𝟏𝟖

818 53 6
                                    

Yoongi sentì come se la sua gola fosse presa da artigli affilati. Con difficoltà guardò in basso per vedere il suo carnefice, non fu sorpreso nel vedere il demone che giorni prima credeva di aver catturato. Sorrise ironicamente, ora più che mai gli era chiaro che tra loro ci fosse un traditore, quello che li aveva condotti alla sventura e non dubitava nel fatto che l'imboscata di quella sera fosse stata pianificata in anticipo.

Niente era stata una coincidenza.

Il demone nella sua forma naturale era terrificante per chiunque lo vedesse da vicino, ma non per lui che era abituato a vederli quotidianamente dietro le loro celle, nell'Oltretomba. La pelle grigiastra piena di squame, gli artigli di un felino, le corna spezzate di una capra e gli occhi giallastri profondi, oltre ai denti feroci che sporgevano dalla sua bocca, costituivano uno dei peggiori incubi del mondo; Yoongi li odiava e li torturava quando diventavano ribelli, ma ora, in quelle circostanze, non aveva altra scelta che ridere soffocando l'amara verità di essere sul punto di morire a causa delle grinfie di un'anima inferiore a lui.

-Yoongi!- sentì in lontananza, ma era ormai troppo tardi, senza le armi per lui era impossibile combattere.

Chiuse gli occhi e nei suoi ultimi secondi l'unica persona a cui riusciva a pensare era solo Jimin, quanto voleva stringerlo e dire quelle parole che non era mai stato in grado di dire.

-Figlio dell'inferno mi devi un'anima e la raccoglierò...-sussurrò il mostro, tirando fuori un fetido alito di morte.

Yoongi aprì gli occhi e sorrise senza smettere di guardarlo, lo avrebbe fatto fino alla fine. Il demone stava per squarciargli la gola quando una freccia silenziosa ma letale gli trapassò la fronte. Un urlo insopportabile gli inondò le orecchie, chiuse gli occhi quando cadde sull'asfalto mentre la bestia si contorceva a terra in completa agonia. Si guardò indietro sorpreso di vedere SeokJin di guardia con l'arco tra le dita.

-Stai bene?- chiese il maggiore piegandosi quando arrivo da lui -Puoi alzarti? Quella ferita sul collo sembra brutta... lascia che la controlli

-E' ...pericoloso ...meglio di no

-Lo so, ma è importante-disse sorridendo.

Sentì le dita fredde intorno alla sua ferita, trattenne un sibilo di dolore.

-Yoongi!!! 

Guardò da dove proveniva la voce. Era Jimin, che era rimasto immobile con uno sguardo severo verso SeokJin che lo teneva ancora stresso a lui. Il figlio di Afrodite sentì la pesantezza dello sguardo e, deciso, affrontò Jimin.

-Questo non è il momento per le tue scenate di gelosia, Jimin dobbiamo continuare a combattere!- lo guardò severo. 

Jimin non disse nulla, semplicemente camminò lentamente per poi inginocchiarsi vicino a Yoongi.

-Guarirò la tua ferita

Yoongi annuì, nessuno dei due si accorse che erano rimasti soli, Jin se ne era andato. Jimin si tolse il guanto insanguinato e con le sue piccole mani toccò la ferita cercando di non fargli male, era preoccupato quando vide una smorfia di dolore sul viso pallido del suo amato, così concentrò il suo potere nella mano, pensando alla guarigione di chi gli importava di più in quel momento. Yoongi sospirò quando sentì il dolore dissiparsi. Osservò gli occhi del suo guaritore coperto dalla maschera, poi guardò la sua ferita e sorrise, non c'erano più segni.

-Grazie-sussurrò dolcemente.

Jimin si tolse la maschera con la mano libera per poi sorridere e accarezzare la guancia del maggiore con tenerezza e devozione.

Si guardarono negli occhi e senza aspettare a lungo Jimin si avvicinò per avvicinare le sue labbra a quelle del moro e poterle assaporare per la prima volta. Yoongi sospirò al contatto tanto desiderato, lasciandosi il dolore alle spalle. Il moro avvolse le mani attorno alla nuca del biondo per impedire di indietreggiare, intorno a lui tutto era scomparso, c'erano solo loro due, tutto il resto sconparve.



𝖊𝖗𝖊𝖉𝖎 𝖉𝖊𝖑𝖑'𝖔𝖑𝖎𝖒𝖕𝖔Where stories live. Discover now