La parte migliore

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Nella stanza di Harry c'era una sorpresa ad attenderlo nel letto e, ahimé, non era una ragazza, infatti la misteriosa ragazza avrebbe fatto sicuramente meglio ad avere un approccio più diretto, anziché infimo, anziché da Serpe, dato che di Serpi Harry sembrava avere già le tasche piene.

C'è una particolarità sui filtri d'amore che non tutti sanno ed è che, se calibrato male, rischia di dare alla testa, letteralmente, rischia di far dimenticare l'ultimo pensiero prima di averlo assunto e tutti i pensieri annessi a breve termine.

Harry annusò i cioccolatini prima di mangiarli e, non sentendo l'odore ispido delle pozioni d'amore, non si preoccupò, avrebbe presto imparato ad ascoltare anche il più lieve sospetto.
Hermione attendeva fuori dal dormitorio maschile di Grifondoro quando vide sfrecciare via dalla porta Harry, senza degnarla nemmeno di uno sguardo.
<< Harry! Aspettami! >> Hermione non si spiegava proprio quella improvvisa impazienza.
Harry non la sentiva, aveva solo un sorriso ebete in viso e tirava dritto, dritto fino al dormitorio Serpeverde.
<< Harry, che vuoi fare? >>
Hermione gli si parò davanti.
Ma lui non la guardava ancora, si era solo fermato a fissare le due persone appena uscite.
Draco e Pansy.
Hermione si girò a guardarli e se ne stettero lì a fissare quegli inconsapevoli dèi, oggetto di desiderio comune.
Finché Harry non scattò di nuovo, Hermione pensò che volesse picchiare Draco e si affrettò a bloccarlo, ma invece stava puntando Pansy.
Draco si voltò stupito verso un Harry Potter mai visto: innamorato perso.
Il suo sguardo non fu affatto ricambiato da Pansy, che osservava compiaciuta la scena con occhi da scienziato.
Pazzo.
<< Pansy io... >> fece per accarezzarle la guancia, ma Draco gli bloccò la mano.
<< Non la toccare, Potter >> era una situazione troppo strana per essere vera.
L'istinto di protezione di Draco era esattamente quello che voleva far scattare Pansy.
<< Ah, quindi tu puoi toccare le mie amiche e io non posso toccare le tue? >> Rispose Harry scocciato.
Pansy sentì le vertigini.
Guardò prima Draco, poi Harry e infine Hermione.
Allargò le narici e tornò su Harry, cercando di calmarsi.
<< Le tue amiche chi, HARRY? >> Si sforzò di dire il suo nome con dolcezza, perché le parole hanno un potere, ma il fatto di non averlo mai pronunciato, o quasi, lo fece solo sembrare ancora più strano.
A quanto pare questo ad Harry bastava.
<< Parlo di Hermione, naturalmente >> Fu uno schiaffo in faccia per Pansy aver scoperto chi fosse Dama.
<< Tu! Schifosa Sanguemarcio! >> Le si avventò contro, sull'orlo di una crisi isterica.
Draco la afferrò e la costrinse a guardarlo.
<< Draco, dimmi che è lei che devi ammazzare >>
Pansy sapeva.
Draco cercò di calmarla, accarezzandole i capelli.
I suoi occhi imploranti cercavano risposte sempre più difficili.
Pansy afferrò Draco per il colletto imponendole di avvicinarsi.
<< Draco, dimmi che mi ami ancora >>
<< Ti amo, Pansy >>
Erano le parole che Pansy cercava di spremere a Draco da tutto l'anno, ma che invece sentì uscire da quella boccaccia di San Potter, la sua esatta nemesi.
Pensava sarebbe stato molto più divertente questo triangolo, ma la verità era che non c'era nessun triangolo, e l'unico duo di cui si poteva percepire la chimica, era proprio quello più lontano, perché a loro non serviva stare vicini per sentirsi vicini.
<< Draco io... io ti amo, io... Come si fa a... a smettere? >> La voce rotta rese il tutto ancora più drammatico ed intimo, una lacrima le scese silenziosa, rigandole il viso di nero.
