XIX

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Capitolo diciannove

Capitolo diciannove

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"Holly!" il signor.Ross mi salutò allegramente da dietro la vetrina,abbellita da dei squisiti pasticcini e torte,che tentavano il mio stomaco perennemente affamato.

"Buongiorno Signor.Ross!"risposi cordiale avanzando verso la vetrina,respirando l'aria condizionata dal profumo dei dolci.

Non vi era nulla di meglio,nella vita,che avere una migliore amica,che avesse una pasticceria in pieno centro,gestita dai suoi famigliari.
"Ti vedo in gran forma!"mi sorrise mentre le sue mani esperte impacchettavano un confezione per poi porgerla ad una signora,con una stravagante giacca color canarino.
Sorrisi "Anche lei è in gran forma!"ridacchiai osservando uno ad uno i pasticcini esposti,alla ricerca dei miei scones.
Non riuscivo a crederci,le papille gustative di Kristoffer,non avevano mai assaggiato quel dolcetto divino.
"Come posso aiutarti?"chiese armandosi di pinze e una graziosa scatola bianca,dalle rifiniture rosa pastello.
"Quattro scones!"gorgogliai giubilante  alla vista di quei pasticcini,perfetti per l'ora del tea,per un inglese.
"Torni alle tue origini."rise prendendone quattro e depositarli nella confezione.
Nel mentre ultimava la confezione,estrassi dal mio portafoglio due banconote e gliele porsi.
"Tieni il resto."affermai prendendo la busta "E salutami la signora Ross,per favore!" continuai saltellando verso la porta a vetro,dove vi era appeso un cartellino con su scritto 'aperto'.
"Buona giornata,Holly!"mi salutò e dopo aver contraccambiato il saluto,mi precipitai in strada,diretta verso il The Punch.Fortunatamente non molto lontano dal negozio del signor.Ross.
Quel giorno,Boston,non era coperta da quelle odiose nuvole,che mi incutevano ogni volta,malinconia;ma da un sole sfavillante che riscaldava il mio corpo vestito da una salopette nera,la cui gonna arrivava all'altezza della mia metà coscia. E un caldo maglione grigio al di sotto di essa.
Camminai a passi svelti sul ciglio della strada,desiderosa di rincontrare Kristoffer.
Anche se,il nostro ultimo incontro risaliva alla notte precedente nel giardino del mio college.
Tutto i ricordi inerenti alla scorsa sera,erano ancora,limpidi e freschi.
Ma solo una rievocazione riusciva a procurarmi dei brividi lungo la schiena e ingarbugliarmi lo stomaco:
Il suo fisico tonico e robusto,oppresso su di me.
Quel contatto così privato,mi aveva totalmente annebbiato la testa,soggiogata dalla sua bellezza.
"Oh ma che mi prende!"sbuffai colpendomi la fronte con il palmo della mano calda.
La mia psiche era totalmente intontita.
E tutto per colpa di un dannato pugile,che stava scatenando in me,tutte quelle sensazioni,che fino ad allora erano rimaste chiuse in un cassetto celato.
Sistemai la mia sciarpa nera stretta intorno al mio collo,appena vidi la scalinata che portava all'interno del The Punch.
Come al solito,la struttura era priva di essere viventi,ma quella volta,stranamente,si percepivano dei mormorii,proveniente da salotti lontani.
Scrollai le spalle non interessandomi di quelle voci e mi precipitai sulla porta rossa,che portava ai vari appartamenti dei pugili che vivevano lì dentro.
Non fu difficile ritrovare quella porta con su scritto '57',in quel immenso corridoio illuminato da quelle triste luci deboli.
Oramai tutto era ben impresso nella mia testa.
Chiusi la mano in pugno,pronto a colpire la superficie levigata della porta,ma essa mi precedette,aprendosi e mostrando gradualmente la ragazza dal seno prosperoso,non che,la fidanzata di Kristoffer.
