Baciami

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21

Era stata una trasformazione dolorosa, ma, in qualche modo, anche piacevole.
Lo specchio gli restituì l'immagine che tutti avrebbero detto volesse evitare il più possibile, ironico, pensò.
Avrebbe potuto disilludersi, ma non era mai stato bravo in quel tipo di incantesimi e in qualche modo l'avevano sempre scoperto, questa volta non poteva rischiare di non farcela.
Così era molto più divertente.
Uscì dalla stanza finalmente senza aver paura.
Era così che ci si sentiva ad essere Hermione Granger? 
Una testa bionda lo salutò. Si pietrificò, ma poi si ricordò che non era in sé.
La salutò di rimando.
<< Hermione, pensavo fossi già nel tuo letto a quest'ora, avevi dimenticato qualcosa? >>
<< Sì, ecco... >> si passò una dito nel lobo, quasi fosse un'abitudine di quel corpo, un lobo però che trovò vuoto. << un orecchino >>
<< Oh, mi dispiace, se lo trovo ti avverto, com'è fatto? >>
<< Ecco... piccolo e... pendente >> Draco non aveva idea di come fosse fatto, ma sapeva che l'aveva messo nell'armadio, a dire il vero non sapeva nemmeno se l'avesse ripreso o no.
<< Va bene... allora ti faccio sapere, ma in realtà, tutte le cose che mi hanno nascosto non le ho quasi più trovate, spero di avere più fortuna con quelle altrui >>
Draco fece per andarsene con un sorriso forzato sulle labbra.
<< A domani, amica di nottate in bianco! >>
<< Certo >>
Draco si girò e sbuffò alzando gli occhi al cielo.
Che fatica.
Arrivato alla torre Grifondoro, la signora Grassa gli chiese la parola d'ordine.
<< Sono io, Hermione Granger, il Prefetto >>
La signora Grassa parve scocciata nel vederla ancora fuori, ma aprì la porta.
<< Quante altre volte vorrai passare stanotte? >>
<< Stai attenta ragazzina, ancora un'altra e sarò costretta ad avvertire il preside >>
Draco entrò noncurante delle intimidazioni e sgattaiolò nei dormitori maschili.
Era buio pesto come la polvere buio-pesto, ma il letto del prescelto si riconosceva da quegli occhiali da ciecato che brillavano allo spiraglio di luna.
Che buffo essere entrato nella stanza giusta al primo colpo, iniziava a pensare che il corpo della Granger lo guidasse.
Una valigia caotica era abbandonata aperta ai piedi del letto, vi spuntavano indumenti intimi fra l'usato e il pulito, Draco si schifò al solo pensiero di star toccando le calze sporche di San Potter, ma se fosse stato in lui, una pozione così preziosa l'avrebbe messa lì.
Nessuno va mai a cercare nella cesta delle calze, soprattutto in quelle sporche.
Tastò l'ennesima calza e la trovò.
Non ci poteva credere.
Era sua.

<< Herm... ione? Che ci fai qui? >> Era Lenticchia, aveva tirato su la testa e la stava fissando non sapendo pienamente cosa fosse sogno e cosa realtà.
<< È un sogno, Ron >> Draco si avvicinò e accarezzò il braccio schifosamente sudaticcio di Lenticchia, era schifato anche dal solo pensiero, ma sapeva anche che lei avrebbe fatto così.
<< Uhm... Se è veramente un sogno, allora baciami >> Draco alzò le sopracciglia, ritrasse un conato, ma poi si ricordò cosa c'era in ballo.
Si preparò psicologicamente a ciò che stava per fare.
Si avvicinò con una faccia che si sforzò il più possibile di non fare apparire nauseata e posò delicatamente le labbra della Granger sulle sue.
Fu un attimo, ma bastò a far ritrarre Draco e a far crollare Rosso Malpelo.
A Draco già veniva da vomitare sia al pensiero di averlo baciato, sia al pensiero che Hermione lo avesse fatto.
Ron si rimise a dormire in pochi secondi e Draco se ne andò giurando a se stesso che QUESTO non l'avrebbe saputo nessuno.
NESSUNO.
Cosa non si fa per non morire.

CLIMAX - THE SECRET (Dramione)Where stories live. Discover now