𝟎𝟑

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I portali erano pronti, ogni ragazzo tremava di terrore, non erano mai usciti dall'Olimpo e prima di allora non avrebbero mai pensato che la loro prima volta sulla terra sarebbe stata per scontare una pena ingiusta.




Apollo prese il figlio per mano e gli sorrise, i genitori non potevano andare a salutarli per evitare conflitti.

-Mi prenderò cura di te da qui Jimin, devi fare le cose per bene, capito?

Jimin annuì con le lacrime agli occhi, non aveva mai lasciato la montagna, l'unica cosa che sapeva era che un nuovo luogo lo rendeva solo più ansioso.

Suo padre gli diede un ultimo bacio sulla fronte e gli indicò di stare davanti al portale. Jimin non aveva una madre, la verità è che non conosceva ne il suo nome ne il suo viso, era cresciuto affidandosi alle sacerdotesse. Non sapeva cos'era l'amore di una madre, ma certamente era grato di avere suo padre ancora, sebbene a volte fosse crudele e duro.








Non aveva mai lasciato il Tartaro, se qualcuno glielo chiedesse non sapeva nemmeno com'era il cielo stellato di notte, i suoi occhi e la sua pelle non erano abituati all'aria di sopra, avrebbe sofferto il dolore, così gli aveva avvertito suo padre.

-Starai bene, mi fido di te, aiuta tuo cugino se avrà bisogno di aiuto... e prenditi cura dei ragazzi, mi raccomando

Yoongi annuì, mise lo zaino sulla schiena per poi mettersi il cappuccio della felpa nera in testa.

-Anche se non avrai poteri sarai comunque in grado di vedere le anime perdute, non parlare con loro e non cercare di aiutarle, capito?

-Padre ho capito, mi comporterò bene, mi prenderò cura dei marmocchi e cercherò anche di trovare il responsabile tra loro

Ade fece un cenno a suo figlio e lo tirò a sé per abbracciarlo, sua moglie si era rifiutata di vederlo scomparire attraverso il portale, lasciando l'incarico al marito che era molto più forte emotivamente.

-Abbi cura di te figlio mio





-Gli esseri umani adesso sono in uno stato di disperazione, non fidarti di tutto ciò che senti e vedi, arriveranno momenti in cui le loro emozioni si diffonderanno in te, devi rimanere calmo e meditare quando ciò accade

SeokJin annuì a sua madre mentre veniva abbracciato da suo padre che li raggiunse

-Sei bello e lo sarai ancora di più per gli umani, prenditi cura di te, perché potresti essere in pericolo

-Lo farò- sussurrò, ancora non era d'accordo sul lasciare la sua bellissima foresta per andare in un mondo distrutto, ma non aveva altra scelta.

-Abbi cura degli altri- aggiunse Afrodite -Anche se fra di voi c'è un traditore state sempre in guardia, ovviamente prendendo precauzioni

Annuì di nuovo anche se non era molto sicuro di poter convivere con il colpevole che lo aveva condannato a quella punizione, ma lo avrebbe fatto per sua madre. Pronto per partire, sorrise e agitò la mano prima di scomparire attraverso il portale.





Teti non avrebbe lasciato andare suo figlio e nessuno l'avrebbe costretta a lasciarlo per attraversare quello spazio-tempo, Hoseok si mosse tra le sue braccia cercando aria, grazie al cielo suo padre intervenne.

𝖊𝖗𝖊𝖉𝖎 𝖉𝖊𝖑𝖑'𝖔𝖑𝖎𝖒𝖕𝖔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora