𝟒𝟕

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Era rinchiuso tra quelle quattro mura, completamente soffocato. Voleva solo lasciare quel luogo chiamato casa. Questo era il suo sogno, la cosa che desiderava di più, ma il destino non gli avrebbe permesso di riuscire ad esaudire questa fantasia.

Perso, completamente perso nei suoi pensieri instabili, si prese i capelli duri, era stanco, davvero stanco di dover seguire la strada che i suoi genitori gli avevano affidato, non voleva diventare l'erede del potere dei mari, rifiutava di doversi assumere quella responsabilità.

Odiava suo padre e i suoi metodi di allenamento che gli servivano poco, non era disposto a rimanere un minuto in più in quella prigione.

Ma come poteva scappare? era confinato in quell'isola.

Una notte dopo aver litigato con il padre perché stava cercando di insegnargli i nuovi trattati dell'Olimpo esplose, non voleva andare a incontrare i figli dei suoi zii per stringere delle stupide alleanze, non erano le cose che lo interessavano, fin da bambino sognava di sapere cosa c'era oltre l'orizzonte.

Le sirene con il loro canto lo calmarono, le creature maledette che lo avevano visto crescere e nello stesso tempo che servivano come sue guardie. Le foglie degli alberi si muovevano senza aria, mancava la strada per il luogo da cui proveniva il suono, tra i rami c'era un uomo in veste nera.

- Chi sei?

- Io sono il dio della morte, sono venuto per consegnare un messaggio a tuo padre, ma ora andrò nel mondo terreno per continuare con la mia opera

Hoseok aprì gli occhi interessato -Mondo terreno? Com'è?

Thanatos sorrise debolmente senza mostrare la sua faccia -Oh... Il mondo terreno è meraviglioso, ci sono cose inimmaginabili. Non hai mai provato ad andarci?

- No- sussurrò con rammarico -Mio padre me lo ha proibito, dice che quel mondo è corrotto

- Meno corrotto dell'Olimpo? Gli dei hanno creato gli esseri umani, sono fatti a loro somiglianza

- Non è forse una bestemmia parlare così?

Lui negò con la testa: -Conosco l'Olimpo meglio di quanto credi

- Non mi piacciono le responsabilità che mio padre vuole affidarmi, voglio uscire di qui, ma è impossibile

L'uomo sorrise debolmente: -E se ti dicessi che c'è una via d'uscita dal tuo confinamento?

- Quale? Farò tutto ciò che mi chiederete!- ha detto innocentemente.

Thanatos rise e disse di cosa aveva bisogno: la copia del libro di un tempo della dea Teti.





Passarono due settimane dove Hoseok riuscì a rubare il vecchio libro di sua madre, che non aveva usato per secoli fu facile, ma dovette aspettare la chiamata del dio della morte, una volta insieme prese il libro con la promessa che poteva andare nel mondo terreno. Dopo alcuni giorni sapeva di essere stato ingannato, cercò di dirlo a suo padre, ma iniziarono le disgrazie degli umani, quando furono incolpati credette che sarebbe stato meglio tacere, nessuno doveva sapere che era il traditore degli dei.

Andò nel mondo terreno come promesso, ma nulla era come aveva immaginato. Dopo alcuni giorni il dio della morte lo contattò di nuovo, cercò di rifiutare il suo aiuto, ma non ci riuscì, perché lo minacciò di far scoprire a tutti del suo tradimento.

Era un codardo e aveva paura, il suo egoismo lo aveva portato a tanto, ma ora avrebbe dovuto pagare le conseguenze...


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𝖊𝖗𝖊𝖉𝖎 𝖉𝖊𝖑𝖑'𝖔𝖑𝖎𝖒𝖕𝖔Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu