43

1.8K 246 70
                                    

Il silenzio nella sala era torbido, così viscido da colare nelle ossa.

Tutti gli sguardi erano puntati su Taehyung e lui era fermo immobile, una statua di ghiaccio da cui usciva una nuvola di respiro.

Poi una donna si inchinò.

Se ne inchinò un’altra.

Un’altra ancora.

Quattro uomini contemporaneamente.

Altri dieci.

L’intera stanza si prostrò ai piedi di Taehyung in un effetto domino. L’ultima fu la Regina, così devastata da non riuscire a chiudere la bocca.

“Lo hanno ucciso.” spiegò il soldato. “Gli era stato chiesto un incontro, ma era un’imboscata. Mi dovete credere se vi dico che non c’è stato niente da fare.”

I pugni di Taehyung stavano tremando.

Non era così che dovevano andare le cose. Non era questo il piano. Suo padre era il colpevole di tutte le sue pene, ma non doveva morire. Doveva tornare, farsi carico delle sue vergogne e vedere salire al trono il fratello. Non era previsto ch Taehyung si facesse carico del regno tra un passaggio e l’altro, né per due giorni né per due ore.

Doveva parlare con Adrian, immediatamente. Avrebbe dovuto proclamarlo re lui stesso? Forse il soldato aveva una missiva da consegnargli in privato. L’importante era non farsi prendere dal panico e aspettare suo zio prima di prendere qualsiasi decisione. Avrebbero aggiustato tutto.

“Quando farà ritorno il generale Adrian?”

“Non farà ritorno, Maestà.”

“Che vuol dire?”

L’uomo tirò su col naso.

“Che vuol dire?”

L’uomo scosse la testa e Taehyung si sentì mancare il terreno sotto i piedi.

Oh, no.

No.

No.

Per favore, no.

Le gambe di Taehyung non lo ressero. Il ragazzo si chinò a terra e i suoi occhi si erano fatti così enormi da essere grotteschi. Fece per mettersi le mani nei capelli, ma le dita gli si incastrarono nella corona.

Era Re.

Era Re di Chestnut.

Non c’era nessuno a sostituirlo, nessuno a organizzargli la fuga, nessuna data di scadenza se non la sua stessa morte.

Dietro di lui, Jungkook uscì dalla sala da ballo a forza di spintoni.

“Vi devo consegnare questo, Maestà.” disse il soldato. Si era messo a frugare all’interno di una sacca della cintura e prese Taehyung per mano. Gli infilò al dito l’anello di suo padre. L’anello di un re.

Taehyung si tirò indietro con il pensiero, ma il suo corpo rimase fermo lì.

Ogni cosa riprese vita, tutto d’incanto. Il cavallo venne portato via, gli inservienti pulirono il fango, le persone ripresero a parlare. Charlotte accorse al fianco di Taehyung e per un qualche motivo anche Bertha. Queste lo chiamavano, gli sventolavano mani davanti, ma lui non reagiva. Bertha gli sentì la febbre.

“Avete bisogno di sedervi, Maestà? Vi portiamo nelle vostre stanze?”

“Volete un po’ d’acqua?”

“Avete freddo?”

“Come dobbiamo organizzarci?”

“E’ inutile mettere su un evento domani o dopodomani quando tutti sono già qui. Facciamola oggi l’incoronazione.”

“Ma sua Maestà non risponde.”

“Maestà, vi va bene? Possiamo procedere?”

“Maestà?”
“Basta, lasciatelo a me. Non vedete che ha bisogno di respirare?”

Domenico.

“Cosa proponi di fare, allora?”

“Io e un gruppetto di domestiche lo portiamo negli appartamenti di suo padre. Aspettiamo che si riprenda e lo vestiamo, poi torniamo qui. Fate in modo di aver sistemato tutto per quel momento.”

“Quindi l’incoronazione si fa?”

“Si fa.”

Taehyung venne messo in piedi. La sua mente era completamente inerme, come quella di un manichino. Non riusciva a formulare pensieri, non riusciva a piangere. Aveva un urlo bloccato tra tonsille e gola. 

Domenico gli posò una mano sulla schiena e lo invitò a camminare.

“Preparatevi al freddo, Maestà. Le stanze di vostro padre sono accessibili solo da un’entrata secondaria, dobbiamo attraversare il giardino.”

Sì, fuori faceva freddo. Aveva smesso di nevicare e il terreno era una distesa di bianco sotto un cielo nero.

Domenico era riuscito a recuperare un trio di donne. Si erano poste in una fila ordinata davanti a lui e al principe per battergli la strada, ma non serviva a granché. I piedi di Taehyung andavano avanti per inerzia.

Voleva lasciarsi cadere a terra. Voleva che tornasse a nevicare e che tutti quei fiocchi lo nascondessero agli occhi del mondo. Voleva addormentarsi in una lastra di ghiaccio e svegliarsi in primavera.

Taehyung lasciò che le sue ginocchia diventassero molli. Domenico era troppo gracile per acchiapparlo al volo e lui poteva già considerarsi a terra, ma un altro paio di braccia lo tirarono su. Jungkook era così caldo che Taehyung tornò in sé.

Il biondo cercò di avvilupparsi a lui non appena fu in piedi, ma Jungkook aveva preso le distanze. Marciava insieme al gruppetto e fissava dritto davanti a sé senza battere ciglio.

Taehyung mosse due passi veloci e si aggrappò al suo braccio con entrambe le mani. 

“Jungkook-”

“Volevo porvi le mie congratulazioni, Maestà. Nei prossimi giorni sarete troppo impegnato a riceverne per sentire le mie.”

“Non farmi questo, Jungkook. Ti prego, non farmi questo.”

Le donne, Domenico, tutti facevano finta di niente, ma stavano ascoltando ogni parola di sicuro. La voce di Jungkook era antisettica.

“Volevo anche congedarmi ufficialmente. Non me la sento di allenare un re dopo tutti i problemi che vi ho causato.”

“Noi dobbiamo andare via insieme.” pianse Taehyung. “Mi hai detto di sì. Devi venire via con me.”

“Io sarò cavaliere, voi siete già re. Non vedo come le cose possano andarci meglio.”

Taehyung afferrò la mano di Jungkook. Cercò una via fra le sue dita e quando l’altro si voltò a guardarlo gli parve di annaspare fuori dall’acqua, ma Jungkook non aveva finito. Smise di camminare e si portò le loro mani alla bocca per baciargli l’anello del re.

“Maestà.”

Jungkook lasciò la mano di Taehyung, uscì dalla fila. Quest’ultimo provò a riacchiapparlo, a fermarsi con lui, ma Domenico lo costrinse ad andare avanti. Riuscì a voltarsi indietro solo dopo qualche metro, quando ormai l’altro era un punto fermo sempre più lontano.

Non lo avesse mai fatto. Il mondo di Taehyung crollò.

Il cielo che aveva riempito gli occhi di Jungkook stava colando tutto sulle sue guance.

THE SLEEPLESS KING (Libro 1) (BTS FanFiction - Taekook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora