𝖊𝖗𝖊𝖉𝖎 𝖉𝖊𝖑𝖑'𝖔𝖑𝖎𝖒𝖕𝖔

𝟒𝟑

-Thanatos! Avevamo tre giorni per decidere- Namjoon ha parlato a nome di tutti, nella speranza che il dio fermasse la lotta abbastanza a lungo per guadagnare tempo

Thanatos guardò i ragazzi dalla testa ai piedi, la situazione non faceva altro che divertirlo. Li voleva morti e quello sarebbe stato un messaggio chiaro per l'Olimpo: nessuno scherza con il Dio della morte.

Non ricevendo risposta, capirono subito che la guerra era imminente.

Hoseok spostò Tzuyu dietro di lui per proteggerla, la ragazza tremava di paura e lui sentiva che da un momento all'altro sarebbe svenuta a causa di quelle creature disgustose e mostruose.

Gli eredi erano irrequieti con una mano sulle armi, sapevano che era una missione suicida e qualunque cosa facessero avevano pochissime possibilità di vincere. In cuor loro volevano pensare che i loro genitori sarebbero venuti a salvarli, ma sapevano anche che era la loro battaglia.

SeokJin guardò Namjoon, che era rimasto calmo nonostante la situazione tragica, se avessero dovuto combattere lo avrebbero fatto con tutta la forza che avevano.

-Lo so che l'affare era vedervi tra tre giorni nipoti miei, ma mi credereste se dicessi che mi siete mancati così tanto da non sopportare la voglia di vedervi?

Yugyeom sbuffò irritato -Perché non lo finisci con questa scenata una volta per tutte, vecchio. Sappiamo che vuoi combattere, non è tempo di risparmiare la tua cortesia ed iniziare la battaglia?

Thanatos non la prese sul personale, bastava vedere chi fosse il padre del giovane per capire la sete di sangue che appariva nei suoi occhi neri.

-Possiamo negoziare- Namjoon provò di nuovo a trovare un accordo pacifico mentre i figli della guerra ringhiavano -Cosa vuoi in cambio, affinché tu ci lasci andare?

-Oh semplicissimo Namjoon...- sorrise cinicamente il dio -Dammi Taehyung e il conto è saldato

Il rosso si tese quando sentì il suo nome uscire dalle labbra di quell'uomo, Jungkook che era al suo fianco tremò di furia.

-Non lo avrai mai!

-Devo rifiutare l'accordo- disse Namjoon ignorando completamente l'urlo di rabbia di Jungkook -Combatteremo se necessario, ma non ti darò per nessuna ragione Taehyung

Thanatos cancellò il suo sorriso dalla faccia tornando serio, guardò ciascuno dei ragazzi, non c'era modo che quei ragazzi potessero sconfiggere il suo esercito, con una scrollata di spalle si avvicinò a Namjoon rimanendo ad una ragionevole distanza.

-Moriranno Namjoon... nel momento in cui i miei uomini li trafiggeranno con la loro spada sentirai il bruciore della colpa e del rimorso, mentre soffocheranno sul proprio sangue vorranno tornare indietro nel tempo e darmi quel monello senza valore, anche con queste certezze, anche sapendo che non vinceranno, sei disposto a combattermi? Ne siete così convinti?

Yoongi cominciò a ridere -È così semplice la risposta, non importa se moriremo non ti lasceremo avere quel 'monello' come lo chiami tu, per te potrebbe non valere nulla, ma rimane uno di noi

La fronte del dio davanti a loro si corrugò, la sua bocca si contorce per il dispiacere -Morirai

Poi si voltò per affrontare il suo esercito, Yoongi sottovoce guardò Hoseok e sussurrò: -Prenderò lei e la metterò in salvo, devi coprirmi, hai capito?

Lui annuì, prese forte la mano della ragazza dai capelli scuri e la strinse, fu in quel momento che si pentì di aver creduto di poter essere felice, non aveva alcun diritto di averle tolto la vita, la sua vera natura le aveva causato totale caos, tutto perché era stato egoista e voleva di più di quello che la vita gli aveva dato. Guardò ognuno dei ragazzi che lo avevano accompagnato: individualmente hanno avuto tutti le loro lotte personali, che hanno messo da parte per entrare in un mondo distrutto e nonostante li avesse traditi, hanno accettato di aiutarlo ad entrare all'inferno e salvare sua moglie, come un atto di totale egomania li ha messi di nuovo in pericolo. Se qualcuno sarebbe morto, non se lo sarebbe mai perdonato, se necessario era disposto a sacrificarsi, anche se questo sarebbe servito a poco.