IV

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Capitolo quarto

Capitolo quarto

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"George Gordon Byron,o meglio noto come Lord Byron.È un poeta inglese,nato a Londra,il 22 gennaio 1788.Qualcuno sa dirmi in quale periodo storico possiamo collocarlo?" domandò la professoressa Bennet scrutando la classe a ridosso dei suoi occhiali,sistemati sul naso longilineo.
I suoi occhietti turchini si sconfortarono accorgendosi della disattenzione degli alunni,impegnati in dissimili imprese,come: scribacchiare sulle loro agende,mangiucchiare dei stuzzicanti dolcetti dietro lo smisurato libro di letteratura inglese ed infine,i più incoscienti,assopiti tranquillamente sul banco scolastico.
Sospirai rassegnata alzando la mano attirando l'attenzione della professoressa,abbigliata da un buffo tajer rosa sbarazzino,somigliante allo stesso indumento indossato dalla professoressa Dolores Umbridge.Insegnante di Difese contro le Arti Oscure alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.Frenai una lieve risatina non appena lei mi diede la parola,ringraziandomi con un colossale sorriso "Byron è stato un esponente rappresentativo del Romanticismo.Anzi fu un poeta di spicco del secondo Romanticismo,se vogliamo essere più minuziosi." esordii tamburellando la matita sulle pagine lattescenti del libro "Esattamente!" gorgogliò riprendendo la sua lezione cercando di acciuffare l'attenzione dei suoi alunni anestetizzati,fallendo malamente.La lezione sarebbe terminata a breve e nessuno dei presenti aveva la minima intenzione di r-innestare i propri neuroni spossati.
Comprendevo la seccatura durante le ore scientifiche,poiché anch'io non prestavo la minima attenzione alle parole soporifere dei professori;ma non nelle ore letterarie.
Chiusi il mio libro immacolato,ordinando,successivamente,il banco da tutte le cianfrusaglie,bramando la voglia di correre nella mia stanza,per dare inizio al mio Week-end negligente.Anche se,prima di sprofondare nel mio cedevole letto,dovevo concludere un compito inziato nelle sere passate.
Passai tutta la notte ad escogitare un piano eccellente,per provare,ancora una volta,a comunicare al pugile le mie intenzioni.Quel pomeriggio nessuno sarebbe riuscito ad ostacolare il mio piano,tanto meno quel pugile immane.
Scattai in piedi non appena la campanella pomeridiana annunciava la fine delle lezioni settimanali,in seguito ad un cortese e lesto congedo alla professoressa,filai allegra all'esterno,laddove numerosi studenti girandolavano briosi per la fine delle lezioni.Per tutto il tempo che marciai in direzione della mia stanzetta,tentai di trovare Charlotte,ancora ignara del mio demente piano.
Ero consapevole che non avrebbe reagito allegramente alla mia illustrazione.
Raggiunsi il mio padiglione rimuginando sul programma che avrei realizzando solo dopo aver avvisato e rassicurato la biondina protettrice della mia persona goffa.
"Char!Sei bellissima questo pomeriggio!" mormorai sbalordendola mentre i suoi occhi scorrevano sui,mediocri,avvisi stilati dalla Mitchell,la nostra sorvegliante "Ehm..Ciao Holly!- gorgogliò dubbiosa-Hai letto cos'ha scritto?Le stanze verranno periodicamente ispezionate.E' una scuola oppure la casa di detenzione di Alcatraz?" sbuffò roteando gli occhi "Spero che non mi vengano segregate i miei dolciumi.Ho speso due paghette mensili per tutto quel ben di Dio." mormorai provocandole una risatina.
