𝟎𝟓

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Namjoon non capiva cosa stesse succedendo intorno a lui: tutto era così grigio, niente a che vedere con i libri che aveva letto, le persone gli passavano intorno guardandoli con diffidenza, i vestiti erano cambiati completamente, tutti erano vestiti allo stesso modo, un abito nero molto simile a quelli che regalavano agli esiliati. Sentì una stretta allo stomaco, ora tutto sembrava così reale, passò il tempo a meditare su quello che potevano affrontare, ma l'esperienza risultò essere molto diversa da quello che aveva immaginato. 

I sette ragazzi intorno a lui stavano guardando il posto, le sirene non smettevano di suonare e sebbene non avessero più poteri sapevano che stava per accadere qualcosa di brutto. 

Jungkook conosceva quel suono ancora prima di nascere, non aveva poteri, ma poteva comunque sentire il suo sangue congelare e un terribile brivido percorrere il suo corpo, i passanti correvano in cerca di riparo e dovevano fare lo stesso loro, invece stavano fermi come statue.

Namjoon capì subito, nel momento in cui apparvero negli inferi terreni, che apparentemente la sua forza aveva lasciato il suo corpo dolorante incapace di muoversi, guardò tutti cercando di parlare e dire i suoi pensieri, ma non seguivano quasi un filo logico. 

-Sono l'unico il cui corpo sta per svenire?- parlò a fatica 

-No- rispose SeokJin -Il mio corpo si sente esattamente allo stesso modo

Taehyung che preferiva di solito mantenere la compostezza questa volta parlò perché in realtà la sua testa stava davvero per esplodere.

-Siamo molto deboli... suppongo che la nostra forza divina sia andata via e che il nostro corpo non sia in grado di resistere alla densità dell'aria, ci vorrà del tempo per abituarci...

Namjoon annuì ammirando la capacità di linguaggio del ragazzo dai capelli rossi sapeva di chi era figlio, infatti, supponeva di essere l'unico che sapeva qualcosa sugli altri, suo padre gli aveva fornito le informazioni necessarie per poterli conoscerli e prendersi cura di loro, ma allo stesso tempo per portare a termine la sua missione. 

Hoseok afferrò il braccio di SeokJin, che lo guardò in modo strano, ma non disse nulla quando vide la faccia di terrore del castano, cercò di rilassarlo, ma era impossibile, Hoseok era tutt'altro che coraggioso.

-Dobbiamo andare- sussurrò Jungkook così piano che nessuno poteva sentirlo tranne suo fratello che era accanto a lui e lo ad osservava con la stessa sensazione, anche se deluso perché non vedeva l'ora.

- AAAHh! DANNAZIONE STAI ZITTO!!- Yoongi gridò all'improvviso. Si ingobbì, mentre con le mani si copriva le orecchie ed il viso si contorceva in una maschera di dolore, sudava e tremava. Lo guardarono tutti sgomenti perché nessuno aveva detto nulla per turbarlo.

-Non abbiamo parlato Yoon- rispose Jimin con preoccupazione mentre si avvicinava a lui e gli toccava la fronte -S-sta bollendo, penso sia un attacco... Cosa facciamo??

-Non penso si riferiva a noi- commentò SeokJin, mettendosi accanto a lui e controllando di persona quello che diceva Jimin -I suoi occhi sono vuoti, sta andando in shock, dobbiamo abbassare la febbre ora che i nostri corpi non sono in grado di guarire rapidamente da soli

Tutti guardavano Yoongi senza prestare la minima attenzione a ciò che stava accadendo intorno a lui, l'aria densa e il rumore dell'aereo svegliarono Jungkook e fece qualcosa che non aveva mai fatto prima.

-Dobbiamo uscire di qui!- Urlò disperato mentre il freddo aumentava nel suo corpo avvisandogli i sensi di allerta.

Suo fratello rise in modo oltraggioso come un pazzo aspettando la distruzione, solo in quel momento non capiva che erano in un altro mondo.

𝖊𝖗𝖊𝖉𝖎 𝖉𝖊𝖑𝖑'𝖔𝖑𝖎𝖒𝖕𝖔Where stories live. Discover now