XV

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Capitolo quindici

Capitolo quindici

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"Bhè?Vuoi tenerti tutto per te,oppure sputi il rospo?" chiese la bionda,mescolando il suo caffè nero.
Detestavo quella bevanda,calda o non, tanto consumata dagli americani,nel corso delle loro giornate super movimentate e frettolose.
Essendo una ragazza inglese,privilegiavo di gran lunga,una bella tazza di tea caldo,diluito con del latte.
Deglutii lo yogurt bianco,mischiato a dei cereali e qualche frutto di bosco e
guardai tentennante i suoi occhi,di un grigio spento.
Un colore totalmente ineguale ai carboni che decoravano alla perfezione,il volto scultoreo di Kristoffer.
Quegli occhi scuri e immensi.Capaci di risucchiarti nel loro foschia.
Quegli occhi che da lì a poco,avrei rivisto.
Mancava poco all'incontro con Kristoffer e il mio corpo era in estasi all'idea di rincontrare quel pugile e il caratteraccio.
Mi mancava.Eccome se mi mancava.
"Sto parlando del pugile,Holly." esordì arricciando le labbra in un ghigno laterale.
"Oh.."sussurrai percependo le guance tingersi di un rosso accesso,somigliante al colore dei miei  capelli,raccolti in due trecce olandesi.
"B-he..ieri.."balbettai giocherellando con un lampone,sotto il suo sguardo curioso.
Non avevo la minima intenzione di tenere Charlotte,all'oscuro di tutto.Ma parlare di un ragazzo,per me,era ancora,un argomento spinoso e nuovo.
Presi un bel respiro,lasciando libero quel povero lampone immerso nel bianco dello yogurt e le dissi tutto.
"Ho trovato il numero del The Punch e.." "E?" mi incalzò sporgendosi con il busto verso di me,attendendo impaziente il resto del racconto.
"Abbiamo parlato al telefono e questo pomeriggio,ci rincontreremo."sussurrai guardandomi intorno.
La mensa era gremita di studenti insonnoliti e affamati,i quali, fortunatamente,non stavano prestando la minima attenzione alla nostra occulta conversazione.
"Davvero?!"strillò in un sussurro,agitandosi sulla sedia.
Il suo volto paffuto era dipinto da una buffa espressione sorpresa,che mi fece ridacchiare.
"Sì!E non vedo l'ora.."mormorai abbassando lo sguardo sul mio cibo "Mi è mancato..un pò."scrollai le spalle afferrando una cucchiaiata piena di yogurt.
"Oh..Holly.." sospirò "Ti sei innamorata!"
Sbarrai gli occhi,sputacchiando sul suo volto,lo yogurt,che fino ad un attimo prima era nella mia bocca.
"Non sono innamorata!"strillai assumendo,varie tonalità del rosso.
Non ero affatto innamorata di quel pugile.
Volevo solo rincontrarlo per portare al termine la mia intervista e chiudere tutto quello stesso pomeriggio.
Ma il solo pensiero di dover chiudere quel briciolo di legame che ero riuscita ad instaurare con quel pungente pugile,suscitava in me,una sgradevole sensazione alla bocca dello stomaco.
Cosa ne sarebbe stato di me e Kristoffer?
Non mancava molto alla fine di tutto e alla pubblicazione del mio giornalino.
"HOLLY!"urlò pulendosi con il dorso della mano "Che schifo!"sporse la lingua all'infuori,pulendosi con il suo tovagliolo il maglione nero,che fasciava il suo seno prosperoso.
"Ops.."ridacchiai allungandole un tovagliolo e ritornando alla mia colazione,allontanando quel pensiero poco gradito dalla mia psiche.
"Buon giorno ragazze!"Colton e il suo solito cappellino di lana,giunsero alle mie spalle con un sorriso ammaliante rivolto alla biondina.
Le guance di Charlotte presero a colorarsi mentre Colton le cingeva la vita per scoccare sulle sue labbra,un leggero bacio.
"Come va,Holly?" chiese,notando solo allora la mia figura.
"Mh..bene." scrollai le spalle finendo il mio yogurt,leccandomi le labbra appiccicose.
"C'è Jimmy!Ei amico,siediti qui!"Colton alzò la voce muovendo in aria il suo braccio tonico.
Arricciai il naso appena,Jimmy prese posto dinanzi a me.
Non odiavo quel ragazzo.
Anzi,grazie al suo cervellone super dotato,riuscii a superare il test di biologia.
Ma lui e il suo mondo,non erano molto graditi dalla sottoscritta.
Mi piaceva star in compagnia di persone,ma,non sopportavo le persone troppo logorroiche e collose.
"Ciao Holly!"mi salutò sistemando i suoi occhiali sulla punta del suo naso.
Accennai un piccolo sorriso come risposta e per sviare un imminente discorso,afferrai il mio bicchiere di succo e ne presi un lungo sorso.
"Quest'oggi inizieranno le lezioni di teatro?Ci sarai?"chiesi sorridendo,mostrando i suoi denti leggermente imperfetti.
"No,non sono portata per recitare davanti ad un pubblico."affermai cominciando a riordinare la mie cianfrusaglie "Peccato.Sei una bellissima ragazza."mormorò arrossendo.
"Uuh!Holly ha uno spasimante!"gongolò Colton che ricevette una gomitata da parte della bionda.
"I-o.." Jimmy si grattò la nuca,lanciandomi delle occhiate imbarazzate.
Deglutii "Devo andare!"strillai con voce acuta,afferrando il mio zaino e correre via,verso l'aula di storia.
"Jimmy non può essere innamorato di me."piagnucolai.