Per fortuna il suo umore era benevolo,pertanto non avrei rischiato uno strangolamento bellicoso "Allora Char!Come procede la tua vita?"le chiesi passeggiando al suo fianco "Cosa devi dirmi Holly?Ti conosco da tre anni e conosco anche i tuoi modi persuasivi.Vuoi altri soldi per comprarti altri dolciumi?" "No!Cioè..se vuoi,non mi offendo mica!Però..devo avvisarti su un avvenimento che realizzerò tra qualche minuto." le sorrisi sfarfallando le ciglia pulite "Non deruberai la pasticceria di mio zio Holly.Ti darà i suoi pasticcini,senza indossare un passamontagna." ridacchiò ricercando la chiave della sua stanza all'interno del suo zaino corpulento,sospirai stringendo le dita umide "HodecisoditornarealThePunch." esordii rapidamente,augurandomi di non ricevere nessuna bastonata.
I suoi movimenti si bloccarono come se qualcuno avesse colpito il suo corpicino con un Petrificus Totalus:un incatesimo di pietrificazione;ma ad un tratto una mano colpì la mia testa "TU COSA?!SEI IMPAZZITA?!" "Io impazzita?Tu mi hai colpito!" gorgogliai massaggiandomi la mia cute indolenzita "E tu vuoi tornare in quel posto!Per tutte le pozioni di Piton,Holly,sei impazzita?Hai visto quel pugile cosa è capace di fare?E hai visto dove vive?"strillò infiammata richiamando l'interesse di un gruppo di studentesse,propense ad origliare la nostra conversazione così da possedere una nuova esclusiva su cui erigere una successiva conversazione.Sorrisi educatamente alle ragazze agguatando le chiavi nello zaino della bionda,trascinandola successivamente nella sua stanza sistemata;tutti gli oggetti erano al loro posto e nessuna cartaccia era deposta sul pavimento,perfettamente lindo.
Sospirai chiudendo alle mie spalle la porta "Char,lo so che non è un locale fiducioso e capisco anche la tua preoccupazione per quel pugile.Ma andrà tutto bene!E' palese che sia un locale notturno,quindi di pomeriggio non ci sarà nessuno.E quel pugile,Kristoffer,non mi farà del male!Avrà pur un briciolo di umanità,dentro quel corpo immenso!" "Non andrai in quel posto.Né da sola e né scortata da qualcuno.E' troppo pericoloso e quel pugile non traspira nessun briciolo di umanità.E' solo un ragazzone assetato di sangue."borbottò incrociando le braccia "Stiamo parlando di un pugile!Non un vampiro Char!" sbuffai ridacchiando,sedendomi sul letto "Hai visto anche tu,come ha ridotto il suo avversario.Potrebbe fare la stessa cosa con te.Come puoi non aver paura di incontrarlo?!"piagnucolò acciuffando la sua testa fra le mani "Char,non mi fa paura." dissi scivolando dal letto e raggiungendola "Ci andrai lo stesso,vero?" "Sì.ci andrò lo stesso.Che tu lo voglia o no"ridacchiai "Sulla mia lapide puoi scriverci un: 'Qui,giace Holly Wilson,una ragazzina uccisa da Kristoffer Hagen.Lo stimato pugile di Boston." "Non è divertente!" sorrise colpendo di nuovo la mia testolina "Ti ho convinta?" chiesi sporgendo il labbro "D'accordo,ma portati con te,questo!"
Balzò in piedi sulle sue asciutte gambe smunte,lasciate scoperte da i suoi pantaloncini sportivi,marciando verso l'armadio "Deve..essere..qui.." mormorò con voce strozzata intanto che le sue mani ricercavano qualcosa.
Il mio piano stava procedendo senza intralci:Charlotte aveva accolto la mia strampalata trovata e l'avviamento sarebbe avvenuto tra una manciata di minuti.
"Eccolo qui!Mio padre me ne regala sempre più di uno!" arrossì mostrandomi una bottiglietta spray,anonima ai miei occhi "Ehm..vuoi farmi capire che emano cattivo odore e devo mettere del profumo?" chiesi aggrottando le sopracciglia "No,idiota!E' un spray al peperoncino.In caso di pericolo puoi utilizzarlo." spiegò lanciando la boccetta nella mia direzione che puntualmente non afferrai e si avventò sul mio naso.
"Ounch.."piagnucolai "E secondo te,metterò un pugile KO,con uno spray al peperoncino?" "Beh..se non ci riuscirai,puoi sempre usare il piano B." scrollò le spalle "Abbiamo un piano B? " domandai perplessa "Certo che sì!Un bel colpo basso." ghignò strizzando tra il pollice e l'indice,la mia guancia paffuta "Quanto basso?" "Nelle parti basse!E' pur sempre un ragazzo,no?"

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