3. wow

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Jimin's pov
Era ormai lunedì mattina, avevo il cuore che palpitava dall'agitazione. La notte precedente non era stato facile dormire per l'ansia e la felicità del mio nuovo lavoro. Era qualcosa che sognavo da una vita e finalmente era tutto vero. Non potevo ancora crederci.

Mi alzai presto dal mio letto, dirigendomi verso il mio bagno per  concedermi una lunga doccia. Speravo che essa riuscisse in qualche modo a farmi rilassare e tranquillizzare. Sentivo che mentre l'acqua scorreva sul mio corpo, così anche i miei pensieri scorrevano con lei.

Non appena finii, mi asciugai e mi diressi nuovamente in camera.
Scelsi un completo elegante ma non troppo. Volevo essere bello ma senza strafare. Era solo il mio primo giorno. A quel pensiero iniziai a sorridere con un ebete. Ero troppo felice.

Appena finii ero pronto ad andare, presi le mie chiavi e mi diressi al parcheggio, con passo svelto e deciso, per prendere la macchina. Feci un bel respiro per poi mettere in moto.

Nel giro di 10 minuti ero arrivato alla big hit, la quale si presentava davanti a me sempre più grande e maestosa. Era quasi un miraggio ai miei occhi.

Andai nel parcheggio sotterraneo riservato ai dipendenti ed agli Idol, così da lasciare lì la mia macchina, prima di entrare nell'edificio.

Scesi velocemente, dirigendomi alle scale per raggiungere la grande Hall, passando attraverso un arco sul retro. Non ero mai entrato da quella entrata, anche perché ai visitatori non era permesso utilizzarla.

Non sapendo dove dovessi recarmi,camminai verso al bancone di accoglienza dove, ad accogliere i visitatori, c'era un ragazzo che sorrideva tantissimo, contagiando tutti con la sua positività e bellezza.
-salve benvenuto alla Big hit come posso aiutarla?-mi chiese prima di sfoggiare un sorriso a 32 denti
-si salve...io sono Park Jimin,il nuovo...-dissi venendo subito interrotto da lui
-il nuovo grafico-disse lui ed io non feci altro che annuire
-bene, vedo che deve vedere il signor Kim SeokJin-continuò lui, digitando chissà cosa sul PC che aveva davanti
-si, ora il capo è in riunione ma sarò lieto di portarlo nel suo ufficio. Può attendere lì nel mentre tranquillamente, non dovrebbe volerci ancora molto prima che il capo venga da lei-mi disse il ragazzo, accompagnandomi all'ascensore per poi salire con me
-io sono Hoseok comunque ma puoi chiamarmi Hobi, sono sicuro che ti troverai bene qui-disse sorridendo ancora. Aveva proprio un bel sorriso. Mi piacciono le persone così tanto solari e felici, sicuramente soltanto guardandolo nei miei momenti no sarei stato meglio.

In pochi minuti fummo al terzo piano. Subito mi fece strada verso l'ufficio di Jin e mi portò dell'acqua, prima di scomparire per tornare al suo lavoro.

*Che ragazzo particolare*

Feci un sorrisino divertito, prima di rialzare il mio viso. Subito venni attratto dalle innumerevoli cose presenti sulle pareti. Ognuna di esse era piena di attestati e certificati di qualcosa che aveva fatto Jin. Mi sorpresi di vedere così tante attività di così diversa natura, come quasi se volesse in un certo senso eccellere in ognuna di esse.

*Non mi sorprende l'azienda che è riuscito a realizzare*

Pensai mentre fissavo ancora intensamente alcuni di quei fogli.
Non mi resi conto che in quel momento la porta era stata aperta rivelando così la figura di un ragazzo alto e slanciato, di un età poco superiore alla mia. Una finta tosse mi riportò alla realtà, costringendomi a girarmi verso la direzione di quel rumore.

Sbarrai gli occhi, potendo finalmente vedere Jin in carne ed ossa. Ero sempre riuscito a vederlo attraverso foto o video, mai dal vivo. Dovevo ammettere che le foto non gli rendevano affatto giustizia.

-ciao tu devi essere Park Jimin, il nuovo grafico giusto?-chiese lui allungando la mano verso di me, facendomi risvegliare dai miei pensieri per una seconda volta
-si...lei è il signor Kim?-chiesi io titubante stringendo la sua mano di rimando, imbarazzato dalla situazione che si era venuta a creare
-il signor Kim è mio padre, chiamami solo Jin o se vuoi Hyung....e non darmi del lei mi fai sentire vecchio-rispose ridendo, contagiando anche me
-ok...Hyung-risposi io imbarazzato, assecondandolo
-bene, allora....veniamo a noi...siediti pure-mi disse indicandomi la sedia dietro di me e così feci.

Il nostro segretoWhere stories live. Discover now