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Il silenzio era snervante. Una mosca continuava a prendere contro il portafrutta e la Regina arricciava il naso ogni volta.

Per la prima volta in assoluto, Taehyung si trovava da solo con la famiglia reale al completo. Si erano incontrati di prima mattina in un salotto e si erano accomodati al tavolo più bello che avesse mai visto. Era robusto, in legno scuro, ed era già apparecchiato con pane e frutta. Poteva essere una colazione frugale, ma la luce calda che proveniva dalle tante finestre dava al tutto un’atmosfera idilliaca.

C’erano suo padre, la Regina, le loro figlie (sorellastre!), il generale Adrian e suo figlio Louis (cugino!). C’era anche Re Gerard, seduto proprio al fianco di Taehyung. Anche lui sembrava star sperando che fare colazione tutti insieme fosse un’eccezione di quella giornata e non un’usanza.

Doveva essere un modo per dare il benvenuto a Taehyung, ma le tre principesse non facevano che lanciargli occhiate ostili e lui non poteva biasimarle: la sua presenza aveva la stessa discrezione di un enorme cartellone appeso sulle loro teste. Tentativi falliti di avere un maschio: uno, due, tre!

Tentativo Numero Due era quella che lo guardava peggio, ma era anche l’unica a far conversazione. Si chiamava Charlotte, era bruna come il padre e doveva avere sedici, diciassette anni. Portava un rosario al collo e imburrava il pane nello stesso modo in cui si sarebbe pulita una spada sulla gonna.

“Volevo farvi i complimenti per ieri, Altezza. Eravate molto elegante.”

Altezza. Taehyung odiava il suo titolo già così tanto.

“Anche la corona è molto bella. E’ stata forgiata ad Ophidia, vero?”

Louis saltò su, l’unico bambino della tavolata. Era l’immagine sputata di suo padre.

“Posso provarla?”

“Louis, non è educato.”

“Scusa, papà.”

Taehyung si era già tolto la corona. “Non c’è problema.” 

Tutto contento, Louis se la mise in testa e i presenti lo guardarono tutti. Una delle principesse si complimentò per la sua bellezza e il bambino rise.

Per quanto potesse odiare anche quella, Taehyung non aveva problemi ad ammettere che la corona era davvero stupenda. Era sottile, semplice, senza pietre incastonate o disegnini vari. Non formava un cerchio completo ma faceva due volte il giro del capo, come un nastro dorato. Le estremità andavano a cingergli le tempie e raffiguravano la testa e la coda di un serpente.

Louis ci giocò un po’, poi Adrian tornò ad allungarla a Taehyung con un occhiolino. Era un gesto innocente, ma a Taehyung mise soltanto ansia.

Stare con le mani in mano lo uccideva. Ogni minuto passato in tranquillità era un minuto che spodestava il suo ritorno a casa e loro erano a tavola almeno da un quarto d’ora.

Le occasioni di trasgredire, di fare del suo peggio, come aveva detto Adrian, non arrivavano e Taehyung non poteva aspettare che piovessero dal cielo. Se le doveva creare da solo.

“Allora, Altezza.” fece la regina. “La colazione è di vostro gradimento?” 

Taehyung stava masticando e le fece segno di aspettare un attimo. Re Gerard non ebbe i riflessi pronti quando il ragazzo gli prese la mano e ci sputò dentro il malloppo di cibo che aveva in bocca.

“C’è di meglio.” fece, poi risucchiò il proprio boccone.

L’effetto fu immediato: Re Gerard cacciò subito la mano in una bacinella d’acqua, schifato. La Regina guardava dal sovrano a Taehyung con occhi strabuzzati e per poco Tentativo Numero Tre non si fece prendere da un conato di vomito. Re Quentin era esterrefatto e gli angoli della bocca di Adrian singhiozzarono verso l’alto. 

THE SLEEPLESS KING (Libro 1) (BTS FanFiction - Taekook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora