9. ciao

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Jimin's pov

Sconosciuto
Vedo che non sei cambiato, piangi ancora davanti ai drama

Lì mi si gelò il sangue ed il mio cuore smise di battere per alcuni attimi. Sapevo perfettamente a chi appartenesse quella voce. Lo sapevo meglio di chiunque altro.

Jimin
Jk?...sei tu?

Jk
Come chim non riconosci più la mia voce?!

Dopo di che sentii una risatina. Degluitii a fatica prima di parlare ancora, cercando di rimanere freddo e con un tono fermo

Jimin
Che vuoi?

Jk
Possiamo parlare....ti prego

Jimin
Non mi va di parlare al telefono

In realtà non ero pronto a farlo in nessun modo, ma così potei salvarmi per quella sera o almeno così credevo

Jk
Va bene allora aprimi e parliamo a quattr'occhi

Sbarrai gli occhi dinnanzi alla sua risposta e li il mio cuore perse un battito. Era davanti al mio portone pronto a parlare con me. Andai in panico, sbiancando letteralmente.

Come potevo tirarmi fuori dalla cosa adesso?

Semplice non potevo. Ero in trappola, non mi rimaneva che aprire la porta ed affrontare colui che amavo ma che al tempo stesso mi distruggeva.

Jimin
Ok....

Risposi titubante, prima di premere il pulsante del citofono per far aprire la porta. Ero totalmente in panico, mentre mi torturavo le mani per l'ansia.

Il mio cuore era impazzito e lo stomaco era sottosopra. Non potevo credere che tra pochi minuti sarebbe stato qui, in casa mia e che avremmo parlato di questi anni in cui non ci eravamo ne visti né sentiti.

L'ansia si stava impossessando di me e mi sentivo sudare freddo, finché non sentii il secondo campanello suonare, sobbalzando. Sospirai prima di avvicinarmi a passo lento alla porta d'ingresso, tremando letteralmente.

Non appena l'aprii il mio cuore collassò totalmente vedendo la vista di Jk sempre bello davanti a me
-Ciao Chim-mi disse lui sorridendo, uccidendomi senza saperlo

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