Caddero dritti nell'oscurità sentendo migliaia di mani spettrali che li accarezzavano, mentre scendevano in un batter d'occhio erano giunti all'inferno.
Yoongi si alzò respirando l'odore della sua casa e il calore abbracciò il suo corpo, sospirò, tutto era come l'ultima volta.
Le pareti scure e umide, il pavimento terroso e la luce fioca nel soffitto la illuminavano intorno, sapeva di essere all'ingresso del labirinto.
-State bene?- chiese guardandosi intorno, ma era rimasto solo -Maledizione!
Il campo di allenamento era vuoto, come era consuetudine. Il suo corpo sperimentò quel brivido che anticipava il combattimento. Guardò ai lati in attesa di qualche cosa, lui odiava quel posto: quel posto conservava i suoi peggiori ricordi d'infanzia.
Una voce d'un tratto si sentì.
-Spero tu sia migliorato... non voglio che si ripeta quello che è avvenuto l'ultima volta- la voce di suo padre echeggiò dietro di lui
Deglutendo si voltò, Zeus come il grande Dio guerriero lo guardava analiticamente. Indossava la sua armatura da combattimento e alcuni coltelli affilati gli scintillavano tra le mani.
Si mise in posizione di attacco, estrasse la spada nel fodero della schiena e con sforzo cercò di prevedere i movimenti del Dio potente, suo padre.
-Vediamo fino a che punto sei avanzato- scomparve a destra correndo ad alta velocità cercando di confonderlo, veniva da sinistra, ma fermò l'attacco con la sua spada, creando un rombo quando entrambe le lame entrarono in collisione
-Buoni riflessi Nam
Cominciarono a combattere, i metalli pesanti delle armi si attaccavano a vicenda, come da programma suo padre attaccava in diversi punti, cercando di trovare un punto cieco per farlo cadere.
-Non sei più un bambino -disse con un sorriso, che lo confondeva
-Figlio tu mi tradirai per dei marmocchi che hai appena incontrato?
-Nessuno padre ti tradirebbe mai
Zeus indicò le armi mentre guardava il più giovane dei suoi figli -Allora dimostramelo
-Come vuoi che lo faccia?- sussurrò il figlio con paura, perché sapeva quanto poteva essere crudele l'uomo che stava in attesa di fronte a lui
La porta fu aperta e gli uomini di suo padre portarono con sé i sette ragazzi, portavano segni di tortura sui loro corpi ed i suoi occhi si spalancarono alla vista di quella raccapricciante visione. SeokJin lo guardò, sapeva cosa stavano cercando di dirgli quegli occhi verdi, lui aveva fatto una promessa, giurò di proteggerli
-Uccidili- disse semplicemente Zeus senza emozione in volto
-Che cosa!? Sono figli dell'Olimpo, questo è tradimento, i-io n...non posso
-Ci hanno tradito Namjoon! Uccidili, è un ordine!
Con cappucci d'oro apparvero i dodici dei, guardarono i loro figli con disprezzo, come se non sentissero assolutamente nulla nel vederli in quello stato. Ares sorrise e prese a calci Jungkook in faccia, e Zeus sputò in faccia a SeokJin
-Non toccarlo!- gridò Namjoon con le poche forze rimaste in corpo
-Uccidili Namjoon, come erede dell'Olimpo ti viene ordinato di uccidere i traditori in nome della giustizia divina!
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𝖊𝖗𝖊𝖉𝖎 𝖉𝖊𝖑𝖑'𝖔𝖑𝖎𝖒𝖕𝖔
Fanfiction𝐲𝐨𝐨𝐧𝐦𝐢𝐧, 𝐧𝐚𝐦𝐣𝐢𝐧, 𝐤𝐨𝐨𝐤𝐭𝐚𝐞 - come punizione divina, i figli degli Dei dovranno vivere insieme e combattere per un'umanità ormai in miseria. tra intrighi, poteri e mondi ingiusti: giustizia e amore avranno la meglio? [TRADUZIONE] ...