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Come proposto da Jungkook, il giorno dopo Taehyung si svegliò di buonora.

La mattina era azzurra, nebbiosa. Il freddo gli pizzicava le guance e l’aria minacciava di cristallizzargli i capelli lisci. Taehyung aspettava nel punto in cui il falò era stato ridotto in cenere, giocherellava con l’elsa della spada. Ogni tanto lanciava un’occhiata verso le tende della carovana, come per controllare se Jungkook stesse arrivando.

Taehyung era solo. 

O almeno, credeva di essere solo.

Per questo si spaventò a morte quando sentì dei rumori provenire dal folto degli alberi.

Taehyung alzò la spada, si mise in posizione. Non avrebbe avuto il coraggio di fare a fette una mosca, ma forse l’aria intimidatoria bastava a scacciare un animale selvatico. Se l’animale selvatico non avesse fiutato la sua paura.

Un rumore di passi, sempre più vicino, sempre più veloce. Taehyung strinse forte l’arma, ma per poco non la lasciò cadere quando dagli alberi emerse Jungkook. Era in compagnia di Al e Matt e tutti e tre avevano appeso alla cinta almeno quattro lepri. Matt teneva addirittura un cerbiatto attorno al collo.

“Dio!” esclamò Taehyung. “Che spavento!”

Preso di sorpresa, Jungkook scattò. Era pronto ad attaccare, ma quando riconobbe Taehyung si rilassò immediatamente.

“Altezza, che ci fate qui?”

“Che ci faccio qui? Che ci facevi tu lì?”

Jungkook sembrava confuso, come se si fosse svegliato da troppo poco tempo. Guardava Taehyung per cercare di capire e quando la realizzazione lo colpì spalancò occhi e bocca.

“Gli allenamenti.”

“Ti sei dimenticato?”

“Mi dispiace, Vostra Altezza.”

Taehyung fece un cenno con le spalle, come a dire che non faceva niente. Rinforcò la spada nella fodera e si abbracciò i gomiti per il freddo.

“Perché siete andati a cacciare a quest’ora?”

“Ieri è stato finito tutto il cibo che avevamo portato. Se non andavamo a cacciare adesso avremmo dovuto aspettare fino a questa sera per mangiare.”

“Capisco.”

Jungkook guardava Al e Matt. I due si erano prima fermati con lui, ma quando avevano visto che la conversazione con il principe andava per le lunghe si erano incamminati. Taehyung si sentì di troppo.

“E adesso ti vuoi allenare o…”

“Avrò dormito sì e no tre ore, Altezza. Facciamo domani.”

“Va bene.”

Taehyung lo disse piano, ma andava bene, davvero. Era contento che Jungkook avesse ammesso di essere stanco piuttosto di sforzarsi. Tanto per un giorno a lui non faceva differenza.

 

THE SLEEPLESS KING (Libro 1) (BTS FanFiction - Taekook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora