36. adoro quando lo fai

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Jk's pov
Jimin ormai dormiva da un paio d'ore. Io ero disteso accanto a lui, leggendo un libro che mi ero portato. Non avevo molto sonno, forse a causa della situazione e della vicinanza dei nostri corpi.

Ogni tanto buttavo un occhio verso il suo viso, sorridendo. Era ancora più bello mentre dormiva, sembrava un bimbo. Era una sensazione che avevo quasi dimenticato in quei anni in cui eravamo stati separati. Averlo accanto di nuovo, mi provocava un piacevole sensazione allo stomaco che mi faceva sorridere spontaneamente.

Sapevo che era l'amore della mia vita e non potevo lasciarlo andare di nuovo. Questa volta avrei lottato per lui ad ogni costo. Non potevo lasciare che si innamorasse di qualcuno che non fossi io. Lui era ancora mio, dovevo soltanto riconquistare la sua fiducia.

Ben presto mi addormentai anche io, guardandolo prima di addormentarmi e sorridendo non credendo che fosse davvero lì con me.

Il mattino seguente fui, comunque, il primo a svegliarsi. Prima di aprire gli occhi sentii un leggero peso sul petto che la sera prima non avevo. Ero un po' confuso su cosa fosse.

Aprii gli occhi lentamente, venendo a contatto con la luce del sole che entrava dalla finestra inondando la stanza.

Abbai la testa verso il petto, ritrovandomi una chioma bionda dormirci beatamente. Jimin si era accoccolato al mio petto mentre dormiva e sembrava non volerlo abbandonare. Adoravo quando lo faceva.

Sorrisi dinnanzi a ciò e lo lascii fare. Presi il cellulare e ci feci una foto per ricordare quel momento con lui.

Passarono diverse ore, mentre io continuavo ad alternarmi tra il libro e il cellulare per passare il tempo nell'attesa che Jimin si svegliasse.

D'improvviso sentii una vibrazione provenire dal comodino, dove erano appoggiati sia il mio che il cellulare di Jimin. Afferrai il mio cellulare, convinto di aver ricevuto un messaggio ma niente. Presi allora quello di Jimin, per capire se lo avessi immaginato.

Quando il display si accese vidi un messaggio da parte di Tae. Non avrei voluto leggerlo, ma fu involontario.

Nel messaggio Tae chiedeva a Jimin se era stato così terribile dormire con me. Sorrisi nuovamente nel leggerlo, rendendomi conto di quanto fosse agitato a stare nella mia stanza.

Capii in quel momento che forse avevo più speranze di quanto pensassi. Era ovvio che ancora lui tenesse a me, ma che si bloccasse preso ancora dai sentimenti negativi che aveva per la nostra rottura.

Quel bacio che ci eravamo dati a casa sua mi aveva confermato che mi voleva ancora, ma ora con questo messaggio ero sicuro che provasse ancora qualcosa per me, anche se non voleva ammetterlo.

Gli avrei dato il tempo che gli sarebbe servito per tornare a fidarsi di me ed amarmi di nuovo come un tempo. Non lo avrei forzato assolutamente in niente. Non potevo e non volevo perderlo ancora. Era e sarà sempre la cosa migliore che mi sia successa.

Il nostro segretoWhere stories live. Discover now