"Ancora tu."ringhiò guardandomi con avversione.
"S-alve."risposi intimidita abbassando lo sguardo sui miei anfibi.
La mia parte razionale mi schiaffeggiò,sgridandomi di aver pensato in continuazione a Kristoffer,un ragazzo fidanzato.
"Caitlin,chi è?" "Una ragazzina petulante!"rispose acida urtando la mia spalla e filare via,producendo un tintinnio irritante,con i suoi tacchi.
"Cafona"sussurrai a denti stretti.
Ma nonostante la sua continua arroganza,la ragazza dalle forme adulte,era una bellissima ragazza.Perfetta per Kristoffer.
"Oh!...Il piccolo angioletto è giunto nel girone del diavolo."
Sussultai spaventata all'udire della sua voce rovente.
Kristoffer era dritto dinanzi a me,privo di qualsiasi indumento,se non,un pantaloncino che lasciava intravedere i suoi boxer.
I miei occhi viziosi ispezionarono ogni singolo centimetro del suo addome,ornato da innumerevoli tatuaggi.
Tutto in lui,era così perfetto.
"Ti piace così tanto analizzarmi come se fossi una cavia da laboratorio?"rise divertito,mentre io,sprofondai nella terra dritta verso il girone dei viziosi.
"C-ciao."farfugliai nascondendo il viso nella sciarpa,riacquistando la mia serietà.
Rise beffardo facendomi poi, segno di entrare.
Non era la prima volta,che mi addentravo nel suo appartamento.
Ma quella fu la prima volta,dopo tante volte,che riuscii a ficcare il naso nel suo covo.
La luce solare penetrava da due finestre,poste sulla parente dirimpetto alla porta,ove vi era posizionato anche il letto.
Sul lato destro vi era un cantone dove era issata una semplice cucina e poi una porte.
"Sei inquietante quando fai così"borbottò afferrando il mio mento tra le dita e spostando su di sé,la mia attenzione.
I nostri visi si sfiorarono di nuovo,proprio come la scorsa sera.
Tutta quella vicinanza allarmò tutto il mio corpo,che si surriscaldò per poi andare in tilt.
Ma un inatteso segnale di allarme,che risuonò nella mia testa,mi fece allontanare,a malincuore,dalle sue dita.
'Kristoffer era fidanzato.'
I morsi del rimorso iniziarono a divorarmi lo stomaco.
Mi ero lasciata giostrare,troppo spesso, dalla mia mente viziosa,dimenticandomi della relazione di Kristoffer.
'Stupida.Stupida.Stupida.'
Lanciai uno sguardo verso di lui;trovando un cipiglio formatosi sul suo viso.
Deglutii allungando la mano verso il suo corpo,mostrandogli la busta bianca,stretta nella mia mano.
Per mia fortuna il suo viso si rilassò e non fece domanda sul mio comportamento.
"È una bomba?"rise lievemente prendendola tra le dita,ornate da i suoi soliti anelli in acciaio.
"Sono scones!"sbuffai privandomi della giacca di jeans e sistemarla sulla sedia,insieme alla sciarpa.
"Potrei abituarmici a tutto questo.."ghignò aprendo la busta.
"A cosa?"mormorai aiutandolo "Mi hai portato una scatola piena di gelato e ora dei dolci!"affermò gioioso,spacchettando la scatola contenente quei deliziosi dolcetti.
"Puoi mangiarli questa sera con la tua ragazza."dissi estraendo dalla mia cartellina,l'articolo.
Sorrisi fiera di me stessa,controllando con lo sguardo,tutte quelle paroline nere che si susseguivano formando frasi.
"Caitlin non è la mia ragazza,Fyrstikk."borbottò porgendomi il dolcetto.
Alzai lo sguardo dal foglio,esterrefatta da quella notizia,che rallegrò la psiche,che si riprese da quel piccolo stato di depressione.
"Avanti!Siediti,sfama quel corpicino e fammi leggere quell'articolo!"si lamentò,regalandomi un altro sorriso,che fece fremere per l'ennesima volta il mio piccolo ente.

