37. Parte della famiglia

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«Ragazzi, è pronto!» ci arrivano forti e chiare le urla di mia madre dal piano di sotto, lasciamo allora perdere i compiti che mi stava aiutando a terminare e usciamo dalla stanza, fermandoci davanti alla rampa di scale.

«Spero di fare bella figura»
«La farai, credimi»

Stringo la mano del maggiore nella mia e gli do un ultimo tenero bacio sulle labbra come 'in bocca al lupo' prima di scendere al piano di sotto ed entrare in cucina ancora a mani congiunte. Attiriamo l'attenzione dei due adulti, la donna che sta ancora servendo i piatti e l'uomo che è già seduto al proprio posto ad aspettare noi.

Ci sediamo uno affianco all'altro e iniziamo a mangiare cercando di ignorare i vari sguardo che ci lanciano gli altri due. Noto i suoi muscoli rigidi mentre con movimenti meccanici porta con le bacchette il cibo alla bocca, tiene lo sguardo puntato sul suo piatto senza distoglierlo un secondo.

Faccio così strisciare la mano che non uso sopra il suo ginocchio scoperto dagli strappi dei jeans e lo accarezzo, gesto che lo fa dapprima sgranare gli occhi sorpreso mai poi sorridere di rimando.
Non voglio che sia così agitato in presenza dei due adulti, è un ragazzo magnifico in tutti i sensi e non ha nulla da temere, sono dei bonaccioni e come hanno accettato i miei ex –che erano molto peggio– accetteranno sicuramente anche lui. Ci metterei la mano sul fuoco.

«Complimenti Iseul, questo bibimbap* è squisito»
«Sono felice che sia di tuo gradimento, a te piace Kook?» alzo lo sguardo e, avendo la bocca piena, gli mostro il pollice all'insù facendola ridacchiare «Lo prendo per un 'sì'»

«Allora Taehyung, parlaci un po' di te» parla per la prima volta mio padre puntando la sua attenzione sul castano, che dopo aver appoggiato la mano sulla mia, ancora nascosta ai due, annuisce.
«Beh non c'è molto da dire...mi chiamo Kim Taehyung, ho 19 anni e sono originario di Daegu» si gratta il retro del collo, movimento che fa sempre quando è imbarazzato o non sa cosa dire. Tenero.
«Bella città Daegu, ci siamo stati un paio di volte per lavoro e ne siamo rimasti piacevolmente colpiti»
«Sono consapevole della sua bellezza e vado fiero di essere nato in un posto del genere» sorride.

«Cosa studi?» si intromette mia madre, lui scuote la testa in negazione facendoli sorprendere un po'. I miei tengono molto alla mia istruzione affinché io abbia un lavoro redditizio e che mi piace in futuro, perciò credo sia normale che lo chiedano anche a lui, dopotutto stiamo uscendo insieme.

«Non studio più, ho iniziato la mia carriera come modello giusto l'anno scorso e non potrei esserne più felice. È sempre stato il mio sogno e appena mi si è parata davanti l'opportunità di realizzarlo non me la sono fatta scappare» spiega con gli occhi illuminati di luce propria e io mi incanto a guardare quei suoi pozzi scuri bellissimi.
«Wow, non mi aspettavo che Kookie stesse uscendo con un modello! D'altronde come dargli torto, sei davvero un bellissimo ragazzo!» continua la donna facendo colorare di un tenue rosa le goti del mio hyung, mentre io annuisco in segno d'accordo «G-Grazie»

«Come hai conosciuto Jungkook?» riprende in mano il discorso mio padre mentre addenta la carne.
«Mi sono trasferito circa un mese fa, sono amico di Jimin e lui ci ha fatti conoscere» risponde vago non entrando troppo nei dettagli, facendo annuire l'uomo e tirare un sospiro di sollievo a me. Dopotutto quello che ha detto non è poi così diverso dalla versione originale, cambia solo il fatto che loro fossero fidanzati e non amici, nient'altro...

Non ha però il tempo di ricominciare a mangiare che mio padre lo interroga nuovamente.
Dacci un taglio appa!

«Hai intenzioni serie con mio figlio? Non voglio vederlo tornare a casa in lacrime a causa tua, anche perché non esiterei a-»
«Suvvia caro non spaventarlo» lo interrompe mia madre e telepaticamente la ringrazio, già Tae è agitato per la situazione in se, ci manca solo mio padre a minacciarlo senza che lui abbia fatto nulla.

ᴍɪɴᴇ ᴏʀ ɴᴏᴛ? || ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋحيث تعيش القصص. اكتشف الآن