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Taehyung si presentò nella sala allenamenti ogni pomeriggio e ogni pomeriggio Domenico veniva a dirgli che i Dodici non avevano fatto ritorno.

Il ragazzo provava ad allenarsi da solo, ad agitare la spada nell’aria, ma finiva sempre per ritrovarsi immobile nel bel mezzo della stanza. A un certo punto rinunciò.

I giorni passavano lentissimi.

Il secondo giorno di interrogatorio lo aveva passato a sbuffare.

Il terzo a scrivere a sua madre.

Al quarto aveva accettato fin da subito la sedia.

Il quinto non ne poteva più.

Socializzare era diventato impossibile. Cavalieri, nobili, dame, inservienti, tutti temevano di essere accusati di tradimento. Per evitare fraintendimenti si risparmiavano tutte le risate che erano soliti farsi sul Re e nessuno osava avvicinare Taehyung.

Lui aveva preso l’abitudine di rifugiarsi nel giardino interno. Ci andava ogni volta che non aveva nient’altro da fare e ci passava delle ore intere. Provava in tutti i modi ad aiutare le inservienti nelle loro faccende domestiche, ma quelle non ne volevano sapere. Lo mandavano sempre via e Taehyung andava a sedersi con il muso lungo. Era in queste occasioni che aveva avuto modo di affezionarsi al San Bernardo.

Il San Bernardo, lo stesso cane che aveva minacciato di far mangiare a Jungkook. Non si era mai accorto di quanto fosse presente nella vita del castello, ma era praticamente ovunque. Se ne stava sempre con i soldati, ma all’ora dei pasti scorrazzava di giardino in giardino a chiedere da mangiare. Era impossibile resistere ai suoi occhioni. Taehyung non aveva neanche provato a non farsi corrompere, aveva ceduto subito.

Anche il San Bernardo si era affezionato a Taehyung. Era l’unica persona in tutto il castello a non avere niente di meglio da fare che stare a coccolarlo per ore. La loro era una strana accoppiata, ma funzionava alla grande. 

Il settimo giorno fu quello in cui Re Quentin si spazientì.

“Se il patibolo lo fa cantare, bene.” proclamò. “Se si ostina al silenzio sarà giustiziato. Un traditore è solo uno spreco di spazio nelle mie prigioni.”

Tutti i presenti reagirono un minimo. C’era chi annuiva, chi scuoteva la testa, chi si propose di eseguire l’uomo. L’unico indifferente era Taehyung.

THE SLEEPLESS KING (Libro 1) (BTS FanFiction - Taekook)Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα