37. l'ho notato molto bene sai

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Jimin's pov
Cominciai a sentire il ritorno alla realtà, mi stavo lentamente svegliando.

Cominciai a muovere le labbra per produrre un po' di saliva, in quanto ancora impastate dal sonno e delicatamente iniziai a sbattere le ciglia per aprire gli occhi. Una volta aperti, mi venne l'istinto di sbadigliare così portai una mano sulla bocca e lo feci.

Mi resi conto dopo alcuni attimi che qualcosa stava toccando i miei capelli, e che quelle che avevo davanti non erano le mie gambe, ma non realizzai subito cosa stesse succedendo, finché non sentii la voce di Jk a risvegliarmi da tutto.

-buongiorno chim-mi disse con voce dolce e rilassata. Io arrossì non guardandolo minimamente.
-vedo che il mio petto è ancora il tuo cuscino preferito-continuò con una punto di soddisfazione e divertimento nella sua voce.

Non realizzai subito le sue parole, ero troppo annebbiato dal suono della sua voce così calda e sexy che mi stava mandando fuori di testa.

Dopo poco mi resi conto effettivamente di dove si trovasse la mia testa, sbarrando gli occhi da subito.

Mi alzai di scatto seduto sul letto, guardandolo negli occhi. Quei gli occhi mi uccidevano ogni volta e persi un battito.

Cominciai a sentire una strana sensazione nel basso ventre che non provavo da un po', almeno con lui, ma sapevo benissimo cosa stava succedendo.

-scusami-dissi senza aggiungere altro dirigendomi di corsa in bagno, più veloce della luce.

Chiusi la porta a chiave e mi appoggiai ad essa rilasciando un sonoro sospiro.

Abbassai il volto e vidi la mia erezione già formata e dura.

*Cazzo, cazzo, cazzo....*

Poggiai le mani sul lavandino guardandomi nello specchio per alcuni attimi.

*Jimin contieniti cazzo, non puoi eccitarti così solo per la sua voce e per i suoi occhi. Cazzo.*

-adesso che cazzo faccio?-mi chiesi sottovoce sentendo subito bussare alla porta.
-chim tutto bene?-chiese Jungkook da dietro la porta, facendomi sbiancare.

*Ora che cazzo faccio? Che gli dico?*

Mi passai una mano tra i capelli prima di rispondere
-sto bene, ho solo bisogno di una doccia-risposi cercando di essere credibile, mentre i miei denti torturavano il mio labbro inferiore.
-va bene, allora ti aspetto giù per la colazione-continuò e tirai un sospiro di sollievo sapendo che sarebbe uscito e che avrei potuto risolvere il mio problemino tranquillamente.

Attesi alcuni attimi, aspettando di sentire i suoi passi uscire e la porta chiudersi prima di dirigermi in doccia a fare ciò che dovevo.

Finalmente fu fuori. Mi spogliai velocemente ed entrai nella doccia.

Aprii l'acqua fredda e cominciai a farla scorrere lungo il mio corpo, sperando che alleviasse un po' la mia eccitazione ma purtroppo non successe.

Feci passare la mia mano destra lungo il mio corpo, fino alla mia erezione che afferrai subito iniziando a muoverci su la mano.

Da subito sentii dei brividi lungo tutto il corpo, chiudendo gli occhi e lasciandomi andare al mio tocco.

Sapevo di essere solo nella stanza e che anche se avessi urlato nessuno avrebbe potuto sentirmi.

Mi lasciai andare al piacere che mi stavo provocando, iniziando ad ansiamare sempre di più.

La mia mano aumentò il ritmo sempre di più, facendomi gemere come non mai. Urlai di piacere, iniziando a muovere il bacino per adeguarmi ai movimenti della mia mano che si muoveva velocemente sulla mia erezione.

Il fiato si fece corto ed il cuore batteva forte.

Continuai a stimolarmi ancora per qualcuni minuti, passando ripetutamente sulla punta e premendo in po' su essa.

D'improvviso iniziai a sentire un calore immerso nel basso ventre, calore che sapevo perfettamente cosa fosse, finché non mi riversai sulla mia stessa mano con un sonoro urlo di piacere che portava il suo nome.

Mi poggiai alla parete della doccia, lasciando la testa all'indietro mentre cercavo di rallentare il mio respiro ed i battiti del mio cuore.

Mi ero masturbato nuovamente pensando a lui,non era di certo la prima e non sarebbe stata neanche l'ultima volta. Questa volta però ero giustificato da fatto che mi avesse provocato con quella così sexy.

Dopo 10 minuti finí la doccia e una sensazione si fece strada dentro di me. Quell'orgasmo che avevo avuto mi aveva rallegrato un po' e rilassato molto. Mi vestii e mi diressi alla sala della colazione.

Vidi Jungkook e Jin seduti insieme ad un tavolo con tutti quelli dello staff e mi uniii a loro.

-buongiorno Hyung-dissi a Jin, sedendomi al tavolo con loro
-buongiorno Jimin, dormito bene? Ho saputo dei tuoi problemi con la stanza e che hai dormito con Jungkook stanotte-continuò Jin sorridendo, mentre afferrava il suo caffè portandoselo alla bocca per berlo
-si ho dormito bene-dissi guardando per un attimo Jungkook imbarazzato, ripensando al mio risveglio-e si ho dormito con lui visto che la mia stanza si era allagata-continuai
-per fortuna che c'era Jungkook a salvarti allora- disse Jin mettendo un braccio intorno al collo di Jungkook ridendo.

Abbassai lo sguardo imbarazzato, quando quest'ultimo mi lanciò un'occhiata ed un sorriso.

Mi alzai e mi diressi al buffet, cercando di non guardarlo minimamente.

Iniziai a prendere qualcosa da mangiare, quando me lo ritrovai accanto senza neanche accorgermene.
-oddio mi hai spaventato, non sapevo fossi qui-dissi, quando me ne resi conto poggiando una mano sul petto.

Lui mi guardò divertito prima di  avvicinarsi a me e sussurrarmi qualcosa all'orecchio
-l'ho notato molto bene sai...-mi disse con una voce calda e sexy che mi provocò dei brividi lungo la schiena, facendomi poi l'occhiolino prima di allontanarsi da me. Il mio cuore impazzí e sentii le guance andare a fuoco.

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