XXXIII

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Capitolo trentatré

Capitolo trentatré

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Kristoffer a seguito della sua garanzia,di rincasare sprovvisto di grevi ferite,uscì dall'appartamento abbandonandomi con una ragguardevole responsabilità: Abbie,la figlia affettuosa di Jonh, l'uomo assai empio.
Non riuscivo ad assimilare il presupposto di essere stata selezionata,da Kristoffer,come un'ammissibile baby-sitter.Lui conosceva perfettamente i miei modi,incessantemente goffi e imprudenti,siccome fossero regolarmente,incentivo per le sue insopportabili beffe.Quindi perché preferire me,un rischio perseverante, invece che un'affidabile baby-sitter attestata che non avrebbe assassinato,involontariamente,la splendida bambina dalla chioma dorata?
Posai lo sguardo su di lei scovandola,ancora,avvinghiata alle mie gambe vestite con un pratico Boyfriend Jeans "Ehm..cosa fai assieme alla tua baby-sitter,abitualmente?" le chiesi timorosamente studiando il suo aspetto stupendo e nettamente rassomigliante a Bubbles del cartone animato 'The Powerpuff Girls' "Mh..qualche volta dipingiamo,coloriamo o leggiamo delle fiabe.E...uh!Molto spesso giochiamo alle principesse o facciamo le acrobazie." stridò elettrizzata staccandosi dalla mia gamba per poter saltellare,come un coniglio pasquale,assieme alla sua giraffa di pezza.Alquanto tenera.
"Okay,okay." ripetei spaventata arginando i suoi balzi,eludendo che cadesse,fracassandosi la testa "Possiamo..disegnare?Ti piace come idea?Poi ceneremo con una bella pizza?Ti piace la pizza?O è un alimento troppo pesante o sei allergica a qualche ingrediente?!Diamine,Kristoffer non mi ha informata su questo!E se morissi per una reazione allergica?Tuo padre mi ucciderebbe!E probabilmente anche Kristoffer." "La pizza mi piace molto.E poi ho sette anni!Sono grande,grande!" rincuorò sorridendomi "E sì,possiamo disegnare. Kristoffer ha dei fogli?" domandò inclinando la testa "Non lo so.È la seconda volta che mi ospita in casa sua." mormorai squadrando il colossale appartamento sontuoso.
Non sapevo dove quel pugile perfido custodisse dei fogli,e se ne possedesse,perciò fui costretta,purtroppo, a rovistare tra gli averi di Kristoffer,senza essere impedita dai suoi ordinari brontolamenti. Rassicurai Abbie di recuperarle dei fogli,per potersi svagare,per poi intraprendere l'investigazione nella porzione di casa,occupata da una scrivania e l'immensa libreria,a ridosso del maestoso pianoforte,perfettamente sfavillante.Non avevo ancora conosciuto se Kristoffer avesse delle doti da strumentista oppure quel nobile strumento si trovasse lì ,unicamente come abbellimento per l'appartamento,già notevolmente sontuoso.
Spalancai senza irresolutezza uno dei cassetti,inglobati nella scrivania bruna,rivelando soltanto dei tagliandi e della barbosa documentazione,colma di cifre e vocaboli incomprensibili.Compresi solo che quel cassetto includesse,esclusivamente,faccende burocratiche,pertanto scivolai al secondo cassetto,considerevolmente più corredato.Tra le dissimili futilità scorsi dei fogli lattescenti,sistemati ordinatamente sul basamento del cassetto "Ho trovato dei fogli..ma non credo che Kristoffer abbia dei colori."bisbigliai tristemente estraendo con accuratezza i pezzi di carta "Ho qui il mio astuccio che uso per la scuola!" ridacchiò allegramente trottando nell'esiguo salotto al di sotto della struttura,reggente della camera da letto.
Prontamente rimuginai sulla deliziosa nottata trascorsa in quel vellutato letto e fra le sue braccia toniche che inaspettatamente mi avevano accalcato contro il suo fisico nerboruto e dolcemente profumato.Avevo venerato quel mansueto abbraccio nello stesso modo in cui adoravo gli Scones,i minuscoli dolcetti inglesi esemplari per l'ora del tè.
Abbrancai tra le dita l'impugnatura del cassetto,incline a sigillarlo e iniziare a sollazzare la ragazzina dai lunghi capelli fulvi,invece qualcosa,lasciato smascherato dai fogli, richiamò la mia regolare curiosità.Sul fondale del cassetto vi era deposta una foto distesa con il suo lato abbozzato capovolto.Indubbiamente sarebbe stato meglio non ficcanasare tra gli averi di Kristoffer però il suo illustre distacco,esercitato contro la mia volontà nel conoscerlo pienamente,mi esortò ad arpionare concitatamente la foto e rivelare la sua figurazione. Due splendide donne, o meglio una donna adulta e una bambina, gioiosamente congiunte in un amoroso abbraccio.
