Faccia a faccia

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<< Hermione sbrigati o faremo tardi a pozioni >> Harry e Ron la aspettavano sbigottiti per la sua noncuranza degli orari scolastici. Si era per un attimo dimenticata delle lezioni di approfondimento per i G.U.F.O, decise che avrebbe rimandato la rivelazione del probabile marchio nero.
Mentre camminava prese una stringa di ricambio per le scarpe che teneva sempre nella tasca e la usò per fare della chiave una collana, appendendosela al collo, dove l'avrebbe sempre sentita.
Entrò nella stanza cercando di recuperare il suo sguardo attento e non fu troppo difficile visto come si preannunciava interessante.
Lumacorno aveva portato molte pozioni interessanti che lei ovviamente conosceva tutte.
La prima che chiese di riconoscere era quella più vicina al tavolo Serpeverde dove un Draco con l'occhio attento aveva già intravisto la chiave che Hermione teneva al centro del petto, certo non poteva esserne pienamente sicuro di ciò che vedeva, perché l'oggetto misterioso sembrava giocare a nascondino fra i capelli indomabili e le forme della Granger.
Blaise gli tirò una gomitata nelle costole sghignazzando.
<< Draco, ti sei accorto solo adesso che alla Granger è cresciuto un davanzale? >>
Draco lo guardò come se lo avesse appena insultato, si schiarì la voce e si mise dritto nella sua solita posizione austera.
<< Anche se fosse? Tu lo avevi notato prima? >> La Parkinson fece finta di non aver sentito e si allontanò dai due ragazzi, avvicinandosi alla tavola su cui erano riposte le pozioni, più vicina alla Granger, la scrutò di sottecchi mentre riconosceva tutti gli intrugli presentati a lezione.
<< Veritaserum, una pozione incolore e inodore che costringe chiunque la beva a dire la verità >>
Harry lanciò uno sguardo penetrante a Malfoy pensando quante cose avrebbe potuto scoprire, cose che forse Hermione già sospettava, solo che lui non poteva saperlo.
<< Pozione Polisucco >>
Draco rizzò le orecchie ripensando a come il trio l'avesse abbindolato al secondo anno e a come questa volta potessero ribaltarsi i ruoli.
<< Amortentia è il filtro d'amore più potente del mondo... si dice che abbia un odore diverso per ognuno di noi in base a ciò che ci attrae... io ad esempio sento aroma di erba appena tagliata, pergamena nuova e menta fresca >> Draco sobbalzò a sentire l'ultimo elemento.

