3. Di troppo

4K 222 206
                                    

Sbattè più volte le palpebre incredulo e, senza saperne nemmeno il motivo, si sentiva agitato. Non è da tutti i giorni incontrare il ragazzo probabilmente più bello sulla faccia della Terra e vedere che si sta dirigendo nella tua direzione, no?

Seppur con difficoltà provò a far finta di nulla, fingendo di star guardando qualcuno alle sue spalle e non lui, ma gli risultò parecchio difficile –praticamente impossibile– quando questo puntò i suoi occhioni magnifici proprio sul piccolo Kookie, che sotto quello sguardo indagatore che lo ispezionava non poté che sentirsi sempre più nervoso e accaldato.
Un fottuto modello mi sta guardando! pensò il corvino smettendo di guardare dietro al biondo per dedicare la sua più totale attenzione a lui, a quel viso stupendo che stava attentamente analizzando di soppiatto e del quale stava cercando di assimilare il più possibile. La pelle ambrata, il tenero neo presente sul suo naso, gli occhi vispi e le sue labbra sottili e rosee, quelle cavolo di labbra a cuore che rimase ad osservare per chissà quanto tempo.

Voleva troppo assaggiarle, assaporarle.

Stava letteralmente perdendo la testa per un completo sconosciuto e questa cosa lo turbava abbastanza. Continuava ad ammirarlo ed a fare pensieri poco casti su di esso e questo non andava bene, proprio per niente. Kookie svegliati cazzo, torna tra noi! scosse leggermente la testa e tornò con i piedi per terra, ma arrossì all'istante sia per i pensieri fatti poco prima che nell'accorgersi che quel ragazzo lo stava ancora guardando.

Anche il ragazzo di fronte a lui lo stava esaminando e quando sul suo volto si dipinse un sorriso rettangolare al corvino sembrò mancare l'aria.

Quel sorriso tenero e bambinesco era da togliere il fiato.

Era come se lo avesse in qualche modo riconosciuto. Questa cosa puzzava al minore, lui non lo aveva mai visto prima d'ora...perché gli stava venendo incontro come se si conoscessero da una vita? Per carità non che gli dispiacesse conoscere un figo del genere eh, però si sarebbe certamente ricordato di lui in qualche modo. Ma per quanto si sforzasse di ricollegare il suo volto a qualcosa successo in passato non gli venne proprio in mente nulla, il vuoto più assoluto.
Decisamente non si erano mai visti.

Per poco non gli venne un infarto quando, non essendosene accorto prima a causa dello stato di trance in cui era entrato, si ritrovò improvvisamente quel bellissimo ragazzo difronte a lui, a qualche centimetro dal suo volto. A Jungkook mancò il respiro.
Dannazione, era ancora più mozzafiato da vicino, come avrebbe fatto a resistere dal saltargli addosso adesso? Non lo sapeva nemmeno lui.

«Ei ciao tu ti chiami Jungkook, vero?»

Ed ecco che il cuore del corvino stava per esplodere dai troppi battiti. Non ci poteva credere, quel figo gli aveva parlato e conosceva il suo nome! Era indeciso se credere o no a ciò che gli era appena successo davanti agli occhi. Il biondo gli aveva parlato, ed aveva una voce terribilmente roca e profonda, una voce che una volta udita ti entra nell'anima e ci gioca, una voce che anche dopo una semplice frase come quella fece venire i brividi lungo la schiena del minore, che deglutì visibilmente sotto quello sguardo allegro e splendente.

Contò mentalmente fino a 10 e dopo avergli lanciato un'ultima occhiata decise di rispondergli. Dopotutto, non poteva lasciarlo lì così a fissarlo senza dargli nemmeno una risposta, no?

«E-ehm sì. S-sono J-jungkook»

Calò per qualche secondo un imbarazzante silenzio, che non faceva altro che far crescere ancora di più l'ansia presente nel corpo tonico del corvino.
Non sapeva cosa stesse a significare, ne era felice, ne era sorpreso, o ne era forse disgustato? Una cosa era certa: il minore era decisamente confuso.

Vedendo la confusione nei suoi occhi, lo sconosciuto porse gentilmente una mano al tenero –secondo lui– ragazzino difronte, come segno gentile per sciogliere un po' l'imbarazzo presente nell'aria e, chi lo sa, magari come occasione per crearsi un nuovo amico. Con l'unica differenza che questo conosceva già Jeon Jungkook, a memoria anche: sapeva ogni suo hobby ed ogni cosa che odiava fare, il suo colore preferito ed il suo orientamento sessuale. Avrebbe anche potuto fermarsi a questo punto, ma lui era un ragazzo educato e, se proprio doveva dirla tutta, era curioso di scoprire cose nuove –che già non sapesse, ovvio– sul corvino dal volto color peperone difronte a lui.

«Piacere mio Jungkook. Io sono Kim Taehyung, il ragazzo di Jimin»



Kookie's pov

No vi prego ditemi che è uno scherzo. Deve essere uno scherzo, esigo che sia uno scherzo!
Ricapitolando: per una volta in cui trovo un ragazzo figo, perché dai chi dice il contrario si merita solo un buono di sola andata per un bravo oculista, nel cortile della scuola scopro che 1) è fidanzato e 2) è fidanzato col mio migliore amico!

Ed io che già mi stavo immaginando il nostro matrimonio...

Da come me l'ha sempre descritto Jimin avevo immaginato fosse un bel ragazzo ma mai mi sarei aspettato di ritrovarmi davanti la bellezza in persona.
A malincuore ma devo smetterla di contemplarlo e sbavargli dietro, è impegnato e non voglio farmi altre illusioni. Non potrà mai accadere nulla fra noi, purtroppo, e devo accettarlo, potrò comunque rimanere suo amico. Essendo entrambi particolarmente legati al rosa sarà inevitabile vedersi spesso, e prima accetterò la realtà e meglio staremo tutti. O almeno, così spero.

Con un sorriso finto quanto la mia eterosessualità gli stringo timidamente la mano, soffermandomi su quanto le sue siano grandi rispetto alle mie.
Quando dopo qualche secondo interrompiamo questo –da me assai gradito– contatto ci scambiamo un sorriso e giuro che potrei seriamente svenirgli davanti se sfodera ancora quel bellissimo sorriso rettangolare che si ritrova.
Tento di ricambiare nonostante la delusione presente nel mio essere.

E così ricadiamo in un grande ed imbarazzante silenzio. I nostri occhi sono incatenati gli uni agli altri e trovo che questo momento sia semplicemente perfetto.
Perfetto fino a quando una terza persona non si unisce a noi.

«TaeTaeee»

Non mi ci volle una scienza per riconoscere quella voce acuta e familiare che ho praticamente occasione di ascoltare ogni giorno.

In meno di tre secondi vedo il biondo spostare lo sguardo poco dietro di me e subito gli angoli della sua bocca si incurvano all'insù, dando vita ad un sorriso che farebbe invidia al sole. Il mio migliore amico invece mi supera correndo per poi saltare in braccio al suo ragazzo che prontamente lo afferra, danno poi vita ad un casto bacio. Il maggiore che stringe con bisogno i capelli del minore e l'altro che lo sorregge per i glutei possessivamente.

Continuano a baciarsi bisognosamente e capisco che la mia presenza non è più necessaria quando iniziano ad ansimare ed a scambiarsi scambi di saliva indisturbati.
Guardo per un'ultima volta i due innamorati.

Jimin ora è felice, perché non riesco ad esserlo anch'io per lui?

ᴍɪɴᴇ ᴏʀ ɴᴏᴛ? || ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋWhere stories live. Discover now