canzonò assestandosi meglio in attesa del fatidico racconto.Ogni cosa,in quel momento,somigliava ad patetico pigiama party,tra adolescenti irrequiete "Dai,Kris!Racconta!" "Oh cristo!" sospirai abbattuto "Mi ha scovato lei.Mi ha tormento per una settimane,presentandosi ogni giorno al The Punch,per chiedermi un'intervista per il suo giornalino scolastico." dissi mentre la mia mente proiettava tutte le vicissitudini ove Holly,imperterrita,giungeva al The Punch rischiando,di immettersi nei guai,come quella sera.Ricordavo perfettamente quella sera in cui quel bastardo aveva oltraggiato quell'esile corpicino,non interressandosi delle sue opposizioni e delle ardenti lacrime di terrore che bagnavano le sue pienotti goti,adornate dalle sue caratteristiche lentiggini.Oltre a ciò,ricordavo minuziosamente,la sensazione sublime che collaudai al momento in cui colpii lo zigomo del miserabile,separandolo dal corpo inerme di Holly.
"Tu hai accettato un'intervista da una ragazzina e non dalle prestigiose e autorevoli riviste del mondo della moda?!Oh andiamo amico,non puoi dirmi che quella ragazzina non è rilevante,quando ti lasci soggiogare." affermò divertito punzecchiando il tasto dolente del rapporto tra di noi.
"Non mi lascio soggiogare da quello scricciolo!Solamente,in seguito all'ennesima supplica,seguita da copiose lacrime e la spiegazione per la sua insistenza;ho accettato la sua maledetta intervista." "E?" "Ci siamo visti diverse volte con lo scopo di ultimare l'intervista e con l'intenzione di chiudere i rapporti in seguito alla consegna dell'articolo.Invece non mi sono mai distanziato da quella marmocchia.Mi ha convinto a comprare un albero di Natale,sai?E' piombata nell'appartamento del The Punch alle cinque del mattino.Per comprare un fottuto albero di Natale." conclusi la narrazione superficiale,non avendo la minima intenzione di raccontare a Henrik le mie azioni depravate con quella ragazzina allettante,parcheggiando la macchina in prossimità del Millennium Tower,il grattacielo ove soggiornavo.
"Tu hai festeggiato il Natale?Con lei?" chiese turbato scendendo dal SUV,seguendomi all'interno del maestoso edificio odierno.
Acquistai l'attico in quel palazzo diversi mesi prima,poiché vivere al The Punch corrispondeva ad essere sorvegliati come dei reclusi in un penitenziario e ritrovarsi ragazze predisposte ad avere rapporti sessuali.Essendo un ragazzo riservato e isolato,reclamavo la mia privatezza,di fatti acquisii l'appartamento,predisponendolo secondo le mie esigenze.
"Non ho passato il Natale con lei e non ho nemmeno festeggiato il Natale.Odio quella festività." borbottai "Buonasera signor.Hagen,le devo far posteggiare la macchina?" Parker mi salutò gioiosamente dalla sua collocazione della reception "Grazie Parker!" lo ringraziai lanciando le chiavi nella sua direzione "Salve signor.Dahl!" agguantò le chiavi,uscendo poi,verso la mia macchina.
"Indossa sempre completi signorili?Sembra un pinguino stitico quando cammina." "Henrik!" sospirai divertito premendo il pulsante del mio piano "Ti sono mancato,lo so,lo so!"si appoggiò sulla mia spalla,attendendo l'arresto del congegno.
"Appena arriviamo dovrò recarmi urgentemente in bagno,per una riunione straordinaria.I miei dipendenti reclamano la mia attenzione!" proferì trasognato "Non puoi aspettare di andare in Hotel?" "Ci metterò poco!Tu nel mentre guarda la foto di Holly.Così non sentirai la mia mancanza!"strizzò l'occhio per poi chiudersi nel bagno.
Sospirai abbattuto rassegnandomi al suo lato depravato,lasciandomi sprofondare tra i soffici cuscini del divano collocato al di sotto della camera da letto sovrastante.
Le particolarità della casa,notate subito dopo aver varcato il portone,che mi incalzarono a concludere il contratto.Furono: le colossali vetrate,prospettate sulla metropoli,le quali realizzavano la parete frontale della casa;e la predisposizione dell'ambiente.Ovvero un Loft con un immane ampiezza priva di mure separatorie.
Dischiusi lentamente gli occhi obbligando il mio corpo a rimanere vigile senza valutare lo sfianchimento,derivato dai numerosi incontri,sostenuti nel corso della settimana;lo sguardo sonnolento si posò sul mio telefono,suscitando una fulminea curiosità nei confronti della foto,ancora inesplorata dalla mia persona.
Agguantai il telefono,sbloccandolo celermente,rilevando la leggendaria foto.
Il suo visino grazioso,sopraffatto di lentiggini,riempiva maggiormente lo schermo del mio telefono;invece l'altra mezza parte mostrava il muso grassottello del suo gatto.

Holly:
'Ultima notte con Fufì!! (﹏╥) '

Quel messaggio seguita da quella ingenua Emoticons,inaspettatamente,mi felicitò.Holly e la sua,persistente,letizia stavano tornando in America;propense a sconvolgermi,nuovamente,le giornate con i suoi stravaganti pensieri.

Kristoffer:
'Nutro dispiacere per quel povero gatto.Due settimane con una marmocchia maldestra.'

