30. sei adorabile

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Tae's pov
Stavo camminando per le strade di Seoul, pensando a dove andare a prendere le pizze per me e Jimin. Avevamo deciso di passare la serata insieme, come ogni venerdì. Era una cosa che facevamo sin da piccoli e che non avevamo mai smesso di fare.

Mentre ero chino a guardare il cellulare, cercando un buona pizzerie nei paraggi, per sbaglio sbattei con qualcuno senza rendermene conto fino al momento dello scontro.

Caddemmo entrambi, senza poter fare niente per evitarlo. Non appena toccai il suolo, cercai di non farmi troppo male ma subito sentii un dolore lancinante al polso.

Chiusi gli occhi per il dolore, quando cercai di rialzarmi facendo leva anche su di esso.

Quando fui di nuovo in piedi, mi voltai verso la persona che avevo urtato, cercando di scusarmi meglio che potessi.

-mi scusi, non volevo farla cadere ero solo distratto a cercare una pizzeria. Mi scusi tanto-dissi sentendomi in colpa e facendo un piccolo inchino per scusarmi ulteriormente.
-ti consiglio quella laggiù, fanno una pizza buonissima-mi rispose la persona in questione. A quelle parole, alzai subito la testa. Non sembrava per niente arrabbiata della cosa, anzi sembrava quasi divertita.

-mi scusi ma si è fatto male per caso?-chiesi, cercando di intravedere la sua espressione sul viso, ma non era facile dato che indossava degli occhiali da sole, una mascherina e un cappello con visiera che copriva tutto.
-non preoccuparti, sto bene al contrario tuo-mi rispose. Io sbarrai gli occhi, chiedendomi come se ne fosse reso conto.
-ma come....-iniziai a dire, prima che tolse gli occhiali facendomi intravedere i suoi occhi
-perché ho visto la sua espressione di prima dolcezza-rispose lui, sorridendo per poi farmi l'occhiolino
-yoongi? Che ci fai qui?-gli chiesi, essendo molto sorpreso di vederlo lì
-sai anche gli Idol vanno in giro e anche gli Idol hanno fame-mi disse sorridendo- ti va di prendere un caffè con me?-mi chiese subìto per poi guardarmi.

Il suo sguardo era così penetrante, che un brivido mi passò lungo la schiena. Non potevo smettere di guardarlo fisso. Sentii le guance andarmi a fuoco e il cuore iniziare a battermi nel petto. Era una ragazzo davvero interessante e molto carino, qualcosa in lui mi attirava.

-tae...ci sei?-mi chiese lui divertito, quando mi risvegliai dai miei pensieri
-ehmm si...mi piacerebbe prendere un caffè con te-risposi cercando di non far trapelare la mia agitazione.

Quando fummo in caffetteria, in un tavolo lontano da tutti e tutto, lui si abbassò leggermente la mascherina in modo da poter bere il suo caffè con la cannuccia.
-quindi come stai?-mi chiese iniziando la conversazione,alzando lo sguardo su di me
-sto bene...tu?-risposi non sapendo bene cosa dire
-sto alla grande, soprattutto perché ti ho incontrato-rispose, lui facendomi sorridere imbarazzato. Lo vidi sorridere a sua volta e devo ammettere che il sorriso era molto bello. Lui era molto bello.

Lo guardai meglio per alcuni attimi, mentre era impegnato a bere. I suoi tratti mi ricordavano qualcuno che conoscevo bene. Qualcuno che conoscevo meglio di chiunque altro. Qualcuno che amavo, ma non riuscivo a focalizzare chi.

-yoongi?-dissi, alzando leggermente gli occhi su di lui, prima di riportarli sul mie mani strette intorno al bicchiere davanti a me
-mhh-mi rispose lui, guardandomi
-sai, i tuoi tratti, del viso intendo...mi ricordano quelli di una persona che conosco-dissi, rialzando lo sguardo verso il suo per vedere la sua espressione confusa
-davvero?-mi chiese lui, sorridendo. Annuii e sorrisi a mia volta
-é una persona speciale per te?-mi chiese lui ed io annuii nuovamente, incerto che fosse la cosa giusta dirglielo
-presumo che ti piaccia?!-chiese ancora lui, facendomi sbarrare gli occhi ed arrossire
-beh...vedi...forse...no...cioè si...-risposi io imbarazzato, diventando rosso come un peperone
-sei carino Tae quando sei imbarazzato-disse lui mettendomi una mano in testa e scompigliandomi i capelli.

A quel gesto sentii il cuore iniziare a battere forte. Non capivo il perché quel gesto mi faceva reagire in questo modo. L'unico in grado di farlo era Suga, fino a quel momento almeno
-come si chiama questa persona speciale?-mi chiese lui, poggiando il mento sulla mano
-perché vuoi saperlo?-chiesi io guardandolo
-semplice curiosità-rispose lui, con un'espressione neutra sul volto
-Suga-risposi e subito lo vedi sorridere soddisfatto. Dentro di me mi chiesi il perché di quel gesto. Perché era così tanto soddisfatto dinnanzi a quel nome? Che lo conoscesse?

Prima che potessi chiedergli altro, lo vidi alzarsi e rimettersi gli occhiali da sole.
-vai via?-chiesi guardandolo ancora seduto sulla mia sedia
-il dovere mi chiama-rispose per poi avvicinarsi a me, fin troppo.
-é stato bello rivederti-mi sussurrò vicino al mio orecchio per poi avvicinarsi al mio viso e lasciarmi un dolce e leggero bacio sulla guancia.

Quel gesto, fece perdere un battito al mio cuore ed iniziai sentire un calore interno mai provato prima.

Alzai lo sguardo su di lui, sentendo le guance andare a fuoco, non riuscendo a dire niente.

Una volta che si fu rimesso tutto, si avvicinò nuovamente a me in modo da sentire solamente io le sue parole.

-sei adorabile, a presto Tae-mi disse, prima di andarsene ed uscire dalla caffetteria.

Rimasi seduto per alcuni minuti cercando di metabolizzare quanto appena accaduto. Il mio cuore non dava segni di voler rallentare neanche per un secondo. Il mio sguardo era fisso nel vuoto con un sorriso stampato sul volto.

Yoongi mi aveva provocato delle sensazione meravigliose. Era riuscito a farmi sentire bene e felice con dei semplici gesti. Mi sentivo una ragazzina innamorata alla prima cotta. Sentivo le guance accaldate così come il corpo.

Neanche Suga era mai riuscito a farmi  sorridere così spontaneamente con dei piccoli gesti. In fondo non potevo pretendere la luna, visto che ci avevo parlato solo una volta in un bar e lo avevo visto in giro qualche volta. Pensandoci bene mi ero preso una cotta per Suga che a malapena conoscevo.

Il nostro segretoWhere stories live. Discover now