Capitolo 16 ~ L'oasi (prima parte)

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I lunghi vestiti dei visitatori erano ricoperti dalla sabbia e lasciavano intravedere solo gli occhi scuri.

«Chiediamo scusa ragazza, ma sapete dove possiamo trovare Stein?»

Miriam scese da Elil e si avvicinò ancora un po', cercando di trovare una sicurezza che non le apparteneva.

«Cosa volete da lui?»

«Ci è stato detto che dovevamo rivolgerci a lui in caso avessimo avuto notizie sull'ordine»

Miriam percepì ansia e fretta nei loro modi, ma non percepì alcun desiderio violento.

«Non si trova qui ma a Koliat, al tempio. Se volete posso annunciare la vostra visita precedendovi, posso sapere chi siete e cosa avete da dirgli?»

«Siamo membri della tribù rossa. Siamo disposti ad allearci con loro e sappiamo l'ubicazione di alcuni dei loro templi. Arriveremo a Koliat nel pomeriggio»

Miriam annuì, salì su Elil e si innalzò a mezz'aria.

«Vado ad avvisare del vostro arrivo, ci vediamo lì»

Il grifone agitò violentemente le ali per portarsi più in alto, sollevando una grossa nube di sabbia. Elil si diresse verso la città a tutta velocità mentre Miriam si preparava a godersi quel viaggio, ad assaporare la velocità sulla sua pelle.

Raggiunse in fretta Koliat. Era mancata forse per un paio d'ore, le guardie la riconobbero e la fecero passare senza problemi. La ragazza si recò al tempio di corsa, vista l'urgenza con cui voleva vedere Soraya.

«Ehi, ragazzina. Quanta fretta!»

Miriam si voltò verso Aickley. L'aveva superato in un corridoio senza neanche accorgersene.

«Dov'è Soraya? Ho bisogno di parlarle urgentemente»

«Credo sia nel suo ufficio... ma quello dove l'hai preso?» disse l'uomo indicando l'abito della ragazza.

«Questo? Qualcosa che ha a che fare con il livello armatura o qualcosa del genere... ne parliamo dopo! Ora ho bisogno di parlarle!»

Miriam si recò verso l'ufficio della maestra e bussò alla porta, cercando di concentrarsi per capire se ci fosse davvero qualcuno.

«Avanti» disse la dolce voce di Soraya.

Miriam socchiuse la porta, «Permesso...» chiese timidamente.

«Miriam! Hai trovato quello che cercavi?»

La ragazza annuì, maledicendosi per non aver preparato una sorta di discorso, Soraya le incuteva un po' di timore.

«Armatura? Hai... preso l'armatura?»

Soraya si alzò dalla sedia, diretta verso la ragazza. Le girò attorno, osservandola da capo a piedi.

«Ma perché a lezione non ti impegnavi?»

La ragazza scosse le spalle, nel chiaro significato di: "non lo so".

«Un certo Ba'al ha detto qualcosa del tipo "altri sanno, tu agisci" o qualcosa del genere» rispose la ragazza imitando la voce che aveva sentito nelle rovine.

«Ba'al è lo spirito protettore del fulmine. Si fa vivo quando qualcuno è abbastanza potente per svegliarlo. In alcuni casi conosciamo il nome degli spiriti, almeno di quelli a capo dei sette elementi. Quando si fanno sentire è perché qualcuno ha attirato la loro attenzione. L'arma?»

Miriam si allontanò dalla donna di qualche passo prima di pronunciare la formula per evocarla. La lancia riprese forma e fu più facile rispetto a qualche ora prima.

AtladWhere stories live. Discover now