"Mentre defecavo le mie feci,ho avuto un'illuminazione ultraterrena!"
Sollevai lo sguardo su di lui,aspettando la rimanenza,insensata,del suo ragionamento. "Illuminami,Henrik!"
"Che ne dici di andare,nel week-end,a Liberty Island,entrare all'interno della testa della statua della Libertà,scattarci una foto,pubblicarla su i social,scrivendo: 'Siamo degli zombii,abbiamo divorato il cervello di Lady Liberty!' " "Cosa?" chiesi frastornato esaminando il suo volto gongolante,augurandomi che il suo sermone fosse solo spiritosaggine,eppure la sua espressione briosa e sicura non si consumò.
Piroettai gli occhi "Non stai scherzando vero,Henrik?" "No!Possiamo ordinare i biglietti,ad-" "Nonostante questo piano sia allettante,questo week-end,per sfortuna,ho una cena." mormorai teatralmente sollevandomi dal divano "Non puoi lasciarmi solo nel week-end!Cosa farò?" gemette seguendomi fino alla cucina "Chiamerò una Baby Sitter,va bene?" "Holly,potrebbe venire!" "Cosa?Perché Holly?" chiesi estraendo due birre dal frigorifero.
Si ostinava a parlare di Holly solamente per tormentarmi a causa di questo strano rapporto.
"Non verrebbe?" "Certo che verrebbe!Quella ragazzina è strampalata.Tuttuvia è molto introversa e scapperebbe terrorrizzata dalla tua proposta.Una proposta fatta da uno sconosciuto." dissi,sillabando la frase terminale.Sbuffò agguantando la birra e tornarsene sul divano "D'accordo!Chiederò a qualcun'altro!Un amico leale!"strillò provocandomi un roteare di occhi "Fammi spazio.Altrimenti fuori dalle palle." "Quanta gentilezza!"si trasportò all'estremità del divano in pelle corvina "È una cena raffinata?" "Sicuramente.Clark deve sempre comparire il migliore agli occhi di tutti."
Detestavo le sue cene cerimoniose,realizzate solo con lo scopo di esibire la sua prosperità,tuttavia era obbligatorio partecipare.Specialmente se svolgevi un lavoro di sua appartenenza.
"Caitlin ti esibirà come fidanzatino con papà Clark?" "Non sono il suo fidanzato e tanto meno un fantoccio da usare per mostrarsi ad un pubblico di adulatori." sbottai stringendo il collo della bottiglia tra le dita "Quella ragazza è insopportabile." mormorò Henrik sorseggiando la sua birra.
"Anche Holly non sopporta Caitlin."sogghignai rievocando la discussione avvenuta,tra le due,nella mia macchina,in seguito all'incontro inatteso di Holly in quel negozio.
"Posso conoscerla,vero?" "Non pensarci nemmeno."lo ammonii causandogli uno sbuffo contraddittorio "Ma sono simp-" "Henrik,no." ribadii conducendo la bottiglia alla bocca,gustando il liquido gelido e amarognolo "D'accordo!D'accordo!Ora vado in Hotel,ci vediamo domani?" "Sì e portami anche la colazione." "Non sono un fottuto fattorino!"
Ghignai divertito azionando la tv innanzi al divano intanto che il ballerino emigrava,per buona sorte,lontano da me.
Al rumore deciso della porta,emisi un lungo sospiro di sollievo,distendendomi sulla soffice pelle dopo essermi sfilato le mie predilette dottor.Martens.
Il silenzio regnante nel mio appartamento,stimolava i miei occhi a chiudersi e piombare in un sonno profondo;però l'umanità optò di porre fine alla mia pace.
Presi il mio telefono trascinandolo fiaccamente al mio orecchio,prevedendo di udire un altro incosciente progetto di Henrik.
"Henrik non ho intenzione di partecipare alle tue imprudenti avventure." ringhiai stremato.
Un delicato ridacchiare,condusse i miei occhi ad aprirsi repentinamente.
L'emittente della chiamata non era un norvegese deficiente,bensì una inglesina dal nasino all'insù.
"Holly." esordii sollevando il busto "Kris!!"strillò lei ridente "Dovrebbe essere notte inoltrata,dalle tue parti.Perché sei ancora pimpante?" "Non riesco a dormire!La mia testa non si zittisce mai!"mugolò "Tu stavi dormendo?Ti ho svegliato?"chiese timorosa,probabilmente,arrossendo.Come consuetudine.
Sorrisi lievemente "Stavo per addormentarmi.-ammisi scompigliandomi i capelli-È stata una settimana carica." "M-i spiace,Kris.Non volevo svegliarti."sussurrò in un soffio "È tutto okay,Holly." la rassicurai sollevandomi dal divano,spegnendo la tv,inutilmente attivata.
"Ti lascio riposare,Kris." "Quando tornerai?" "Domani pomeriggio ho il volo.Tornerò prestissimo e potrò guidare la tua macchina!"gongolò divertita mentre il mio respirò si arrestò.
Holly non avrebbe mai guidato la macchina.
"Sei vivo,Kris?" "Sì,ma se tu ti metterai al volante di una vettura,non più." "Sono brava!" "No,Holly.E non guiderai la mia macchina."dissi salendo le scale conducenti alla camera del letto "Vedremo.."mormorò a bassa voce,provocandomi un sorriso divertito. "Buonanotte Kris." "Buonanotte Fyrstikk."

Il capitolo ventotto termina qui!-orrendo e noioso,lo so.-
In quest'ultima settimana ho intrapreso,la tediosa,revisione della storia. Ho già revisionato,ritoccato e corretto il capitolo due,essendo terribile secondo il mio parere.
Inoltre mi sto avvantaggiando con lo stilare due/tre capitoli,che verranno pubblicati nel mese di Agosto,mentre mi rilasserò in spiaggia sotto il sole rovente.
Procederò,ugualmente,con la revisione dei capitoli!
Bonnes vacances!!

Ses Snart!
06/24

The BoxerTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon