2. Il biondo

4.6K 260 60
                                    

Erano le 7.55 ed il corvino era davanti al cancello d'ingresso ed aspettare il suo migliore amico, che dalla chiamata del giorno prima gli era parso più allegro e rilassato. Era la prima volta che desiderava così tanto rivederlo, nonostante uscissero spesso nel weekend, voleva vedere dal vivo il grande sorriso che era sicuro avesse mantenuto durante tutta la conversazione del giorno precedente.

Stava per suonare la campanella e la sua speranza di incontrare quella chioma rosa tanto familiare stava man mano svanendo nel nulla, o almeno così credeva. Si rincrebbe quando un sagoma inizialmente sconosciuta gli saltò in braccio da dietro e per poco non perse l'equilibrio quel tanto che ci volesse dallo schiantarsi a terra e ferire sì lui che il suo amico.
Eccolo che è arrivato pensò col sorriso il più piccolo, dimenticandosi immediatamente della caduta evitata per volere divino qualche secondo prima.
Non riusciva ad avercela col suo mochi, non quando gli si presentava davanti con quel dolce sorriso che spesso utilizzava anche a suo vantaggio.

«Ciao Kookieee!! Scusa se ti ho fatto aspettare ma non mi è suonata la sveglia!» disse leggermente imbarazzato grattandosi distrattamente dietro la nuca. Ricevette in risposta un tenero sorriso, segno che non si sarebbe dovuto preoccupare.

Ormai lui e Jungkook si conoscevano da così tanti anni che avevano imparato a capirsi solo con uno sguardo, si intendevano perfettamente anche senza l'utilizzo di parole o gesti.
Avevano imparato a conoscersi a memoria, erano più fratelli che amici ormai. Se non fosse che il più piccolo era ancora minorenne e che i suoi genitori non si fidavano a lasciarlo - non per Jimin, i signori Jeon lo adoravano e si fidavano ciecamente di lui, ciò che li preoccupava era il loro stesso bambino, a loro parere ancora troppo immaturo per intraprendere un passo del genere - i due starebbero già vivendo insieme, a colorare l'uno le giornate dell'altro di una tonalità più allegra e accesa.

«Tranquillo Jiminie. A proposito, quando mi presenterai il tuo amato Tae?» chiese distrattamente mentre si addentravano nel corridoio verso la loro classe, non facendo neanche troppo caso alle parole che uscirono spontanee dalla sua bocca. Il rosa si girò un attimo a guardarlo con sguardo indagatore e scrutò a pieno il suo volto, non trovando segni di malizia o anche solo lontanamente di interesse. Subito dopo però si maledisse mentalmente per essere sempre così geloso nei confronti del suo ragazzo, tanto da aver dubitato anche solo per qualche secondo del suo Kookie.
«Dovrebbe venirmi a prendere all'uscita da scuola, se vuoi posso chiedergli se ha voglia di accompagnare a casa anche te, sai ha la macchina» rispose fieramente il maggiore, che era incantato da ogni cosa riguardasse il suo fidanzato, persino il semplice fatto che avesse la patente, al contrario loro.
«Va bene ma ora muoviamoci o faremo tardi» gli rispose sorridente trascinandolo dal polso verso la loro aula.

Anche se non sembrava, Jungkook moriva dalla voglia di vedere e conoscere questo famoso Taehyung. Il suo amico glielo aveva descritto come la personificazione della perfezione: bello, attraente, dolce, gentile, con un fisico da paura, premuroso, intelligente ed altri mille aggettivi che erano usciti dalla bocca del rosa ma che il corvino si era ormai dimenticato, erano troppi per ricordarseli tutti. Aveva però constatato che fossero tutti positivi e questo lo affascinava parecchio.
Insomma, chi non avrebbe voluto conoscere una persona del genere?

E con in mente un ipotetico volto da attribuire a questo ragazzo, il minore entrò in classe e si mise a seguire le lezioni, impaziente di vedere quel ragazzo che tanto lo incuriosiva.