Analizzai minuziosamente le due donne dalla carnagione argentea e i capelli castani,comparabili alle fisionomie del pugile.Annientai istantaneamente l'ideologia che quelle persone fossero la sua conserte e sua figlia,inconfessate,poiché quella donna fosse troppo grande per lui.Pertanto decretai che quella fosse l'arcana famiglia di Kristoffer,siccome i loro tratti somatici fossero considerevolmente coincidenti.
"Cos'è quella?" trasalii intimorita a causa della fulgida voce di Abbie "Mh-cosa?No-è n-iente-...è una cosa per grandi!" mi discolpai gettando con un gesto fulmineo la foto nel cassetto e sigillare quest'ultimo "Ma tu non sei grande!" ridacchiò la bambina "Sì,invece!Ho sedici anni!" borbottai intrecciando le braccia "Abbiamo quasi la stessa età!" continuò beffarda trottando nuovamente verso il salotto "Non abbiamo quasi la stessa età!" protestai seguendola "Comunque ho trovato dei fogli!Cosa vuoi disegnare?"le domandai accovacciandomi,alle pendici del lustrato sofà funesto,sopra un cedevole tappetto "Mh..- sibilò impensierita picchiettandosi il microscopico indice sul mento-Voglio disegnare te e i tuoi capelli buffi!Possono farti un ritratto?Sono molto brava!" "D'accordo,puoi farmi un ritratto." sorrisi sparpagliando i fogli sul basso tavolino dianzi occupato da: molteplici colori,penne colorate e altri arnesi scolastici.
"Che scuola frequenti,Holly?" "La Boston College High School.E tu?" replicai spostando gli occhi su ogni arredo ubicato in quel contenuto,ma funzionale,angolo di appartamento. Anch'esso aveva una nuance del nero,indubbiamente il colore privilegiato da Kristoffer,ed era composto da: un sofà in pelle nera,una gigantesca televisione sostenuta sul muro,uno striminzito tavolino ed un genuino cassettone,inferiormente alla tv,ornato da due suppellettili in oro e una PlayStation.
Sbatacchiai scetticamente le palpebre alla vista di quello strumento giovanile in una casa ampiamente distinta, proprietà di un pugile bisbetico di ventitré anni.Non riuscivo a fantasticare un'ipotetica visuale di lui giacente,rozzamente,su quel divano mentre gingillava con un insensato videogioco.
"Vado alla Oliver Hazard Perry School. Non è molto lontana dalla tua scuola!Anche nella vostra scuola il venerdì è la giornata delle favole?Cinque bambini devono raccontare una storia al resto della classe e il più bravo vince un muffin ai mirtilli!" espose gioiosamente disegnando,con un pennarello rosso smagliante,delle cospicue righe attorno ad un imperfetto cerchio "I muffin ai mirtilli sono squisiti!In ogni modo,no,non abbiamo una giornata dedicata alle favole.Però!Ogni Martedì servono,alla mensa,le polpette!E sono paradisiache.Ti piacciono le polpette?" "Oh sì!Tantissimo!La mia nonna me ne prepara tantissime quando ci incontriamo!E le sue polpette sono buonissime!!" strillò alzando le braccia in aria "Invece papà non cucina molto bene.-parlottò ri-abbassando le braccia-Infatti molto spesso,quando siamo al The Punch,mangio con Kristoffer.Lui cucina molto bene." ridacchiò sostituendo il pennarello rosso con uno rosa "Da quanto conosci Kristoffer?" le domandai stuzzicata dall'ennesima menzione,di Kristoffer,dalla ragazzina "Kristoffer c'è sempre stato!" rise clamorosamente "Lui è il mio fratellone!Lui è super gentile con me e mi compra tantissime cose.Anche per te è un fratello?" i suoi occhi turchini si conficcarono nei miei,temporeggiando una mia risposta esaustiva "Ehm..no.Kris non è un fratello." ridacchiai nervosamente sentendomi decisamente in imbarazzo "Allora è il tuo fidanzato!" seguitò ancora più stimolata da quell'argomento "Cosa?!No!No!Io e lui non siamo fidanzati!" strombazzai turbata al suo interrogativo disagevole "Perché non ti piace?" "No!Cioè!Sì che mi piace ma n-o!" farfugliai agitatamente guardandomi attorno "E allora perché non siete fidanzati?" "Perché non ci piacciamo in quel senso." "Quale senso?" "Piacersi come si piacciano tua mamma e tuo papà.Ad esempio." "Ah..e non perché non potete piacervi come mia mamma e mio papà?" "Perché sono cose spontanee e poi...Kristoffer non frequenta ragazze come me.." mormorai stritolando tra le dita,traballanti,il manicotto del mio maglioncino rosa e bianco.
