𝟑𝟓

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Solo la notte aveva assistito alla sua fuga, nessuno se ne accorse, ma non poteva negare che lo avrebbero fatto la mattina seguente, è scappato da casa per andare dritto al lago, l'aveva fatto anche altre volte, tutto doveva essere fatto in completo silenzio se non voleva che qualcuno scoprisse i suoi piani, un giorno Yoongi lo aveva quasi scoperto, ma grazie al cielo fu in grado di convincerlo che non stava facendo nulla di male.

Con il pugnale si tagliò il palmo della mano e lasciò cadere il suo sangue nelle acque calme, aspettò pazientemente, prima che un ruggito formasse un cerchio, si sollevò la brezza dal lago e da quel vortice uscì un serpente acquatico alto dieci piedi.

- Ecco il mio trasporto-disse a se stesso.

Si avvicinò alla riva proprio dove riposava la testa dell'animale, camminò e toccando le scaglie del serpente chiuse gli occhi e si concentrò, quando li riaprì si vide assorbito dalla pelle nera del rettile, sorrise. Era ora di andare.


È emerso dal mare dopo un viaggio di cui non ricordò nulla, i suoi vestiti erano completamente asciutti, il mare era il suo alleato, la sabbia bagnata si era attaccata alle pianta dei suoi piedi, in lontananza sentiva il vento colpire il silenzio la città, camminò per le strade vuote ricordando come una mappa mentale il luogo esatto in cui stavo andando.

Gli uomini lo superarono con armi pronte a difendersi, nessuno riuscì a vederlo davvero, raggiunse un edificio a due piani, salì le scale e quando arrivò alla porta di destra bussò, aspettò che qualcuno aprisse la porta, ma a quanto pare nessuno lo aveva sentito, andò nel panico, con un calcio colpì la porta e la fracassò.

Dentro tutto era calmo, percorse il corridoio controllando ogni posto, ogni stanza senza trovare nulla, passò in rassegna le sue cose rendendosi conto che la maggior parte di ciò che c'era intorno era intatta.

-Dove sei?!- urlò disperato, sentendo crescere l'ansia.

Continuò a girare per la casa, finché sul comò trovò un pettine a fiori, quello che aveva indossato la prima volta che l'aveva vista in quella mensa, lo prese e se lo mise in tasca.

Mentre lasciava l'edificio, una paura atroce si iniettò dentro di lui, pregava gli dei che lei stesse bene, sperava con tutto il cuore che non era quello che temeva, aveva bisogno della luce del suo sorriso e che la sua anima fosse salva, tranne per il fatto che, se lei fosse stata davvero in pericolo, lui non sarebbe riuscito a sopravvivere a ciò che lo aspettava.

La strada in frantumi e con il cuore in mano corse verso l'oceano, furiosamente vi entrò, le onde gelide investirono il suo corpo, piangeva, era spaventato e completamente desolato, pensò, immaginando ingenuamente che l'avrebbe trovata e che lei gli avrebbe corso incontro e che la sua anima avrebbe trovato la pace di cui aveva bisogno, ma non è successo e quella illusione lo ha colpito con tutto ciò che aveva.

Sperava che quando fosse arrivato nessuno si fosse accorto della sua fuga, non voleva dare loro altri motivi per diffidare di lui, ormai lei smarrita e anche se la amava con tutto se stesso, loro erano ancora la sua unica salvezza.

Cosa stai facendo Hoseok?

𝖊𝖗𝖊𝖉𝖎 𝖉𝖊𝖑𝖑'𝖔𝖑𝖎𝖒𝖕𝖔Where stories live. Discover now