E fu così che anche l'ultima campanella suonò, segno che le lezioni fossero finite e che gli alunni potessero finalmente tornare a casa propria per riposarsi - relativamente, visti tutti i compiti e le pagine da studiare loro assegnate. Per Jimin invece quel suono era significato non solo la fine di un'altra noiosa giornata di scuola, ma anche il via libera per correre tra le braccia del suo ragazzo che, essendo occupato a prepararsi per il trasloco, nel weekend trascorso non era riuscito a vedere e che proprio per questo gli mancava più del solito. Infatti, non appena quel suono entrò in contatto con le orecchie di Jimin questo, non preoccupandosi che la prof stesse ancora spiegando, raccattò velocemente tutte le sue cose nel suo zaino e corse fuori dall'aula.

Alla vista del rosa già totalmente scomparso fuori dalla classe Jungkook non poté non seguirlo, inventandosi come scusa che dovesse tornare a casa presto per fare delle commissioni. Non era mai stato bravo a mentire e ne era a conoscenza, ma in quel momento non gli importò cosa avrebbe potuto pensare la professoressa e la sua classe. Era giusto che stesse al fianco del suo migliore amico, come Jimin lo avrebbe voluto lì al suo fianco quando avrebbe finalmente riabbracciato la persona più importante della sua vita, giusto un gradino sopra il corvino nell'elenco presente sul cuore del ragazzo.

Dopo un lungo scatto fino all'ingresso lo vide scendere a passo svelto gli scalini e, con un'agilità che neanche era consapevole di possedere, saltò gruppi di 5/6 scalini alla volta per poi atterrare con un tonfo accanto al suo Jiminie, che aveva appena sceso l'ultima mattonella rialzata. Il maggiore fu stupito dalla sua improvvisa comparsa infatti strabuzzò gli occhi, ma dopo essersi accertato che il più piccolo stesse bene riprese a correre con quest'ultimo dietro di sé verso il cancello aperto e ormai circondato da tantissimi studenti.

Sarebbe stata un'impresa individuare quella chioma bionda tra tutta quella gente ma l'avrebbe sicuramente trovato, doveva solo incontrate quei magnetici occhi marroni di cui andava pazzo, nulla di più semplice per il ragazzo innamorato.

Jungkook, nonostante ci tenesse a voler aiutare il fidanzatino disperato, non poté essere granché d'aiuto non sapendo nemmeno come fosse fatto l'obbiettivo della loro ricerca. Sapeva solo che si chiamasse Taehyung e che fosse biondo tinto, niente di più niente di meno; in ogni caso poteva solo mettersi ad osservare tutti i ragazzi biondi che gli passavano davanti sperando che vedendo la testolina rosa al suo fianco la fermassero per avvolgerla in un caldo abbraccio.
Continuarono così per un po' ed il più piccolo, già poco paziente di suo, si stava stancando. La loro scuola ospitava più di 1500 studenti essendo la più famosa di Seoul e questi continuavano ad uscire uno dopo l'altro anche a distanza di alcuni minuti dal suono della campana, non facendo altro che aggiungersi a quel gregge di pecore incontrollabile.

Rimase accanto al suo amico tutto il tempo, ma proprio quando stava per chiamarlo e chiedergli di spostarsi fuori dal limite della struttura, vide un ragazzo più o meno alto come lui guardarsi intorno spaesato ma con una certa calma che in quel caotico momento gli invidiava da morire.
Aveva i capelli biondi e leggermente mossi tenuti sollevati dal grazioso viso grazie ad una fascia rigorosamente Gucci, i suoi lineamenti erano dolci e delicati, mantenendo pur sempre quel tratto mascolino che lo rendeva davvero attraente, i suoi occhi erano color carbone, gli sembravano tanto due buchi neri capaci di risucchiarti e farti perdere al loro interno, il suo corpo era magro e leggermente tonico ed il fatto che il bel ragazzo di fronte a lui indossasse jeans aderenti ed una maglietta bianca che lasciava ben poco all'immaginazione, non lo aiutava per niente.

Era davanti ad un cazzo di dio greco, ostentava a credere che quel ragazzo fosse reale perché troppo perfetto. Si dice che la perfezione non esista, ma se così fosse allora nessuno aveva mai avuto l'onore di osservare lo schianto che Jungkook aveva a qualche metro di distanza ed era dispiaciuto per queste persone, non avevano idea di cosa si stessero perdendo.

Rimase qualche secondo ad osservarlo, rapito da tanta bellezza e virilità che quasi non si accorse che, seppur distrattamente, il biondo gli stesse venendo incontro.

ᴍɪɴᴇ ᴏʀ ɴᴏᴛ? || ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋOù les histoires vivent. Découvrez maintenant