XXXIV

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Capitolo trentaquattro

Capitolo trentaquattro

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"Perché ho poltrito,come una demente,in tutti questi giorni,piuttosto che studiare per l'interrogazione di oggi?!"
Il piagnisteo esasperante di Charlotte progrediva ormai da diverse ore,senza fine.Si era addentrata nella mia stanza,ancor prima che la mia sveglia strimpellasse e che il sole fioco illuminasse il cielo lugubre e nuvoloso,dando inizio al piagnucolamento illimitato. Nonostante l'inasprimento,dovuto dalle sue recriminazioni,slittai lontano dalle arroventate coperte ed abbrancai,tediosamente,il mio block-notes stipato di appunti particolareggiati sul Romanticismo francese.Tutti giovamenti per l'imminente interrogazione della deliziosa professoressa Bennet,la mia benamata professoressa di letteratura.
Sollevai gli occhi dal mio quadernino diligente squadrando il cranio di Charlotte colpire,con eccellente ritmo,il banco traboccante di appunti stesi sommariamente,solamente per aver dei sussidi durante la presumibile interrogazione.
"Potresti essere ammessa al corso di Musica.Hai un'esemplare attitudine!" ridacchiai frenando l'ennesimo colpo "Voglio fracassarmi la testa!Così avrò una valida giustificazione per non essermi presentata il giorno dall'interrogazione!" strillò attirando su di lei altri sguardi spazientiti per le sue incessanti lamentele "Char,potresti per qualche minuto,chiudere quella bocca?" le domandai scusandoci,alla folla invelenita, con un piccolo sorriso imbarazzato "Sono una stupida!Non ho aperto libro!È tutta colpa di Colton!" borbottò abbattuta sfregando agitatamente le mani sul viso paonazzo.
"Colton non aveva i suoi allenamenti?" domandai crucciata "A causa di questa bufera,molti professori e personale scolastico,non potranno raggiungere il college.Di conseguenza abbiamo trascorso parecchi giorni assieme.Oh,Hol!È magnifico trascorrere le ore in sua vicinanza!Particolarmente quando dormiamo assieme!Stretti,stretti!"sospirò trasognante,sollecitandomi una risatina rallegrata.Nonostante stessero insieme da un po',per Charlotte le piccine premure,che Colton le dedicava teneramente,valevano notevolmente. Come se fossero delle attenzioni ignote,per nulla riscosse in quei svariati mesi di fidanzamento.Quasi certamente era proprio questa amorosa peculiarità a rendere la loro coppia inalterabile ed ampiamente affiatata.
"Perché ti stai burlando di me,Hol?Dormire con il proprio ragazzo è confortante,oltre che magnifico!" "Non mi sto burlando di te,sei semplicemente esilarante!E poi,rileggi i tuoi appunti.La professoressa Bennet,arriverà fra pochissimo!" mi salvaguardai sbatacchiando le spalle,ri-portando gli occhi sulle annotazioni riguardanti le composizione insigne di Jean-Jacques Rousseau,uno dei padri fondatori del Romanticismo.
"Quindi il resoconto,delle notti vissute unitamente a Colton,sarebbe esilaranti?-asserì sogghignante attuando la milionesima torsione,finalizzata nella mia direzione-Allora esponimi l'integra serata trascorsa assieme a Kristoffer,posteriormente al ricevimento principesco di Mr.Clark!Oh!Voglio anche essere informata su quella,deliziosa e inopinata,scappatella di due giorni fa!Voglio spassarmela anch'io di fronte alle tue sciocche moine!" ultimò la sua pretesa spietata,sovrapponendo il mento sul palmo della sua mano,indugiando un mio responso,ricolmo di leziosaggine che avrebbero appagato il suo vile intento.