"Dove hai preso queste foto?"mi stuzzicò mostrandomi le foto,posizionate nell'articolo.
Il boccone di Scones,mi si bloccò in gola,provocandomi dei colpi di tosse.
"Ehm..internet?"chiesi sorseggiando un bicchiere d'acqua mentre mi  maledicevo di aver inserito delle sue foto all'interno dell'articolo.
La mia risposta non placò la sua voglia di mettermi in imbarazzo,quindi continuò il suo lavoro.
"Quindi.." le sue dita acciuffarono una mia treccia  che venne strattonata giocosamente,verso di lui
"Hai cercato il mio nome,su internet."sussurrò facendomi rabbrividire.
'Dannato pugile.'
"Non ho detto di questo."esordii fiera togliendo dalle sue dita,l'intreccio delle ciocche rosse.
"Mh.."mugolò soltanto tornando alla sua lettura silenziosa,mentre le sue labbra addentavano il secondo dolcetto.
Nella mia testa malsana balenò l'idea  di convincere qualche divinità,nel trasformarmi in quel dolcetto ed essere divorata dalle sue labbra.
Ma poi capii che quel splendido sogno,non si sarebbe mai avverato.
Quindi mi concentrai sul mio dolcetto,rallegrando le mie papille gustative.

"Mi piace."affermò frantumando la calma che si era creata in quel appartamento.
"Davvero?"mormorai sporgendo il busto verso il suo corpo seduto di fianco a me.
"Si."disse riposando il foglio nella sua cartellina "Tutto merito di quel ragazzo bellissimo!"rise indicando una sua foto "Come hai detto che si chiama?"
Sbuffai divertita chiudendo la mia cartellina rosa.
"Te ne vai?"chiese guardando i miei movimenti pigri.
Non avevo la minima voglia di andarmene e concludere lì quel pomeriggio.
E non avevo la minima intenzione di dirgli addio.
Ma oramai era pomeriggio inoltrato e il regolamento prendeva un rientro intorno alle cinque del pomeriggio.
Annuii solamente.
"Va bene."sorrise alzandosi dalla sedia.
Lo guardai dall'alto al basso,percependo un groviglio all'altezza dello stomaco.
Mi ero affezionata a lui e solo l'idea di dirgli addio causava in me,un groviglio nella gola,seguito da una cascata di lacrime.
"Cos'hai Fyrstikk?"
Scrollai le spalle scivolando giù dalla sedia e raccolsi sia la giacca che la sciarpa.Indossandoli.
"Holly."mi richiamò.
Presi una boccata d'aria e lo guardai.
"Si?" "Perché hai quella faccia?" sbuffò piegandosi in avanti,continuando a reggere il mio sguardo.
"È l-a mia faccia."miagolai abbassando lo sguardo sul pavimento. "Non è la tua faccia.Tu sei sempre solare Holly."affermò mentre sulle mie labbra si formò un sorriso divertito.
"Okay..a volte sei esasperante.Ma pur sempre solare."mi stuzzicò facendomi ridacchiare.
"Così va molto meglio!"ghignò facendomi avvampare.
E fu lì,in quel preciso istante,presa dalla tristezza del momento di un probabile addio; che allacciai le mie esili braccia,intorno la sua vita tonica,stringendolo in un abbraccio.
"Grazie Kristoffer.Per tutto."mormorai contro il suo addome teso,per il gesto appena fatto.
Un gesto troppo affrettato,probabilmente.
Tuttavia rimasi con la guancia pressata contro il suo addome,godendomi quella novella sensazione.
Rimase immobile per una manciata di secondi,ma poi,le sue braccia mi rinchiusero in un bozzolo.
"Io non ho fatto nulla,Fyrstikk.È stato tutto merito tuo."mormorò,facendomi sciogliere come un ghiacciolo in piena estate.
"Sei tu,il pugile famoso,tanto amato dai miei compagni."ridacchiai contro la sua pelle calda,che odorava di vaniglia.
"Oh già!Dimenticavo!Sono io quello bello e famoso,tra i due!"rise ricevendo in cambio,un pugno da parte mia.
"Ci rincontreremo,Kristoffer?"
"Certo che sì,Holly."


Buona sera!

Scusate l'assenza,ma ho avuto molti impegni scolastici.
Fortunatamente le vacanze si stanno avvicinando sempre di più e potrò essere più attiva su questa piattaforma!
Ho già suddiviso i vari aggiornamenti e le revisioni dei capitoli -giusto per correggere eventuali errori-

Ses Snart!
13/10

The BoxerWhere stories live. Discover now