Draco boccheggiò in cerca d'aria dopo una delle più dolorose domande che si potessero fare.
Le si avvicinò all'orecchio più lontano dagli ascoltatori e le sussurrò come una filastrocca.
<< Pansy, tu ami la peggior parte di me, perché non ti ho mai mostrato altro, ti meriti qualcuno che ti ami con la miglior parte di sé. >>
E dicendo una delle cose più vere che abbia mai detto, fissò dritto negli occhi la ragazza che glielo stava insegnando, che ahimè non era affatto Pansy.
Lei lo notò e la saggezza della frase appena sentita sfumò via in una folata di disperazione.
Gli afferrò il collo e lo trasse a sé in un bacio da dissennatore.
Hermione ed Harry rimasero pietrificati vedendo che Draco non si stava affatto tirando indietro.
<< Anche voi qui? >> Ron li sorprese con la mascella serrata.
<< Anche qui è occupato Ronron? >> la voce squillante di Lavanda bloccò definitivamente quel bacio, che sembrò durare un'epoca ai due osservatori, ma che probabilmente durò qualche secondo.
<< Possibile che tutti cerchino un posto per pomiciare in questa scuola? >>
Sbottò Hermione senza nemmeno cercare di dissimulare la seccatura nel tono di voce.
<< Bhe, tu Hermione sei un Prefetto, di certo non hai di questi problemi, devi averne molti >> sghignazzò Lavanda.
Hermione divenne viola e, come a suo solito, alzò il mento, perché le sue reazioni emotive non dovevano offuscare il portamento, se ne uscì solo con un
<< Hai proprio ragione >> che bastò a far sussultare Ron.
Mollò istintivamente il braccio di Lavanda e si avvicinò ad Hermione.
<< In... in che senso? Cioè... hai dei posti preferiti? Qqquali?? >> Balbettò con un atteggiamento di noncuranza evidentemente fasullo.
Rispose Pansy per lei.
<< Sì bhe, le Serpi strisciano bene ovunque, dico bene? >>
Ron le guardò entrambe, poi guardò quel viscido di Malfoy che si era appena liberato dalla presa salda della Parkinson e ora fissava di sottecchi Hermione, con uno sguardo colpevole e pentito, mentre si passava il dorso della mano sul labbro inferiore, per eliminare le prove delle sue azioni.
<< Perché siamo tutti qui esattamente? >> Chiese Ron con le vene che gli pulsavano nel collo.
<< Pansy ha rifilato una pozionaccia ad Harry, ecco tutto >> tagliò corto Hermione prima che quella vipera riaprisse la bocca per fare altri danni.
<< Ponzionaccia? Bada a come parli delle pozioni del tuo insegnante del cuore. >>
L'aveva fatta Lumacorno?
Hermione si ritrovò a pensare che Lumacorno l'avesse volutamente fatta difettosa.
Furbo.
<< Sì, ma l'effetto sta svanendo >> Harry si strofinò gli occhi come per risvegliarsi da un sogno.
<< Per ora >> Pansy arricciò il naso, girò i tacchi e, ticchettando, svoltò l'angolo.
Hermione guardò in alto, esausta e, sbuffando, se ne andò a sua volta nella direzione opposta.
Harry andò senza esitare nella direzione in cui Pansy era sparita, forse la pozione non era svanita del tutto.
Draco rimase immobile per qualche istante a fissare Weasley, che lo fissava a sua volta in cagnesco.
Finché Lavanda non si stancò.
<< Dai Ron, dovevamo fare... una certa cosa... >> Ron puntò gli occhi all'insù esattamente come aveva fatto Hermione, ma poi si girò verso di lei con un sorrisino forzato.
<< Hai ragione Lav >> e si incamminò, ma controllò Malfoy con la coda dell'occhio fino a che non sparì dalla visuale, andando verso, ci avrebbe giurato, verso Hermione.

CLIMAX - THE SECRET (Dramione)Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