7. non puoi farlo

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Tae's pov
Chiusi la chiamata velocemente, prendendo subito il cappotto e dirigendomi fuori di casa. Corsi da Jimin, sapendo quando stesse male. Mi era bastato il suo "è tornato"  per sapere che il tornato in questione fosse Jungkook.

Per tutto il tragitto iniziai a pensare a come lo avesse rincontrato, in un bar o per strada o per....

I miei pensieri vennero interrotti da una canzone alla radio. Una canzone al quanto bella e convolgente. La voce mi era molto familiare, forse un po' troppo.

Alzai il volume ed ascoltai con più attenzione quella meravigliosa voce che cantava su quelle note.

Dopo poco la canzone finí e lo speaker iniziò a parlarne
-bene avete ascoltato "euphoria" del nuovo e già popolare cantante Jeon Jungkook- sentii, non facendo troppo caso alle parole. Dopo qualche secondo realizzai cosa avessi appena sentito e subito inchiodai con la macchina per riprendere fiato, ascoltando il resto delle parole
-ha debuttato qualche mese fa ma già sta scalando le classifiche....ringraziamo la Big hit che lo ha scoperto e lanciato- e li capii tutto.

*Ecco come lo ha rivisto Jimin*

Dopo qualche altro minuto era arrivato da lui. Mi precipitai subito alla sua porta, suonando con insistenza. La porta subito si aprì e Jimin mi si buttò tra le braccia in lacrime stringendomi forte.
-shhhh va tutto bene- gli dissi accarezzandogli i capelli, mentre eravamo caduti in ginocchio
-é li.... è un Idol -mi disse tra un singhiozzo e l'altro.

Mi uccideva vederlo così in lacrime con il cuore spezzato di nuovo. Dopo che jk se ne era andato lui era a pezzi, voleva partire per seguirlo ma non aveva idea di dove fosse precisamente. Così non lo fece, rimanendo completamente distrutto dalla sua separazione al punto che iniziò a non mangiare più, a non lavarsi ed a non prendersi più cura di sé stesso.

-vieni Chim entriamo in casa....ti faccio un Thè-gli dissi aiutandolo a rialzarsi e portandolo fino al divano per poi andare in cucina a preparargli quanto detto.

Qualche ora dopo finalmente si era calmato ed aveva smesso di piangere. Sembrava più tranquillo, avendo anche smesso di piangere. Mi sedette di fianco a lui e lo feci accoccolare sul mio petto.
-ti va di parlarne?-gli chiesi accarezzando i suoi capelli così da tranquillizzarlo ulteriormente
-lui è un Idol alla big hit e...-iniziò a dirmi ma io intervenni
-lo so-dissi un po' triste e con un'espressione amara
-come? Come lo sai?-chiese lui sorpreso, alzandosi leggermente per potermi guardare negli occhi
-mentre venivo qui ho sentito una sua canzone alla radio....mi dispiace Chim che tu lo abbia rivisto cosi-gli dissi, triste
-é stato orribile quando l'ho visto....lui sembrava tranquillo ma io stavo per scoppiare davanti a lui....-mi disse piangendo ancora, finché non si fermò un attimo per dirmi qualcosa che io già sapevo ma che non avrei mai detto prima di lui
-tae-mi chiamò cercando la mia attenzione
-mhhh?-risposi guardandolo
-io...credo di...amarlo ancora-mi disse titubante, mordendosi il labbro
-lo so chim, l'ho sempre saputo-risposi stringendolo ancora contro il mio petto quando le lacrime iniziarono a cadere nuovamente sul suo viso
-non so che fare....come devo comportarmi....forse...dovrei lasciare il lavoro?!-disse e subito lo spostai da me per guardarlo negli occhi, sorpreso dalle sue parole
-chim....senti è il tuo sogno non puoi rinunciare così...anche se Jungkook è lì e devi lavorare con lui, non puoi rinunciare così....so che lo ami, ma parliamo del tuo sogno.......non puoi lasciare che distrugga anche questo no?!-gli dissi tenendo il viso tra le mani, mentre lo fissavo negli occhi. Lui annuii e mi abbracciò ancora.

Jungkook lo aveva già distrutto una volta, non poteva farlo ancora.

Il nostro segretoWhere stories live. Discover now