14

1.8K 233 19
                                    


 

I bimbi si stanno godendo tutti gli ultimi pomeriggi di sole all’aria aperta.

Tecnicamente non sarebbero gli ultimi. Sono solo alla fine di ottobre e non c’è scritto da nessuna parte che una cappa di nuvole circonderà la terra, ma la preside della scuola ha deciso che dalla metà di novembre le classi passeranno la pausa pranzo al chiuso. Le temperature iniziano a calare, i bambini ad ammalarsi, e lei non ha voglia di ascoltare le lamentele dei genitori.

Neanche Atsuko ha voglia di ammalarsi, per questo ha chiesto a una collega di tenere d’occhio la sua classe e si è presa un caffè caldo in sala insegnanti. E’ qui che la viene a cercare una bidella qualche minuto più tardi.

La donna entra nella stanza tutta stranita. Ci si vede ancora, ma con la luce elettrica spenta c’è una certa penombra che mette sonnolenza. La signora Atsuko è seduta su una delle scrivanie con il naso a un palmo dalle finestre.

“Signora Atsuko, due dei suoi bambini stanno facendo a botte.”

“Lo so. Li vedo dalla finestra.”

“E non ha intenzione di intervenire?”

Atsuko si volta verso la bidella, la sua bocca forma un cerchio perfetto. La guarda come se avesse scoperto che le nuvole si possono mangiare.

“Oddio, ha ragione. Non mi era neanche venuto in mente.”

“Non le era neanche venuto in mente?”

“E’ che ci sono abituata.”

La bidella si mette le mani sui fianchi. “Ci è abituata?”

Atsuko gesticola verso la finestra, come se quello bastasse a spiegare. Un mucchietto di bambini ha accerchiato Taehyung e Jungkook e i due se le stanno dando di santa ragione. Tutti pizzicotti, più che altro, ma hanno certi morsi sulle braccia che i genitori noteranno di sicuro. Atsuko fa un sorrisino nostalgico.

“Quei due non impareranno proprio mai. Bisticciavano sempre, hanno imparato a sopportarsi solo dopo essere stati costretti a passare un po’ di tempo insieme.”

La bidella muove la bocca un po’ a vuoto, sconcertata. “E lei li torni a costringere, no?”

Atsuko si volta ancora verso di lei, ma questa volta non distoglie lo sguardo. Gli occhi le sono diventati enormi e il sorriso sta crescendo a dismisura.

“Lei è un genio!”

La fattucchiera scende dalla cattedra e prende il cellulare alla mano. Scocca un bacio in fronte alla bidella prima di uscire dall’aula e cercare Evangeline in rubrica.



Passato il ponte di Halloween, i bambini trovano una bella sorpresa a scuola.

Sono le sette e trenta del mattino ed Evangeline li sta aspettando con una salvietta tra le mani e la lavagna dietro di lei tutta scritta di gesso bianco.

I primi dieci minuti di lezione si perdono: i bimbi arrivano, vanno al banco, la maestra li ferma e gli indica la lavagna. Vanno alla lavagna, vedono la piantina della classe, scoprono che gli è stato assegnato un nuovo posto, vanno al nuovo posto. Tutto questo processo per una ventina di alunni.

Taehyung mette il muso quando scopre di dover dire addio alle sue quattro ore di solitudine, ma c’è qualcuno più immusonito di lui: il banco di fianco a Jungkook è ancora vuoto e ad ogni passo che Taehyung muove verso di lui la fronte del ricciolino si aggrotta.

“E’ il mio posto, vero?”

THE SLEEPLESS KING (Libro 1) (BTS FanFiction - Taekook)Where stories live. Discover now