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Il giorno dopo? Stessa storia. 

Taehyung aveva aspettato Jungkook per così tanto che il resto della carovana aveva fatto in tempo a svegliarsi. Non appena i cacciatori erano tornati avevano fatto su le loro prede ed erano ripartiti.

Fu così anche il giorno dopo e quello dopo ancora.

Ogni volta che Jungkook tornava all’accampamento Taehyung gli lanciava dei lunghi sguardi di disapprovazione, ma l’altro non lo prendeva sul serio. Stava facendo il suo lavoro, diceva. Si stava solo rendendo utile.

Taehyung pensava che fosse solo un gran stupido. Si stava stremando, si vedeva a colpo d’occhio. 

Quando non era in viaggio era a caccia e quando non era a caccia era in viaggio. Quel paio di ore che dormiva la notte erano sonnellini, non riposo.

Jungkook continuava a dire che stava bene, Taehyung lo lasciava fare. Confidava nel fatto che l’altro fosse molto più forte di lui, che conoscesse i propri limiti, ma a quanto pare faceva male.

Ne ebbe la prova in pieno giorno. La carovana stava proseguendo a passo d’uomo, come al solito, con i soldati in fondo e i lombrichi che li superavano in un batter d’occhio. La testa di Jungkook piombò giù e Taehyung si spaventò a morte.

Il castano si riprese subito, disse che era stato solo un colpo di sonno. Un colpo di sonno un po’ fatale dato che stavano andando a cavallo e rischiava uno, di battere la testa, due, di essere calpestato.

Taehyung aveva preso le redini del suo cavallo e si era rizzato con la schiena. Da quella volta in poi non aveva più viaggiato da sdraiato, sempre pronto ad acchiappare Jungkook per la collottola del mantello.

Non poteva andare avanti così. Doveva dirgli qualcosa.

 

THE SLEEPLESS KING (Libro 1) (BTS FanFiction - Taekook)Where stories live. Discover now