1. amore a prima vista

3.2K 96 11
                                    

Jimin's pov
Avevo appena finito il colloquio più importante della mia vita, per il lavoro che ho sempre sognato.
Stavo ancora cercando di realizzare di aver compiuto il primo passo verso il mio sogno. Volevo diventare un grafico per qualcuno di successo, così che le mie opere potessero diventare famose. Questo poteva diventare realtà se mi avessero preso come grafico per gli artisti della big hit.

Stavo uscendo dall'edificio della Big Hit Entertainment, con ancora il cuore in fibrillazione.

Il mio stomaco iniziò a brontolare. Avevo fame,ma la cosa non mi sorprese più di tanto dato che per l'ansia non avevo mangiato niente. Iniziai a camminare, dirigendomi verso un ristorante per poter prendere qualcosa da mangiare. Sapevo che poco lontano da lì ce ne era uno che non avevo mai provato ma che sapevo che era buono.

Mentre camminavo verso esso, sentii la mia suoneria del mio cellulare iniziare a farsi sentire. Misi la mano in tasca velocemente ed afferrai il mio cellulare. Lo portai davanti al viso per vedere chi fosse che mi stesse chiamando. Era Taehyung, il mio migliore amico da sempre. Sorrisi dopo aver letto il suo nome e senza esitare risposi

Jimin
Hey Tae

Tae
Chim allora come è andata? Ti hanno presto?

Mi disse subito lui super eccitato, quasi piú di me sembrava.

Jimin
Ho appena finito e credo sia andato bene, ma ancora non lo so...mi hanno detto che dovrò aspettare un paio di giorni per una risposta

Tae
Capito...quante altre persone hanno fatto il colloquio?

Jimin
In realtà non molte...eravamo in 5,ma comunque non lo so...forse erano più qualificate di me

Tae
Smettila chim, vedrai che andrà bene. Non ti abbattere prima di sapere e poi dai tu sei Park Jimin un grafico eccezionale, devono prenderti per forza ahahah e se non lo facessero sappi che ci perdono loro

Jimin
Sei sempre il solito ahahha....non sono convinto che i miei lavoro piaceranno a tal punto...vedremo per ora non voglio illudermi troppo

Tae
Tranquillo....stasera che fai?

Jimin
Niente perché?

Tae
Ti va di venire da me così ci beviamo due birre e festeggiamo il tuo imminente nuovo posto di lavoro

Jimin
Ma non mi hanno ancora preso

Tae
È uguale beviamo intanto poi facciamo una seconda serata sia se ti prendono sia se non ti prendono

Jimin
Va bene, saluterò il mio fegato già da adesso

Dissi per poi chiudere la chiamata, con un sorrisetto divertisse sulle labbra. Tae ed io eravamo sempre stati amici sin dall'asilo e c'eravamo sempre l'uno per l'altro. Era come un fratello per me, il mio soulmate.

QUELLA SERA
Arrivai davanti a casa di Tae, una piccola villetta indipendente con un enorme giardino. Tae viveva da solo da diversi anni, dato che i suoi si erano trasferiti in Giappone per lavoro. Lui aveva deciso di rimanere qui, perché troppo legato alla Corea.

Senza pensarci troppo mi diressi verso il campanello per poi suonarlo, attendendo che Tae rispondesse e mi aprisse, cosa che successe dopo un paio di minuti.

Appena la porta si aprii, subito si fiondò su di me per abbracciarmi forte, ma la cosa non mi sorprese dato che lui era fatto così sempre espansivo e affettuoso
-chim...mi sei mancato tanto-disse per poi lasciarmi un bacio sulla guancia.
-ciao Tae, anche tu mi sei mancato-risposi stringendo l'abbraccio
-vieni entra-mi disse prendendo il mio braccio e tirandomi in casa. Tolsi le scarpe ed indossai delle pantofole dirigendomi poi all'interno della casa
-ho preparato un sacco di cose, spero tu abbia fame-continuò lui, passandomi accanto per mostrarmi tutte le sue creazioni
-da morire-risposi, andando verso il tavolo in salotto per verificare le sue parole.

Cenammo in fretta, per poi passare a sederci sul divano con ancora molte birre da bere. Nonostante ne avessimo già bevute diverse, continuammo dato che la serata era giovane e noi ci stavamo divertendo
-allora Tae...lo hai più rivisto?-chiesi con un ghigno sul volto volendo sapere i suoi gossip
-chi?-mi rispose lui cercando di fare il finto tonto
-come chi? Quello che tu definisci...."l'amore della tua vita, l'uomo più bello del mondo e un gattino coccoloso"-risposi io ironizzando sulle sue parole
-chim non è colpa mia se è vero-rispose lui con fare ovvio-comunque si....e.. è sempre più bello, non puoi capire....io credo di amarlo chim-mi disse per poi buttarsi sognante sulle mie gambe
-amarlo? Ma neanche lo conosci-risposi io ridendo
-hai mai sentito di amore a prima vista?-rispose lui, alzandosi da me e guardandomi con un sopracciglio alzato.

In realtà io sapevo bene cosa volesse dire. Lo avevo vissuto sulla mia pelle non molti anni prima. Quando andavo al liceo, avevo conosciuto questo ragazzo due anni più piccolo di me, appena trasferitosi e da subito eravamo diventati amici. In realtà appena lo vidi già dalla prima volta, io già l'amavo. Poi per una serie di eventi e la sua partenza di due anni per l'America non l'ho più ne visto né sentito. Non so ne se sia tornato o se sia ancora lì, se stia bene oppure no e se abbia qualcun'altro. Forse è meglio che io non lo sappia, forse è meglio che io sia all'oscuro di tutto. Se venissi a sapere che ha qualcun'altro non so come potrei reagire e come reagirebbe il mio cuore alla notizia.

Dopo la domanda di Tae, abbassai la testa rattristandomi, come se lei sue parole fossero state una lama in grado di riaprire vecchie ferite. Lui sembrò notarlo e subito mi abbracciò, facendomi sobbalzare per il gesto inaspettato.
-scusami chim-disse soltanto stringendomi di più a lui
-sto bene...tranquillo-risposi, accoccolandomi di più al suo petto e lasciando scivolare una lacrima sul volto. Sapeva benissimo cosa avessi passato dopo la partenza di Jungkook, dopo la rottura e la fine del nostro rapporto.

Lui c'era sempre stato, era sempre stato al mio fianco non lasciandomi mai. Era lì a ricomporre i pezzi del mio cuore che era andato in frantumi per colpa di Jungkook. Non posso dire di odiare quest'ultimo, perché mentirei. Non è colpa di nessuno se è andata a finire così. Le cose succedono e bisogna soltanto accettarle ed andare avanti. Non importa quanto si soffre, la vita va avanti. Tutto sta nel come reagisci.

-so che ti manca ancora...non dovevo dire ciò che ho detto, mi dispiace-continuò Tae, sempre più in colpa
-non preoccuparti Tae sto bene, davvero...é stato solo un momento-risposi lasciando andare un'altra lacrima cercando di essere più credibile possibile. In realtà non stavo bene, neanche in po'. Lui non rispose, ma si limitò ad accarezzarmi dolcemente la testa
-ok però ora basta deprimersi....siamo qui per festeggiare e bere no? Allora facciamolo-dissi io, rialzandomi e cercando di riprendere un po' lo spirito della serata che avevamo deciso di fare. Sorrisi come se non ci fosse un domani, anche se dentro di me il dolore aveva ripreso piede più forte che mai.

Il nostro segretoWo Geschichten leben. Entdecke jetzt