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Un libro prese il volo e finì dritto sul pavimento.
"Ehi, quello è mio! Un po' di rispetto per la mia infanzia." 
"Rispetterò la vostra infanzia quando le emme smetteranno di sembrare enne."
"Dai, stavi andando bene. Ieri non distinguevi neanche le ci dalle gi."

Era da qualche giorno che gli allenamenti pomeridiani si erano trasformati in lezioni di lettura. Taehyung e Jungkook se ne stavano in biblioteca tutto il tempo.

Jungkook sbuffò, ma andò a recuperare il libro. Tornò poi a sedersi al fianco di Taehyung e si mise il volume sulle ginocchia, pronto a ricominciare. 
"Ti ricordi che lettera è questa?" 
Il principe indicò un punto preciso della pagina. 
"Esse?" 

Taehyung annuì, entusiasta. "Vuoi provare un po’ a scrivere?"

Jungkook fece cenno di sì. Aspettò che l’altro tirasse fuori il necessario, ma ci doveva essere qualcosa che non andava. Taehyung continuava a rimestare nel suo borsello.

“Hai visto la mia boccetta d’inchiostro?”

“No, Altezza. L’ultima volta ve la siete portata dietro.”

“Qui non c’è. Vado a cercarne una.”

Taehyung si alzò da terra. Era già fuori dalla biblioteca quando rientrò di pochi passi.

“Tu mi aspetti qui, vero?”

Jungkook alzò lo sguardo dal libro, sorpreso dal suo ritorno. La faccia minacciosa di Taehyung lo fece ridere. “Altezza, vada.”

Taehyung uscì con una risata. Era già pronto a mettere tutto a soqquadro, ma quando sbucò in uno dei corridoi ci si piantò in mezzo. Non si aspettava di incontrare una decina di inservienti.

Nessuna di loro badò a lui. Erano tutte troppo prese dallo stendere tovagliette, lucidare specchi, spolverare mobili e c’era una strana trepidazione nell’aria. Taehyung ne avvicinò una.

“Che succede?”

“Ci sarà una festa!”

“Una festa?”

“Non pensate che la tensione sia cresciuta alle stelle, Altezza? La paura sta dividendo le persone e una festa è proprio quello che ci vuole.”

Non era stata l’inserviente a ribattere questa volta. La voce che aveva parlato era forte, giovane e proveniva dalle spalle di Taehyung. Il ragazzo si voltò con il sorriso.

Charlotte stava avanzando lungo il corridoio, bella come il fuoco. Un quartetto di domestiche le giravano attorno.

“Principessa, il sarto è arrivato con l’abito!”

“Vi aspetta giù!”

Charlotte arrivò proprio di fronte a Taehyung. Parlò senza distogliere lo sguardo dal fratellastro.

“Lo voglio più scollato.”

“Ma non lo avete neanche visto!”

“Lo ha fatto fare la Regina?”

“Sì.”

“Più scollato.”

Taehyung si lasciò scappare un verso divertito, Charlotte lo prese sottobraccio.

“Dovreste farvi fare un abito anche voi, Altezza. Non vi stufate mai di tutto questo blu?”

“Principe Taehyung!”

L’ennesima intrusione.

Dall’altra parte del corridoio era comparso Louis, il piccolo del castello, con le guance rosse e i capelli scarmigliati. Taehyung fece appena in tempo a vederlo che questo si era già messo a corrergli incontro. Per poco non centrò una donna.

THE SLEEPLESS KING (Libro 1) (BTS FanFiction - Taekook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora