43. Ritornare a sorridere

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Vi avviso già adesso prima che iniziate a leggere: il capitolo è moooolto lungo.
Buona lettura belle personcine❤️





Jiminie's pov

Sbatto la porta alle mie spalle e corro, letteralmente, il più velocemente possibile lontano da quella casa, casa che un tempo potevo reputare come sede dei migliori momenti della mia infanzia e adolescenza, in compagnia del mio migliore amico, ma che adesso non fa altro che ricordarmi la discussione appena avuta e tutto il dolore da essa causato. Un dolore morale, emotivo, un dolore nettamente peggiore di quello che può essere un calcio mirato alla bocca dello stomaco.

Questo è il dolore del tradimento, dell'inganno.




Taehyung è stata la prima persona con cui ho avuto –e mi sono imposto di avere– una relazione seria e anche l'unica persona che abbia mai davvero amato con tutto me stesso. Mi ha cambiato, stravolto la vita in meglio e dio solo sa come mi ha migliorato l'esistenza quel ragazzo più piccolo di me e un tempo biondo.
Ha tirato fuori il lato migliore di me e ha saputo apprezzare, amare anche quello che io stesso ripudiavo ritenendolo abominevole e odioso.
Averlo al mio fianco era come prendersi cura del diamante più prezioso: stare con lui era una continua scoperta dell'altro e un continuo innamorarsi; ogni giorno di più una parte del mio cuore gli apparteneva fino a quando, dopo ormai due anni e mezzo, esso era ormai diventato di sua proprietà.

Questo ha però inevitabilmente implicato che avesse la facoltà di farci qualunque cosa desiderasse, spezzandomene metà quella orribile mattina a casa sua e metà poco fa, riducendolo ad un cumulo di cenere; Jungkook è stato invece il vento che l'ha portato via con se prima che potessi anche solo provare a raccoglierne le briciole.

Già affrontare il distacco con la persona che ormai da più di due anni era diventata parte essenziale della mia vita era stato difficile, ma scoprire che questo è accaduto in parte anche per colpa del mio migliore amico mi ha davvero scioccato.

Quando li ho visti entrare insieme in salotto pensavo solo mi stessero giocando un brutto scherzo e che magari Kook volesse darmi la bella notizia che Taehyung si era sbagliato e sarebbe voluto tornare con me poiché resosi conto che, esattamente come al sottoscritto, la mia mancanza gli stava logorando l'anima e non riusciva più a sopportare di svegliarsi la mattina senza di me affianco. Ho dovuto però ricredermi e trattenere un urlo frustrato quando li ho visti accomodarsi così vicini l'uno all'altro, la ciliegina sulla torta è stata la mano del maggiore che accarezzava la coscia dell'altro. Avrei tanto voluto strapparmi i bulbi oculari pur di non dover assistere alle smancerie che senza rendersene conto si scambiavano proprio sotto ai miei occhi. Gli sguardi, le carezze, le parole dolci, ho visto tutto ma forse una piccola e remota parte del mio essere ancora sperava che mi stessi sbagliando, una parte di me ancora credeva che non sarebbero mai stati capaci farmi questo.

Sono davvero poche le persone di cui mi fido ciecamente ed ora che due di quest'ultime si sono rivelate ciò che non avrei mai creduto, non so se avrò ancora il coraggio di fidarmi delle restanti. Ho tanti amici sparsi per tutta la Corea e non solo, ma il legame che avevo con loro se lo potevano tutti sognare; erano l'élite, la punta d'oro nella mia vita: come avrei mai potuto immaginare che facessero una cosa del genere?

È stato un colpo al cuore, ma se non altro ho confermato il detto: "fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio".

Spesso sono proprio le persone più vicine a fare più male. Ho dato per scontato troppe cose senza verificare che ciò credevo fosse vero perché mi fidavo di loro e dell'amore che Tae provava per me, mi fidavo così tanto da essere rimasto vittima io stesso della mia eccessiva credulità.

ᴍɪɴᴇ ᴏʀ ɴᴏᴛ? || ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋOnde histórias criam vida. Descubra agora