"La guerra civile spagnola,o meglio nota come guerra di spagna,è una guerra scoppiata nel 1936 e terminata nel 1939.
È una guerra molto significativa,perché determina la fine della repubblica e l'inizio della dittatura di Franco.
Infatti questo periodo si chiama franchismo.
La guerra di spagna fu uno scontro tra i repubblicani,formati da truppe fedeli guidate dal fronte popolare,i nazionalisti e altri militari." "Basta così,Holly." disse la professoressa Ortiz,lasciando la parola ad un ragazzo che frequentava il mio stesso corso.
Lanciai un'occhiata all'orologio che fasciava il polso di Abbey,la ragazza che sedeva al mio fianco e mi resi conto,che l'appuntamento di Kristoffer era giunto.
Un formicolio percorse la mia colonna vertebrale.
Non era di certo il nostro primo incontro.
Ma l'idea di doverlo rincontrare dopo tutti questi giorni,mi provocava una stretta allo stomaco dovuta all'ansia.
"Hai un appuntamento?"sussurrò Abbey,picchiettando la matita sulle pagine del suo libro.
"Snio.."sussurrai strofinando il palmo di entrambe le mani,sul tessuto della mia gonnellina nera,asciugandole dal sudore.
Quella mattina spesi parecchio tempo,per la scelta di un abbigliamento semplice,ma allo stesso tempo carino.
Non volevo sembrare malmessa agli occhi di Kristoffer.
"Stai benissimo!"ammiccò "Farai colpo!"
Strinsi il labbro fra i denti ed abbassai lo sguardo sul maglioncino bordeux inserito all'interno della mia gonnelina.
"Non devo far colpo su nessuno.."mormorai raccogliendo le mie penne.
"Oh..è la solita storia impossibile?"chiese incuriosita.
Perché tutti,quel giorno,scambiavano me e Kristoffer,per una coppia?
Io non ero innamorata di un ragazzo molto più grande di me,con una vita totalmente differente dalla mia e sopratutto..
Una ragazzina come me,non era all'altezza di quel ragazzo.
'Lui ha già una ragazza alla sua altezza' puntualizzò la mia testolina.
La campanella risuonò per tutta la classe,facendo scattare tutti sull'attenti.
"È solo un amico."risposi secca,raccogliendo il mio giacchetto di pelle e la mia sciarpa nera,che avvolsi intorno al mio collo,proteggendomi dal freddo.
Il freddo oramai era arrivato e fortunatamente le calze nere,stavano proteggendo le mie gambe.
Arrivai al cancello in una manciata di secondi e prima di affacciarmi per incontrare il pugile.
Sistemai il mio abbigliamento e qualche ciuffetto rosso,sfuggito all'intreccio delle trecce.
"Un bel respiro.."mormorai prendendo una boccata d'aria,che gelò i miei polmoni.
I miei anfibi valicarono il cancello e stringendo le mani gelide in due pugni,alzai lo sguardo titubante.
Il mio piccolo ente,perse un battito,mentre le mie labbra si stiravano in largo sorriso.
Lui era lì.
Appoggiato alla sua macchina nera,in tutta la sua bellezza.
"Fyrstikk." esordì increspando le labbra in un piccolo sorriso laterale.
Il viso che fino ad un attimo fa,era freddo come il ghiaccio,divenne bollente come una colata di lava infuocata.
"Kristoffer!"allungai il passo,fino a raggiungere il suo corpo che emanava quel solito profumo fresco e forte.
"Sei davvero cocciuta,sai?"mi punzecchiò.
"Ero..solo..preoccupata.."scrollai le spalle abbassando gli occhi sui i miei anfibi e sulle sue Dottor.Martens,perfettamente lucide.
"Bhè..che ne dici di un caffè caldo,in quel caffè lì giù?"chiese tenendo la sua solita espressione impassibile.
Ma pur sempre tenera.
Tutti di lui,ispirava tenerezza e abbracci.
Annuii velocemente sistemando il mio zainetto sulle spalle.
"Sono finite le lezioni?Non voglio essere la causa della tua bocciatura."mi punzecchiò ancora,attraversando la strada.
Corrugai le sopracciglia raggiungendolo "Guarda che sono una ragazza,con la testa sulle spalle!"mi lamentai "Ah davvero?" si fermò guardandomi dall'alto,facendo fremare il mio corpo.
'Cavoletti.'
"Esatto."esordii seria.
"Sei solo un scricciolo cocciuto."affermò riprendendo il suo cammino.
Rimasi lì.Imbambolata.Con la faccia da ebete e il cuore che martellava a mille.
"Bhè?Vuoi rimanere lì?"


God Natt,ragazze!

Ses Snart!
10/2

The BoxerWhere stories live. Discover now