Non le avrei mai riportato ogni singolo avvenimento capitato,nel dispendioso appartamento di Kristoffer,giacché fossero accadimenti fin troppo intimi e inadeguati.Pertanto mi delimitai a piroettare gli occhi, progredii con il mio scrupoloso ripasso ed ignorai,del tutto,quel noioso sollazzo infantile.La biondina al mio fianco procedette con il suo intento,non prendendo in considerazione la mia apatia "Oh andiamo,Hol!Raccontami!Non costringermi ad utilizzare tre gocce di Veritaserum." mormorò sogghignante scalciando contro la superficie in legno,della mia sedia "E dove pensi di trovare: Sciroppo di Elleboro,sangue di drago,Mandragola,zanne di serpente,Aconito e Artemisia?Oltre a ciò voglio rammentarti che i tempi di preparazione sono bislunghi e che la sua preparazione è strettamente controllata dal Ministero della Magia." scoccai la lingua sul palato,cedendole uno schiaffetto sulla testa platinata "Sei insopportabile!Perché non vuoi raccontarmi nulla!" brontolò imbronciata accostandosi alla mia spalla,foderata da un camicetta bianca intercalata in una genuina gonnellina corvina.
Per buona sorte non dovetti escogitare nessuna tattica,per porre fine a quella scomoda e ottusa pretesa di Charlotte,dacché la professoressa Bennet fece il suo ingresso all'interno dell'aula,imbottita di un etere funereo,indubbiamente derivato dall'inquietudine e l'ansietà per l'incombente interrogazione.I miei compagni,prontamente,guizzarono ai loro posti originando un irritante schiamazzo ed una turbine di fogli che arrecò una graziosa risatina alla docile professoressa,vestita con il suo usuale tailleur rosa cipria "Buongiorno miei cari!Noto che la mia presenza non sia molto gradita,quest'oggi." ridacchiò abbandonando sulla cattedra i suoi averi.
"Perché il nubifragio non ha ostacolato il suo arrivo?Non abbiamo mai una fortuna!" brontolò Charlotte leggiucchiando,infruttuosamente,i suoi appunti "Char!" la rimproverai colpendo il suo braccio,arginando un sorriso allietato.
La sua asserzione non fu garbata nei confronti della professoressa Bennet,considerando i suoi molteplici appoggi nel corso dell'anno scolastico e del suo programma scolastico,perennemente mitigato e sintetico;pur tuttavia non mi avrebbe rammaricato trascorrere le ore nella sala comune,cullandomi con una squisita tazza di cioccolato caldo,anziché risiedere nelle aule.
"Allora!Chi vuole venire all'interrogazione?Forza!Non siate timidi!" squittì spalancando il tomo di letteratura e il suo privato taccuino,laddove era stilato l'integrale elenco degli studenti di questo corso.Nella classe seguitava l'esimio mutismo scrupoloso pre-interrogazione,gli unici suoni udibili erano: i respiri irrequieti,delle autentiche implorazioni a qualche divinità e il fruscio dei fogli che venivano letti e ri-letti,con la speranza di incidere nella mente qualche novella informazione.
"Ho capito,devo chiamare io.-sospirò abbattuta sistemandosi gli occhiali sulla punta del naso,per poter scandagliare perfettamente i nostri volti angosciati- Allora...Lee e Moore." mormorò sorridendo ai due ragazzi "Poi...Miller e..." i suoi occhi vagarono per taluni attimi per la stanza per poi saldarsi al nostro banco,saldato nella terza fila dell'ala sinistra, miratamente sul corpo traballante di Charlotte.Ancor prima che le sue labbra sancissero il cognome della biondina,mi sollevai sulle mie gambe "Vengo io,all'interrogazione." enunciai generando un brillante sorriso alla professoressa "Certamente!-squittì esultante-Gli altri possono riguardare un'altra materia oppure riposare!Ma dovete fare silenzio,mi raccomando."
Agguantai i miei appunti sotto lo sguardo riconoscente di Charlotte "Grazie mille,Hol." sussurrò scoccandomi un bacio lesto sulla guancia accaldata "Sei in debito con me!Devi offrirmi una cena al ristorante giapponese." asserii accostandomi alla cattedra assieme alla mia sedia "Avvicinatevi ragazzi!Con questo freddo è meglio stare stretti,stretti!" ridacchiò ancora accogliendoci con amorevolezza alla cattedra "Holly,ho notato che prestavi molta attenzione alle mie lezioni.Ti andrebbe di iniziare?Esponi un argomento a piacere!" "Vorrei iniziare con una ricapitolazione del contesto storico,per poi proseguire con la delucidazione del Romanticismo e dei padri fondatori." "Hai la mia completa attenzione." mi sorrise.

The BoxerWhere stories live. Discover now