Era paradossale come un'angusta ragazzina riuscisse a turbarmi, con le sue disagevoli interpellanze,a riguardo del bizzarro ragguaglio fra me e Kristoffer. Certamente non era la sua finalità,turbarmi,giacché fosse solamente un'innocente desiderio di sapere.Ordinario per i bambini delle sua età.Eppure quelle citrulle supposizioni,su di noi,furono un'incentivazione per le mie abituali riflessioni pertinenti al nostro singolare legame,per giunta sprovvisto di un epiteto.
Non ero in grado di appellare la nostra inusuale congiunzione siccome non avessi ancora ben captato cosa fossimo effettivamente.Indubbiamente non era minimamente consimile a quella con i miei coetanei considerato che,non avessi mai testato tutte quelle sensazioni particolari e non avessi mai baciato nessuno di loro,eludendo dei mansueti baci di attaccamento con Charlotte e le mie compagne di camerata. Ulteriormente queste diatribe,opprimevano la mia testolina,anche a causa del carattere inspiegabile e imperturbabile di Kristoffer,che non tralasciava,in nessuna occasione,i suoi pareri o la sua emotività.
Questa sua peculiarità era parecchio indisponente, essendo una persona perennemente necessitante di certezze e manifestazioni di tenerezza, tuttavia era proprio questa difformità del suo carattere,rispetto al mio,a renderlo tremendamente irresistibile.
"Come siete strani voi adulti!Vi fate troppi problemi!" borbottò lei procedendo con il mio ritratto pressoché completato e solamente quando osservai la mia bizzarra raffigurazione,scorsi un'altra figura al suo fianco.Una raffigurazione notevolmente più slanciata,tinta totalmente con colori scuri e un groviglio di segmenti in cima al suo viso.Indubbiamente il ritratto di Kristoffer.
"È Kristoffer?" le domandai sorridendole "Sì!E guarda,vi state tenendo la mano!Come me e Oliver!" squittì appoggiando il mento sulle sue manine paffutelle "Chi è Oliver?" "Oh..Oliver è il mio quasi-fidanzato.Lui non mangia la cioccolata,quindi non so se si merita il mio interesse!" sbuffò impensierendosi causandomi un risatina divertita per la sua modestia "Beh..una coppia non deve avere inevitabilmente gli stessi gradimenti!E poi vuoi lasciarti scappare un ragazzo difforme dal resto dei tuoi coetanei?È molto meglio avere una cosa inconsueta che monotona!" "Mh..però è veramente uno stupido!La cioccolata è troppo buona.A te piace la cioccolata?" "Oh sì!Io amo follemente il cibo!Tranne il caffè!Quello è nauseabondo!" mormorai arricciando il naso "Io non posso bere il caffè.È una bevanda per i grandi.Kristoffer beve il caffè." "Lo so!Infatti è uno stupido!" proferii tranquillamente causandole una risatina "Hai insultato Kristoffer!Ora ti mangerà tutti i tuoi biscotti!" "Pff..non ho paura di quel gigante." la rassicurai "È ora di cena,ordiamo una pizza?" "Sì,sì,sì!" "Che pizza vuoi mangiare?" "Una Chicago Style con aggiunta di bacon e funghi!E posso ordinare anche una bibita gassata?Non dirò nulla a papà e nemmeno a Kristoffer!Ma ti prego,ti prego,ti prego!Sarà un segreto tra amiche." mi scongiurò assumendo la stessa sembianza di Puss in Boots, il gatto,tenerone ma vivace, del cartone animato 'Shrek'. "D'accordo,d'accordo.Sarà un nostro segreto." la rassicurai estraendo il mio telefono dalla tasca e aprire una delle tante app,per richiedere il cibo a domicilio "Ordiamo in questo locale!È vicinissimo e le pizze arriveranno fra poco." "Meno male!Ho molta fame."
Ordinai prontamente le due pizze,le due bibite gassa,una porzione di patatine fritte e due dolcetti,così da concludere magnificamente la serata "Per tutte le pozioni di Piton!C'è un ristorante giapponese proprio qui accanto!Kristoffer devi invitarmi più spesso." borbottai seguitando la mia perlustrazione su i vari ristoranti circostanti all'enorme grattacielo.