Era l'elemento della sua famiglia e gli riempiva le narici fin da bambino nel profumo di sua madre, nelle torte di compleanno e nel dopobarba, quando poi è cresciuto.
Deglutì e si chiese cosa avrebbe sentito lui, chissà se avrebbe sentito l'odore della Granger, poi chissà di cosa odorava la Granger, chissà di cosa SAPEVA. Si passò la lingua nelle labbra per la seconda volta per colpa sua quella mattina.
Pansy non aveva sentito neanche una parola di ciò che aveva detto quella insopportabile so-tutto-io della Granger, troppo occupata a guardarla male, non aveva sentito nulla a parte la definizione dell'Amortentia e già pensava a come trafugarla senza farsi vedere.
Quando Lumacorno chiese a Hermione se fosse imparentata con Hector Dagworth-Granger e lei rispose che fosse impossibile vista la sua provenienza babbana, Malfoy sogghignò e sussurrò a Nott nell'orecchio.
<< A pensarla purosangue mi viene male, è babbana dalla testa... >> Draco si perse a guardare quei ricci ribelli e indomabili che ricadevano infiniti sulle spalle.
<< ... ai piedi >> ma con lo sguardo non arrivò mai ai piedi.
Nott non lo notò e si limitò a sghignazzare, Hermione arrossì.
Blaise invece lo notò e notò quanto lo sguardo di Draco si intensificasse con l'arrossirsi delle guance della Granger.
<< Suppongo sia questa la ragazza di cui parlavi Harry e non esageravi definendola la più brillante della classe, benissimo, 20 meritatissimi punti a Grifondoro >> Lumacorno, con lo sguardo bonario, aveva già scelto quale fosse la sua studentessa preferita.
Malfoy si sentì rimbombare in faccia il colpo della lezione precedente.
A nulla era servito quello che aveva fatto, aveva recuperato i punti persi in un batter d'occhio, strinse i pugni e si convinse che entro la fine della lezione sarebbe rientrato anche lui nella cerchia di Lumacorno, era un Malfoy, doveva avere questo diritto, almeno nella materia che l'aveva visto sempre eccellere, almeno a scuola doveva averne.
<< Quella, signore e signori è una pozioncina assai curiosa, chiamata Felix Felicis. Suppongo che lei conosca i suoi effetti >> Lumacorno si rivolse con un sorriso alla Granger che Malfoy avrebbe definito quasi viscido, ma lei sembrava bearsi di tutta quell'attenzione conquistata. Conquistata. Parola che a Draco mancava, ma non l'avrebbe mai ammesso.
<< Fortuna liquida >>
Draco fissò le labbra da cui erano uscite quelle magiche parole forse in grado di risolvere tutti i suoi problemi, le mimò con le sue e alzò lo sguardo dalle labbra agli occhi, quelli della Granger confusi sui suoi, i suoi stralunati e a un tratto molto, molto attenti.
Hermione non capiva lo strano comportamento di Draco, sospettava dapprima che il suo cambio di sguardo potesse essere legato alla vista della chiave, che prontamente aveva nascosto dentro la maglia, causando una reazione opposta, ovvero attraendo la sua attenzione. Draco sembrava infatti essersi ridestato da un sogno in quell'istante e aveva ripreso a fissarle il petto, contraendo improvvisamente la mascella. Dalla reazione causata aveva capito che non poteva riguardare almeno inizialmente la chiave, allora doveva riguardare la Felix e l'uso che voleva farne, motivo per cui si era detta che avrebbe dovuto vincere lei la sfida.
Non era stata l'unica ad aver notato questo improvviso interesse di Malfoy per la Felix, anche Harry poco distante aveva lo stesso obbiettivo, oltre ad avere anche un'arma in più: il libro che ancora non sapeva l'avrebbe aiutato fin troppo nel suo secolare scontro con il biondo.
Hermione non riuscì ad ottenere la pozione nonostante gli innumerevoli sforzi, ma non ci riuscì nemmeno Draco che, sconsolato fissava quella piccola e stupida boccetta trasparente ora nelle mani di San Potter, si chiese per cosa ne avesse bisogno lui, che aveva passato cinque anni a combattere qualsiasi lurida creatura gli si parasse davanti e persino ad avere la meglio sul Signore Oscuro.
Draco aveva paura anche solo di quando Lui posava gli occhi sulla madre, figuriamoci affrontarlo di petto.
Per cosa ne aveva bisogno lui? Che ne sapeva lui di quando la scelta più nobile che puoi fare per le persone a cui tieni è obbedire? Si grattò l'avambraccio sinistro.
Hermione, distrutta ma attenta, aveva di nuovo intravisto il marchio e iniziava ora a realizzare cosa potesse voler dire: un Mangiamorte era dentro la scuola.
Draco nascose in fretta l'avambraccio dietro la schiena e uscendo dalla classe iniziò a pensare a come poter recuperare la pozione o se potesse ricrearla, dopotutto se c'erano riusciti quei 3 imbranati al secondo anno perché non lui, esperto di pozioni, al sesto?
Mentre usciva l'Amortentia che era stata riposta in un banco accanto alla porta gli invase le narici: Mogano, whisky incendiario e... una fragranza familiare eppure non identificabile, sembrava un fiore. Ne rimase spossato, non era strano non conoscere ciò da cui si è attratti? Ma avrebbe presto scoperto che non conosceva tante cose di se stesso e questa non era che la prima goccia.

