𝖊𝖗𝖊𝖉𝖎 𝖉𝖊𝖑𝖑'𝖔𝖑𝖎𝖒𝖕𝖔

𝟑𝟗

SeokJin stava guardando fuori dalla finestra della cucina, completamente perso nei suoi pensieri, quello che era successo era lontano dalla sua comprensione, ora desiderava ardentemente che un miracolo facesse finire una volta per tutta la serie di sfortune che si portavano sotto il braccio.

-È vero?- la voce che sentì alle sue spalle lo fece sussultare, il minimo che voleva in quel momento era affrontare quell'argomento.

Quando si voltò, i gemelli lo guardavano supplichevoli, come se dentro di loro avessero bisogno che quelle risposte facessero capire loro chi erano, nei loro occhi Jin vedeva crescere l'odio per tutte quelle bugie

-Sì- sussurrò, appena udibile.

Era ciò di cui loro avevano bisogno, la verità. Dentro di loro lo sapevano e ora che avevano la conferma era così reale che bruciava ardente le loro anime, sospirarono e annuirono, non potevano fare altro che biasimare e preoccuparsi di SeokJin, come tutti gli altri anche lui era un altra pedina.

-Ti aspetti che ti chiamiamo fratello maggiore? Perché sai mi piace essere il più grande- Yugyeom scherzò cercando di alleggerire l'atmosfera.

Jin rise e negò -Puoi essere tu il più vecchio- sorrise.

Jungkook adesso stava bene, da quando era venuto sulla terra aveva sentito una strana vicinanza con il figlio di Afrodite, sapeva che i loro genitori avevano avuto una relazione in passato e non gli importava. 

Ora però per i figli della guerra era essenziale liberarsi dagli artigli di un padre manipolatore.

-Prenderò Sana- Yoongi prese le sue ultime armi.

-Che cosa? Perché? non-!- Jimin ha risposto con disapprovazione, non potevano separarlo da lei

-È per la sua incolumità, scoppierà la guerra e non voglio che sia nel mezzo di tutto questo, la porterò da mia madre, si prenderà cura di lei con la sua stessa vita, te lo prometto

Jimin ha negato sul punto di piangere, spostando lo sguardo altrove, le persone a cui voleva più bene stavano scomparendo davanti ai suoi occhi.

Così si avvicinò a Yoongi e lo abbracciò con urgenza nonostante sentisse la durezza dell'armatura, aveva bisogno di lui come non si sarebbe mai aspettato, l'uomo dai capelli neri ricambiò l'abbraccio baciandogli la fronte.

-So cosa stai pensando e ti sbagli, andrà tutto bene... troveremo un modo, ne usciremo vivi

-Credi che ci puniranno davvero? Voglio dire i nostri genitori...

Lui sospirò carezzandogli le spalle -Non lo so, tempo fa avrei detto di sì, ma ora non ne sono più sicuro

Jimin annuì, gli diede un fugace bacio sulle labbra e iniziò ad prendere le armi, Yoongi lo stava guardando con un sopracciglio alzato

-Cosa fai?

-Non è ovvio? Verrò con te, non ti permetterò di andare via senza di me, voglio assicurarmi che tu stia bene, lei e quel pesciolino traditore

-No Jimin, se noi due andiamo è pericoloso con te lì le cose saranno due volte più difficili

-Beh, è ​​un peccato perché non ho intenzione di arrendermi- il biondo era determinato.

Yoongi si arrese e lasciò la stanza seguito da un ragazzo capriccioso che non avrebbe accettato un no come risposta, scesero le scale e trovarono tutti nella stanza completamente pronti ad andarsene, Yoongi si fermò confuso

-Cosa ci fate qui?

-Abbiamo deciso che verremo con te- rispose SeokJin, mentre aggiustava il cappotto di Sana che teneva stretta la bambola che Taehyung e Jimin le avevano fatto

-È pericoloso se andiamo tutti

-È ancora di più se ci separiamo- delineò Namjoon -Dai, sarà divertente, ho sempre voluto andare al Tartaro

Yoongi si massaggiò la fronte esausto, guardò Hoseok e scrollò le spalle

-Beh, Okay andremo tutti, risparmierò il potere e l'energia che ho per salvare a voi il culo laggiù- si avvicinò a Taehyung -Adesso tocca a te, devi mettere in pratica quello su ci ci siamo esercitati, ci porterai qui- porse lui una fotografia di un deserto, lo riconobbe e annuì

-Tenetevi tutti per mano- prese Sana e se la mise sulle spalle

Yugyeom salutò con un fugace bacio BamBam che sarebbe rimasto a prendersi cura di Ephriam, dato che non era disposto a viaggiare

-Promettimi che tornerai, ho una brutta sensazione...

Yugyeom fece un sorrisetto -Certo tesoro- e lo bacio brevemente, prima di prendere la mano di suo fratello e di Namjoon

-Taehyung adesso

Il rosso chiuse gli occhi e si concentrò, era ora.

Caddero sulla sabbia storditi e conati di vomito, ce l'avevano fatta, Yoongi vide il cielo azzurro e limpido, sospirando e ritrovando la calma si alzò.

-V-vomiterò-sussurrò Jin vicino a Jimin che lo guardò e si allontanò subito

-Respira piccolo cervo,- sussurrò Namjoon vicino al suo orecchio.

Hoseok era nervoso, a questo si aggiunse anche la nausea.

-Yooongii dov'è la porta magica per l'inferno?- Yugyeom si fece beffe

Quest'ultimo scosse la testa prima di sistemare i suoi vestiti, con il pugnale aprì il palmo sotto lo sguardo spaventato di Sana e lasciò cadere il liquido cremisi denso e scuro sulla sabbia bianca.

-Πύλες της κόλασης, το αίμα μου επιδιώκει εισόδου στη σφαίρα του αόρατου Θεού*

La terra tremò sotto i loro piedi, la sabbia mossa dal vento, a poco a poco videro come un cancello di sabbia si aprì rivelando un abisso di oscurità sul terreno, i lamenti iniziarono a raggiungere l'esterno facendoli piegare dal dolore dalle orecchie, era atroce, non avrebbero mai pensato di sentire qualcosa di così straziante.

-Smettetela di urlare, vi conviene- disse Yoongi impassibile sopra le urla, le anime doloranti sospirarono, come se sapessero che nessuno mai le avrebbe salvate. Gli eredi tolsero le mani dalle orecchie, ancora scossi.

-Qualunque cosa vedrete laggiù non credeteci, l'inferno è una trappola- lì guardo seriamente -Non mangiate niente mi raccomando, è la regola più importante, se non lo farete rimarrete intrappolati qui dentro fino all'eternità

Poi chiuse gli occhi e pensò a sua madre, rapita da Ade quando era una ragazzina con il tempo l'affetto e l'amore era cresciuto con il suo compagno, ma lei non poteva negare che l'atto fosse stato odioso e impuro.

-Saltate adesso!

L'oscurità li circondò, mentre entravano negli inferi.

Traduzione frase di Yoongi: "*Porte dell'Inferno, il mio sangue cerca di entrare nel Regno del Dio invisibile (Il nome Ade significa "l'invisibile")"