Alloggiando distante dal nocciolo di Boston,più precisamente all'interno del college, non possedevo così tanto assortimento.In molte occasioni neppure i miseri locali eseguivano le consegne a domicilio,pertanto ero costretta ad ordinare solamente una pizza dallo snack-bar della BCHS.
"Chi è Piton?" domandò lievemente causando uno scossone al mio piccolo ente tinto,fieramente,dai due colori caratteristici della casata dei Corvonero: il blu e il bronzo.Sospirai affranta per essere,nuovamente,inciampata in una persona ignara del fantastico mondo fantasy di Harry Potter.
"Abbie,tu non hai mai letto,o visto,Harry Potter?La serie di romanzi fantasy scritta da J. K. Rowling?" le domandai stupefatta per la sua inattitudine "Mh..no!Che cos'è?Chi è Harry Potter?E chi è Piton!" si lamentò inerpicandosi,sulle mie gambe mingherline,fino ad issarsi sulle mie gambe decisamente incuriosita "Okay,okay!Ti spiegherò brevemente e semplicemente tutto il mondo fantasy di Harry Potter." "Sono prontissima!" esultò strizzandomi le guance "Sembri proprio una bambolina!Harry Potter ha una bambolina?Come te!Ma tu sei la bambolina di Kristoffer!" "Io non sono la bambolina di Kristoffer,Abbie!" ridacchiai "Allora cominciamo dall'inizio! Due maghi,James Potter e Lily Evans,sono due innamorati,proprio come te e Oliver,che un giorno decisero di sposarsi e di avere un bambino,un piccolo maghetto.Harry Potter. Però un giorno James e Lily verranno uccisi dal più grande mago oscuro di sempre, Lord Voldemort!Lui tenterà di uccidere Harry, che era solo un piccolo neonato,ma fallirà e perderà tutti i suoi oscuri poteri!Lasciando sulla fronte di Harry una strana cicatrice a forma di saetta!" "E la storia finisce qui?" "No Abbie,la storia deve ancora iniziare. Harry crescerà con i suoi zii,i Dursley,una famiglia molto prepotente che lo tormentano ogni giorno,tenendogli anche nascosta la verità sulla morte dei genitori.Ma un giorno,il giorno del suo undicesimo compleanno,la sua vita infelice cambierà!Arriverà Hagrid,un mezzogigante ma molto dolce,che racconterà la sua vera natura al piccolo Harry!" "Harry scopre di essere un mago!" "Esattamente!Ma non un mago qualunque!Lui è il mago più famoso di tutti tempi, perché è l'unico che è riuscito a sopravvivere a Lord Voldemort!" "E poi?" "Hagrid gli consegnerà la sua lettera per la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, che probabilmente si trova in un anello di montagne in Scozia.E per arrivare in questa scuola,gli studenti,devono prendere un treno speciale 'Hogwarts Express' che si trova King's Cross Station, esattamente dal dal binario 9 e ¾ che è invisibile agli occhi dei babbani, ovvero i non maghi.E anche la scuola di Hogwarts non è visibile agli occhi dei curiosi!" "Tu hai ricevuto la tua lettera per Hoggywar?" domandò inclinando la testa "No,ma aspetto quella lettera da sedici anni!" borbottai "E poi cosa succede al piccolo Harry?" "Beh lui avrà molte vicissitudine e si farà molti amici!Come Ron e Hermione!" "E Piton?" "Severus Piton è il professore di Pozioni alla scuola di Hogwarts e direttore della casa di Serpeverde." "Ed è simpatico?" "Beh..Piton è un personaggio molto particolare.È un po' come Kristoffer." mormorai facendola ridere "Voglio vedere questo film!Mentre mangio la pizza!" strillò balzando con un gesto lesto,giù dalle mie gambe "Davvero?!" strillai infervorata all'idea di aver plasmato,presumibilmente,una piccola PotterHead "Non è film pauroso come quelli che si vede papà,vero?" "Oh no!Io ho iniziato alla tua età!Ti piacerà sicuramente!" la rassicurai drizzandomi in piedi "Ora sistemiamo questi fogli e apparecchiamo la tavola,temporeggiando l'arrivo del fattorino." "Va bene.Questo è per te,puoi attaccarlo nella tua cameretta!Ci ho messo anche la firma,così nessuno può rubarlo." mi sorrise dolcemente porgendomi il disegno "Grazie mille Abbie,è fantastico!Lo appiccicherò al muro vicino alla mia scrivania." ricambiai il sorriso stringendo il paffuto corpicino,aromatizzato al gusto di Mrs Freshley's Pink Snowballs, fra le braccia.

The BoxerWhere stories live. Discover now