Hermione uscì in fretta lasciando indietro un Harry molto compiaciuto del suo successo fittizio e un Ronald abbattuto per non aver preso lui stesso quel libro delle meraviglie.
Seguì Malfoy, ma nella folla lo perse e si ritrovò in biblioteca, si chiese se non ci fosse un manuale con la catalogazione delle chiavi storiche di Hogwarts, dopotutto aveva sempre trovato tutto ciò che le serviva in quell'ambiente ormai più familiare della sua stanza, soprattutto quest'anno che ricopriva il ruolo di Prefetto e le era stata data una camera singola.
Chiese alla bibliotecaria informazioni per quello che stava cercando, lei sembrava sorpresa, o forse più sospettosa che sorpresa per l'improvviso interesse dei ragazzi del sesto anno per una materia tanto sconosciuta come quella.
Le portò un libro enorme che Hermione, prontamente, iniziò sul tavolo più vicino. Al tavolo più lontano c'era invece una testa bionda china in cerca della ricetta per la pozione tanto ambita.
Condivisero inconsapevoli lo stesso spazio di sospiri, sorpresa, fatica ed eccitazione per la prima di innumerevoli volte, solo in altri modi. Si alzarono nello stesso momento, Malfoy notò il libro che teneva in mano e si scontrò volutamente con lei, non calcolando che così facendo anche il suo sarebbe caduto.
<< Malfoy in biblioteca? Sei venuto per tormentarmi anche qua? >> Hermione lo guardò con curiosità, ma con una nota di sospetto che si accentuò maggiormente quando notò il libro di pozioni che si era aperto nella pagina dedicata alla Felix, che Malfoy aveva sentenziato fosse assolutamente impossibile da preparare senza essere scoperto.
<< Come ti ho detto, il mondo non gira intorno a te, Mezzosangue >> anche Draco notò qualcosa di strano nel suo libro già sospetto: un biglietto, un suo biglietto perché aveva la sua calligrafia, lo riconobbe, era il biglietto che aveva dimenticato di togliere dal libro quando lo aveva preso in prestito per consultare tutto ciò che c'era da sapere sull'armadio svanitore, compresa l'apertura.
Si chiese di cosa preoccuparsi, dopotutto la Granger non conosceva la sua calligrafia, avrebbe però posto attenzione su quella pagina e di conseguenza sull'oggetto che poteva aprire e di conseguenza su di lui, visto che aveva evidentemente trovato la chiave.
Si maledì mentalmente e maledì Blaise per averlo riportato senza prima averlo consultato. Si chinò in fretta e prese entrambi i libri.
<< Allora buona serata, Sanguemarcio >>
<< Malfoy dove te ne vai col mio libro? >> Hermione aveva notato in ritardo le sue azioni che erano state più veloci del solito. Draco, dandole le spalle, fece un incantesimo non verbale per scambiare quella pagina con una del suo libro.
<< Ridammi il libro, Malfoy! >> Hermione gli si parò davanti e incrociò le braccia al petto facendo brillare la chiave in mezzo al seno.
<< Non sapevo che i libri della scuola avessero un proprietario >> ghignò arricciando il naso.
Malfoy diede uno sguardo rapido all'oggetto e deglutì, poi riprese a guardarla negli occhi insistentemente.
<< Ridammi la chiave >>
Draco iniziò ad avvicinarsi prepotentemente ad Hermione con occhi di ghiaccio facendo a pugni con gli occhi infuocati di lei, che non smettevano di tenergli testa, nonostante le sue gambe lievemente indietreggiassero.
<< Quale chiave? >> Hermione ce la metteva tutta per sembrare noncurante della situazione, ma la verità era che la parete era a pochi passi dietro di lei e dopo non avrebbe avuto più scampo.
Draco fece un mezzo sorriso e abbassò lo sguardo verso la chiave.
<< Vuoi che la prenda io, Granger? >>
Draco non si era avvicinato più da quando Hermione aveva toccato la parete.

<< Solo se me lo chiedi tu, Hermione >> le sussurrò vicino all'orecchio, le aveva sfiorato una ciocca di capelli con il fiato, lei aveva chiuso gli occhi solo per un attimo, poi li aveva riaperti lievemente e non solo aveva visto Malfoy, ma aveva visto il mangiamorte.
La parete era arrivata, ma Hermione non si era dimenticata di essere una strega.
<< Confundus >> non voleva schiantarlo, altrimenti avrebbe attratto sguardi indesiderati che voleva proprio evitare fuori dalla biblioteca.
Rimase intontito per qualche secondo, questo le permise di prendere il libro e allontanarsi.
Draco si ridestò e le afferrò il braccio, aveva gli occhi tristi.
<< Non ti daranno la sicurezza che tanto brami >> pronunciò queste parole riferendosi ai libri, ma si stava specchiando nei suoi grandi occhi nocciola. 
<< Sei ciò che gli altri vogliono vedere >>
Hermione rimase spiazzata da questa rivelazione più che dal suo comportamento di qualche minuto prima. Si ricordò del marchio. Non poteva permettergli di autocommiserarsi.

<< E gli altri vedono ciò che tu gli insegni a vedere >>

Draco rimase a bocca asciutta, senza chiave e senza parole.

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SPAZIO AUTRICE

Ho proprio bisogno di sapere cosa ne pensiate e se vi stia piacendo questo inizio, intanto grazie per credere nella storia e continuare a sostenermi.

CLIMAX - THE SECRET (Dramione)Where stories live. Discover now