52. sai come la penso

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Jimin's pov
Ero alla big hit osservando Yoongi lavorare. Ormai ero quasi agli sgoccioli del lavoro che svolgevamo insieme. Ero quasi pronto a sfornare quella che sarebbe stata la sua nuova copertina per l'album.

Durante la pausa pranzo, mi ero messo su un angolo della stanza, quasi dietro ad una colonna, che se non sapevi del tavolo dietro essa non avresti mai saputo che qualcuno fosse li.

Volevo qualche minuto per me. Un po' di tranquillità. Un po' di riposo sia per la mia testa che per il mio corpo. Avevo bisogno di qualche minuto da solo.

*Ma dai si sono lasciati?!*

Vidi una foto di un mio amico, su Instagram, il quale riferiva che era tornato di nuovo single e che non sarebbe mai tornato con il suo ex ragazzo.

*E io che pensavo si sarebbero spostati quei due*

Mi portai qualche altro spaghetto alla bocca, mentre continuavo a scorrere il feed. Tutti mettevano foto su foto di posti meravigliosi, che a dirla tutta anche io avrei voluto vedere ma che ovviamente non potevo per via del mio lavoro. Lavoravo così tanto che non avevo neanche qualche attimo libero quasi.

Dopo qualche attimo, tolsi il telefono bloccandolo e mettendolo sul tavolo. Finii i miei spaghetti in un unica mandata e mi pulii la bocca.

*È ancora presto*

Guardando l'orologio e poggiandomi sul tavolo con le braccia incrociandole per poi poggiarci la testa sopra. Mi sentivo particolarmente stanco. Non mi ero fermato un attimo in quei giorni e tra il lavoro e la vita privata avevo messo a dura prova il mio corpo. Avevo bisogno solo di cinque minuti di calma e tranquillità per riprendermi.

Chiusi lentamente le palpebre, lasciandomi cullare dalla stanchezza. Decisi di riposarmi soltanto un po' gli occhi prima di tornare ad osservare le prove di Yoongi.

Iniziai a respirare più intensamente, cercando di lasciarmi andare. Cercai di svuotare la mente, per immergermi meglio nel sonno che si stava facendo strada in me. Sentivo i muscoli di tutto il corpo rilassarsi ed il mio battito farsi meno intenso. Ero così preso da momento che mi lasciai andare totalmente.

Quando fui finalmente assorto, quasi colto dal sonno, una voce mi riportò alla realtà all'improvviso. Imprecai interiormente dato che io mio sonno era stato bruscamente interrotto.

-lo so che è ingiusto, ma sai come la penso a riguardo-sentii queste parole non realizzando subito a chi appartenesse quella voce, rimanendo con gli occhi ancora chiudi nella posizione precedente.

Il nostro segretoWhere stories live. Discover now